15 giochi che vorremmo nel catalogo di PlayStation Classic

15 giochi che vorremmo su PlayStation Classic

Ieri, a sorpresa, è arrivato l’annuncio di PlayStation Classic, una riproduzione in miniatura della storica PSone che sarà disponibile da dicembre sul mercato europeo. La console, che sulla falsariga della serie Nintendo Classic Mini includerà una serie di giochi storici pre-installati nella memoria flash, rappresenta un’ottima occasione per recuperare alcune delle pietre miliari che hanno fatto la storia della prima piattaforma da gioco di Sony.

Noi di VGN.it abbiamo provato a immaginare quali titoli dovrebbero essere assolutamente inseriti all’interno del catalogo di PlayStation Classic, tenendo conto però di alcune limitazioni imposte dalla scelta di inserire la prima iterazione del controller, mossa che esclude dai giochi tutta una serie di titoli concepiti attorno alle potenzialità di Dual Analog prima e DualShock poi, tra cui l’indimenticabile Ape Escape.

Dall’elenco, nonostante fossero tra i più votati nella nostra personalissima wishlist, abbiamo omesso anche titoli del calibro di Spyro the Dragon (che sarà presto disponibile in versione Remastered nella Reignited Trilogy) e MediEvil, la cui riedizione è stata svelata da Sony anni addietro pur essendo sostanzialmente sparita dai radar. Per lo stesso motivo, non abbiamo inserito in questa lista dei desideri Resident Evil 2, vista la realizzazione di un remake da parte di Capcom.

Ecco, dunque, i 15 videogiochi che, dopo i già confermati Final Fantasy VII, Jumping Flash, R4 Ridge Racer Type 4, Tekken 3 e Wild Arms, non dovrebbero assolutamente mancare all’interno del nuovo hardware di Sony.

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Silent Hill

Uno dei survival horror più intensi e spaventosi dell’epoca, Silent Hill è uno dei titoli che più vorremmo vivere e riscoprire su PlayStation Classic. All’epoca del suo esordio, il titolo sviluppato da Team Silent riuscì a innovare la scena del genere horror puntando su momenti carichi di tensione e sull’atmosfera di uno scenario costantemente avvolto nella nebbia, ma anche caratterizzando a dovere i personaggi principali, a partire dal protagonista Harry Mason. Un classico creato sotto l’egida di una Konami particolarmente ispirata in quegli anni.

Crash Team Racing

Considerato dai più come la risposta di Sony al Mario Kart creato da Nintendo, Crash Team Racing è un gioco di guida arcade che vede protagonista il celeberrimo peramele di Naughty Dog e tutta l’allegra combriccola vista nei precedenti capitoli della serie principale. Sfruttando le armi nascoste nelle casse e i frutti Wumpa, è possibile scontrarsi contro gli avversari per tagliare il traguardo prima di tutti. Un gioco che ben si presterebbe all’uso del doppio controller in dotazione per divertenti sessioni di multiplayer in locale.

PaRappa the Rapper

Poteva forse mancare uno dei giochi musicali più amati dell’era PlayStation? PaRappa the Rapper è un gioco creato da Masaya Matsuura che alternava uno stile grafico estremamente colorato a un gameplay semplice (che si basava sull’uso dei tasti a tempo di musica) ma tutto sommato divertente. Mescolate il tutto con un canovaccio a tratti bizzarro e un protagonista carismatico e avrete ottenuto un classico inconfondibile di quei tempi, che solo pochi mesi fa è stato riproposto da Sony su PlayStation 4.

Vagrant Story

Una delle perle confezionate da Yasumi Matsuno sotto la supervisione di Squaresoft (poi Square-Enix), Vagrant Story è un gioco di ruolo decisamente particolare che, al contrario di altri esponenti del genere, tenta di narrare una storia attraverso un comparto grafico per i tempi estremamente d’impatto e una struttura di gioco che mette da parte negozi, personaggi secondari e altri elementi tipici per abbracciare uno stile che, almeno nel sistema di combattimento, ricorda molto Parasite Eve. Non mancano elementi strategici ed enigmi più o meno complessi che, sommati a un sistema di crafting preponderante, hanno reso il titolo di Matsuno uno dei giochi di ruolo più riusciti dell’era PlayStation.

