Resident Evil 2

Resident Evil 2: l’evoluzione di un mito

Diario di un ragazzino che ventuno anni fa ha messo piede a Raccoon City per la prima volta.

Sono passate due settimane dal lancio di Resident Evil 2, remake dell’omonimo survival horror di Capcom, ma nonostante il periodo carico di nuove uscite di rilievo, l’interesse attorno al titolo della software house giapponese non è assolutamente scemato. Merito di un’opera di restauro, o meglio di certosina ricostruzione da zero, che ha saputo conquistare anche i fan più esigenti, con una sorprendente modernizzazione di un prodotto con più di vent’anni sul groppone.

Ebbene, è proprio ripensando a com’era la produzione originale al lancio del lontano 1998 che ho deciso di fare un tuffo nel passato e lasciarmi coccolare nei ricordi, quando ho mosso per la prima volta i panni nella stazione di polizia di Raccoon City in compagnia di un impacciato Leon S. Kennedy. Se anche voi, come chi scrive, avete vissuto quei giorni sulla storica PlayStation, vi consigliamo di mettervi comodi e lasciare che questo racconto vi riporti indietro nel tempo.

1998

Sono seduto a studiare tra i libri di scuola. perché domani c’è l’interrogazione di Storia dell’Arte. Ho preso appunti e ho seguito le lezioni, dovrei ripassare, ma qui vicino ho la PlayStation che mi chiama.

Resident Evil 2 (o meglio Biohazard 2, come si ostina a chiamarlo il mio importatore di fiducia), è uscito da qualche mese in Giappone. Il mio amico, che lo ha già giocato e finito mesi fa, continua a parlarmene citando personaggi nascosti e quant’altro. Ho resistito e atteso l’uscita ufficiale in Italia, vuoi per la localizzazione nella nostra lingua, vuoi perché comunque il prezzo del gioco di importazione non era proprio accessibilissimo, oltretutto avevo da poco acquistato una nuova Memory Card per poter giocare a un nuovo gioco di Blizzard chiamato Diablo, che richiede dieci blocchi per salvare. Un po’ troppi… però il gioco vale la pena!

Non sia mai che vada a cancellare i salvataggi di Castlevania: Symphony of the Night, Final Fantasy o Tomb Raider 2 dopo tutte le ore passate con loro. Comunque le mie ultime lire spese sono state quelle per acquistare Resident Evil 2… probabilmente, se mai vedremo un sequel, sono certo che lo pagherò in euro, visto che pare sia stata approvata questa nuova moneta unica. Comunque ci penseremo con calma, il mio portafoglio deve ancora riprendersi.

Resident Evil 2 oggi mi ha fatto chiudere il libro di storia dell’arte prima del dovuto, domani me ne pentirò probabilmente, ma poco importa. Dentro alla confezione non c’è un solo CD ma due, ognuno dedicato a uno dei protagonisti del gioco: Leon e Claire. Entrambi sono inediti rispetto a quanto visto nel primo episodio. Sebbene Claire sia parente di Chris Redfield, Leon è invece un nuovo poliziotto mandato in servizio a Raccoon City, la città dove si svolge il gioco.

Questi i dettagli di cui sono a conoscenza… ho sentito parlare di altre cose, segreti da risolvere, cani zombie che saltano dalle finestre, ma ho fatto di tutto per dimenticarle e non rovinarmi la sorpresa.

Quale CD scegliere? Leon o Claire? Dopo averci pensato a lungo, scelgo di iniziare l’avventura nei panni di Leon, essendo etichettato come Disco 1. Ignoro bellamente le scritte in rosso (penso che volessero dire qualcosa del tipo “sconsigliato ai minori di 18 anni e alle persone facilmente impressionabili”), inserisco il CD nella console, prendo in mano il controller e spengo tutto.

Fa caldo… è quasi estate e le giornate sono belle lunghe. Mi alzo, chiudo i balconi per creare la giusta atmosfera e torno a riaccendere la PlayStation.

Cominciamo bene.

Dopo il boot subito un’avvertenza che fa ben sperare sul gioco o quantomeno quello che da lì a breve dovrò sperimentare sulla mia pelle. Il buio intorno a me rende il tutto più spaventoso e la luce del mio televisore Mivar da 14 pollici è l’unica cosa a brillare nella stanza.

Nuova partita.

La presentazione parlata accompagnata da immagini raccapriccianti è già capace di attirare l’attenzione, vuoi per la presenza dello sguardo storico del primo zombie incontrato nella Mansion del primo episodio. Certe cose non si scordano mai.

E dopo questo riassunto ecco finalmente iniziare il filmato introduttivo, che racconta l’arrivo di Leon a Raccoon City. Sono sempre felice di vedere i filmati in computer grafica nei giochi, anno dopo anno sembrano sempre più reali e questi sono veramente ben fatti, non vedo l’ora di mostrarlo ai miei amici che hanno il Nintendo 64, sicuramente moriranno di invidia ma non lo ammetteranno mai!