Oddworld: Abe’s Oddysee

È il primo capitolo di una saga cult nata proprio su PlayStation. Oddworld: Abe’s Oddysee ci mette nei panni di Abe, un Mudokon che è stato fatto prigioniero all’interno di una fabbrica al cui interno i suoi simili vengono macellati e… trasformati in snack. Nel tentativo di salvare i suoi amici, vi lancerete in una fuga rocambolesca sfruttando alcune abilità sovrannaturali in quello che è un platform vario, divertente e a tratti esilarante, all’epoca in grado di sfoggiare un comparto tecnico di tutto rispetto.

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Dino Crisis

I dinosauri, si sa, sono tra le creature più affascinanti che abbiamo popolato il pianeta, nonostante non abbiamo mai avuto la (s)fortuna di averle incontrate. Libri prima e cinema poi hanno contribuito ad alimentare in noi la curiosità verso queste enormi creature, Capcom forte dei suoi successi con Resident Evil, affida allo stesso team capitanato dal game director Shinji Mikami la produzione e lo sviluppo di Dino Crisis, che vede le enormi creature estinte fare la loro comparsa su PlayStation. A differenza di Resident Evil, il gioco presentava un motore grafico capace di renderizzare gli ambienti 3D in tempo reale, lasciando alle spalle le schermate pre-calcolate e statiche che avevamo imparato a conoscere nei titoli con protagonisti gli zombie. Nonostante abbia avuto alcuni sequel negli anni a venire, Dino Crisis rimane comunque il titolo migliore della serie e quello che più di ogni altro viene ricordato e apprezzato. La nostra speranza di vederlo sulla piccola di casa Sony è veramente alta.

Metal Gear Solid

Per la prima volta la saga di Metal Gear vede accanto a sé la parola Solid che, oltre a dare il nome al protagonista, segna una sorta di svolta per il brand: il passaggio alle tre dimensioni. L’avventura di Solid Snake in Metal Gear Solid è senza dubbio l’esperienza di gioco più completa che si possa vivere sulla prima console Sony e crediamo che, anche con alcune piccole mancanze legate all’hardware di PlayStation Classic, potrebbe essere un titolo che in molti vorrebbero rigiocare. Probabilmente Psycho Mantis non leggerà i salvataggi dalla vostra Memory Card e non sposterà il pad sul pavimento con il potere della sua mente visto la mancanza del controller Dual Shock e della sua vibrazione, tuttavia continueremo a tentare di sconfiggerlo cambiando porta nel pad e siamo curiosi di sapere come fare per contattare Meryl anche senza avere il retro della custodia del gioco.

Castlevania: Symphony of the Night

Considerato da molti l’episodio migliore della serie, Castlevania: Symphony of the Night segna una svolta nel franchise di Konami portandola ad abbracciare un’anima action.RPG. Accolto a braccia aperte da giocatori e critica, è diventato subito uno dei titoli migliori dell’anno 1997 per la console Sony, e con il passare del tempo ha saputo mantenere la sua posizione rimanendo indubbiamente uno dei titoli più richiesti e quotati nonostante le numerose conversioni. Non vederlo comparire tra i titoli disponibili per la prossima PlayStation Classic sarebbe senza dubbio un peccato, noi prepariamo i paletti di frassino nella speranza di poter affrontare ancora una volta Dracula in questo classico che, come i vampiri, non invecchierà mai!

Resident Evil

Servono davvero poche presentazioni per Resident Evil, senza dubbio la saga horror più popolare di sempre. Il primo capitolo, lanciato su PlayStation nel 1996, coniò il termine dei survival horror che si ispira a classici come Alone in the Dark e dalle produzioni cinematografiche di Romero per dar vita a un’esperienza accattivante e così brutale da costringere Capcom a censurare il gioco nel mercato occidentale. Resident Evil introdusse i giocatori a personaggi iconici dell’industria come Jill Valentine e Chris Redfield. Rivivere l’epopea dei due agenti S.T.A.R.S. su PlayStation Classic sarebbe decisamente un sogno per i giocatori più nostalgici.

Tomb Raider

Se pensiamo a come appare oggi Lara Croft, (qui la recensione della sua ultima avventura in Shadow of the Tomb Raider), e a quanta strada abbia fatto la nostra archeologa preferita sembra quasi impossibile che con quei pochi poligoni nel 1996, Core Design potesse generare dal nulla un franchise con una potenza come Tomb Raider. In questi anni, la bella Lara è apparsa anche al cinema più volte ma molti di noi hanno fatto muovere i primi passi a quei 540 poligoni su PlayStation, e da li nessuno l’ha più fermata. Un misto di avventura, mistero, rompicapi e sparatorie hanno sapute creare un’avventura difficile da dimenticare che ha saputo regalarci ore di divertimento e che speriamo possa farlo ancora una volta.