La grafica del filmato introduttivo è bellissima!

Nel filmato si vede già anche Claire, quindi i due sono in qualche modo collegati! Sono curioso di vedere come si svolgerà la storia, oltre che sapere cosa cambierà giocando con il secondo CD. Mi pare che rispetto al primo capitolo abbiano fatto passi da gigante!

Ed eccomi quindi a prendere i comandi di Leon… certo che per essere il suo primo giorno di lavoro ne succedono di tutti i colori: si vedono i primi zombie, la situazione è critica da subito, le fiamme sono intorno a me e Claire e cercando di prendere pratica con i controlli cerco in tutti i modi di scappare il più possibile lontano da loro.

Il tremore rosso del fuoco riesce a far sembrare la stanza in cui mi trovo l’interno di una stufa accesa, l’incedere lento e trascinato dei non-morti intorno a me rende il tutto assurdo e precario, e l’unica cosa a cui penso è il cercare un punto in cui salvare me stesso (e il gioco, che non ho mica voglia di ricominciare).

Ha così inizio la mia avventura in Resident Evil 2. Ho il sentore che sentiremo parlare per molto tempo ancora di questo gioco, nel bene e nel male, sperando poi che non nascano anche le solite polemiche e censure basate sulla troppa violenza. Va be’, ci penseremo poi. Intanto lasciatemi giocare.

1999

Resident Evil 2 è uscito già da un bel po’ e sono riuscito a sbloccare tutti i personaggi segreti di cui avevo sentito parlare. Dopo aver avuto per mesi l’invidia dei miei amici con il Nintendo 64, sembra proprio che presto anche loro potranno giocare a una conversione del survival horror di Capcom, così come anche i possessori di SEGA Dreamcast (questa volta però con mia somma invidia). Pensate a giocare collegando la console a un monitor VGA… e poi chi lo sa, magari utilizzeranno pure la VMU!

La cosa più curiosa però è che qui in Italia il gioco ha sollevato delle enormi polemiche dopo la sua uscita, tanto che fu chiesto lo stop alle vendite (ovviamente allargato anche al primo episodio che, dopo il successo del primo, è ritornato nelle classifiche di vendita dopo l’uscita del sequel), sono state sospese tutte le trasmissioni degli spot TV e sono iniziati i sequestri delle copie ancora nei negozi.

Fortunatamente l’opposizione di Sony, che ha chiesto il riesame del sequestro, ha avuto successo e tutto è tornato ben presto alla normalità. Capcom ha fatto un’altra sorpresa ai suoi fan, con una nuova versione di Resident Evil 2 compatibile con il controller DualShock, che rende più gestibile i movimenti di Claire e Leon e aggiunge il supporto alla vibrazione.

Ecco qualche scatto di come inizia il gioco con Claire, visto che finora Leon le aveva rubato la scena.

2019

Vent’anni dopo il lancio su console Nintendo e SEGA, online sono stati spesi fiumi di parole con ogni mezzo, scritto e verbale. Abbiamo letto di polemiche, pro e contro, paragoni con gli episodi precedenti e con il capitolo originale, letto di DLC, atteso voti e ascoltato i pareri di amici… il tutto in pochissimi giorni. Le cose nel 1998 erano molto diverse. Si sapeva molto meno e ci si sentiva come la Volpe del Piccolo Principe in attesa di…

Da parte nostra abbiamo potuto giocarci e analizzarlo con calma. Il nostro Giuseppe si è calato nei panni di Leon più di una volta su Twitch e alla fine è riuscito pure a esprimere un suo parere nella recensione che potete leggere sul sito. Dall’analisi, traspare quanto perfetta e maniacale sia stata Capcom nel realizzare questo titolo che ha contribuito in grosso modo a farla diventare una delle più grandi e apprezzate software house nel panorama videoludico attuale.

Le speranze ora sono tutte rivolte alla realizzazione di altri remake di questo calibro. C’è chi spera vivamente in un Resident Evil: Nemesis, chi invece volge lo sguardo oltre gli zombie e vede dei dinosauri in un’isola sperduta. Qualunque sia il futuro remake, se mai ci sarà, sono certo che saremo pronti ad accoglierlo a braccia aperte e che sarà realizzato con la stessa cura riposta in questo Resident Evil 2. Così da permetterci, oggi come allora, di rivivere le stesse emozioni come se fosse la prima volta, ma anche per donare queste stesse sensazioni a tutta una generazione di giocatori che non hanno mai sentito parlare di questa strana città infestata dagli zombie. Fatevi un favore e dategli una chance. Non ve ne pentirete.