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Pandemonium

Pandemonium è uno di quei titoli pionieristici ad utilizzare un gameplay in 2.5D: sebbene fondali e personaggi fossero realizzati in 3D, il gioco non sfruttava la terza dimensione regalandoci un platform con un gameplay che si basava esclusivamente sulle due dimensioni. I due protagonisti tra cui scegliere offrivano peculiarità differenti, permettendoci di affrontare in maniera diversa i livelli di gioco. La varietà di livelli e i tanti segreti da scoprire, in aggiunta a uno stile grafico inconfondibile, lo hanno reso un titolo sicuramente d’impatto per l’epoca e siamo più che convinti che in molti amerebbero rigiocarlo su PlayStation Classic.

Soul Blade

Se il già presente Tekken 3 non bastasse a soddisfare gli appassionati di picchiaduro 3D, ci auguriamo che a fargli compagnia possa esserci anche Soul Blade. Il  primo capitolo della saga Soulcalibur, sviluppato da Namco, vede scontrarsi una serie di lottatori attraverso l’uso di armi bianche in una ambientazione decisamente meno urbana ma più storica, per la precisone del XVI secolo. Rispetto a Tekken la storia dietro a ogni personaggio è molto più curata e approfondita, e può essere scoperta attraverso l’esclusiva modalità Edge Master, disponibile solo nella versione PlayStation. All’epoca, Soul Blade fu capace di far gridare al miracolo per gli alti standard della qualità grafica e sonora raggiunti ma siamo sicuri che saprà difendersi ancora bene soprattutto se giocato in compagnia di un secondo giocatore su PlayStation Classic.

Tony Hawk’s Pro Skater 2

Dopo il successo del primo capitolo era difficile ripetersi e altrettanto difficile migliorare un concept come quello creato da Neversoft. Il team di sviluppo però ce la mette tutta e se ne esce con un titolo praticamente perfetto in tutto e per tutto: giocabile, divertente e pienamente apprezzabile anche da chi in una tavola da skate non ci è mai salito. Pieno di segreti e di personaggi e aree segrete da sbloccare, accompagnato da una colonna sonora perfetta Tony Hawk’s Pro Skater 2 è uno di quei giochi che speriamo davvero di trovare all’interno del catalogo della nuova console PlayStation Classic. Tornare a correre su strade e rampe con Tony Hawk o con Spider-Man (eh sì, c’era anche lui come personaggio extra!) è certamente un’esperienza che ci auguriamo di poter ripetere.

WipEout

WipEout è un titolo che da sempre accompagna le console del marchio PlayStation: lo abbiamo visto nascere su PSone ed evolversi in tutte le sue forme (portatili e non) fino alla più spettacolare e recente versione per PSVR. Il racing futuristico di Psygnosis (poi SCE Liverpool Studio) è diventato il portabandiera di una generazione nata e cresciuta con le console del colosso giapponese. Veloce, frenetico, facile da imparare e difficile da padroneggiare WipEout è una corsa in un futuro che aspettiamo a braccia aperte, accompagnato da una colonna sonora che ha saputo diventare anch’essa una parte integrante di un gioco che speriamo di poter ritrovare in tutta la sua magnificenza su PlayStation Classic.

Tombi!

Potevamo concludere l’elenco dei desideri senza menzionare uno dei personaggi più strani e amati della prima PlayStation? Ma certo che no, ed è per questo che speriamo davvero di trovare anche Tombi! nel catalogo della console Classic. Si tratta di un platform a scorrimento laterale creato da Tokuro Fujiwara (già autore di Ghosts ‘n Goblins) che include alcuni elementi ruolistici (come il sistema di progressione e i vari potenziamenti disponibili) e un protagonista di quelli che non si dimenticano: un giovane ragazzo che indossa un pantaloncino e che sfoggia una chioma rosa, il cui compito sarà quello di liberare il mondo da otto malvagi maiali Koma per riprendersi il braccialetto del defunto nonno. Un’avventura che all’epoca fu in grado di rapirci e che vorremmo decisamente rivivere sulla riedizione in miniatura di PlayStation.

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