Hearthstone: Boscotetro

Hearthstone boscotetro

Il percorso fino ad aprile 2019 è stato praticamente tracciato: poche settimane fa Blizzard ha decretato la fine del vecchio Anno del Mammut e l’inizio del nuovo Anno del Corvo che ci accompagnerà fino al prossimo anno con il lancio di tre nuove espansioni di Hearthstone. La prima di queste è arrivata pochi giorni fa su PC e mobile: si chiama Boscotetro e queste sono le nostre prime impressioni sui contenuti attualmente disponibili.

ANNO DEL CORVO

Costretti a salutare il vecchio meta e un 2017 ricco di novità e grandi espansioni, volgiamo il nostro sguardo verso l’incerto futuro che riparte da Boscotetro, un’espansione sicuramente non clamorosa o esaltante ai livelli dei Cavalieri del Trono di Ghiaccio e delle sue leggendarie ma che comunque pare avere tutte le premesse per stuzzicare i migliori creatori di deck di Hearthstone.

Ma prima, salutiamo definitivamente dal formato Standard le carte di Sussurri degli Dei Antichi, Una notte a Karazhan e Bassifondi di Meccania; diciamo addio a mazzi come il secret Mage con [Blocco di Ghiaccio] o il Sacerdote e tutti i suoi Draghi che abbiamo ben imparato a conoscere in questi tempi e ci buttiamo tra le braccia di un nuovo anno che promette grandi novità per variare e arricchire il gameplay di uno tra i titoli free to play più giocati e apprezzati del momento.

Sono arrivate 135 nuove carte, la meccanica Eco, Assalto, i servitori Worgen e quelli con l’effetto che si attiva a Inizio partita; in arrivo invece, ultima ma non per importanza, la modalità Caccia ai mostri per giocatore singolo (prevista per fine aprile, ndr).

DOVE ERAVAMO RIMASTI

Se il precedente meta aveva stabilito una predominanza di mazzi giocati di classe Stregone e Paladino, seguiti a ruota da Sacerdote e Mago, grazie a questa nuove espansione le cose sembrano aver preso tutt’altra piega. Al momento è ancora difficile capire chi sarà a dettare legge nei prossimi mesi ma per fortuna, praticamente tutti i mazzi giocati finora difficilmente saranno replicabili ad alti livelli.

Probabilmente il più favorito è stato lo Stregone che, ancora una volta, propone una versione migliorata del deck Controllo basato sul [Cubo Carnivoro]; discorso simile per il Paladino che però, rispetto a prima, cambia di forma e adesso viene giocato specialmente nelle sue versioni con carte pari o dispari.

Sacerdote e Mago come detto soffrono un po’ di più la mancanza di alcuni set e di qualche carta chiave mentre maggiore attenzione è stata data per forza di cose allo Sciamano, unica classe a possedere un nuovo Eroe ovvero [Hagatha la Strega] e un mazzo piuttosto fastidioso come quello basato su [Ciciazampa] e [Tremox lo Scuotimondi], in attesa di un ritocco necessario da parte dello sviluppatore .

Insomma, purtroppo non c’è stato quel ricambio totale di deck e sinergie che ci saremmo aspettati all’inizio di questo nuovo anno (o che avremmo desiderato, ndr) ma piuttosto l’inserimento di certe meccaniche e alcuni servitori particolari nelle vecchie strategie ormai ben collaudate.

IL NUOVO META

I mazzi ‘suggeriti’ da Blizzard con diverse nuove carte non hanno ancora trovato grande spazio ai livelli più alti: si incontrano più spesso in questa fase probabilmente perché giocati dagli utenti curiosi di sperimentarne le potenzialità ma non sappiamo quanto riusciranno a convincere i giocatori più forti e abili di Hearthstone. In particolare ci riferiamo al Ladro che non stravolge il set Miracle ma che sta venendo sperimentato con [Tess Mantogrigio] e carte come [Borseggio] e [Volpe Sfuggente].

Purtroppo non è ancora riuscito a farsi spazio all’interno del dominio dei Lock, il nuovo mazzo Stregone suggerito da quest’ultima espansione e basato sulla [Strega del Sangue] e tutta una serie di servitori che acquistano abilità, evocano mostri o curano l’Eroe qualora questo abbia subito danni all’inizio del turno.

Molti nuovi deck ‘resuscitati’ come il Face Hunter adesso sono veramente interessanti perché basati sul potere di [Baku la Mangialune]; così anche il Guerriero che nella sua variante Missione risulta già molto fastidioso e difficile da arginare.

Se da una parte Boscotetro è riuscito a ridare vita a una classe come il Cacciatore con un deck differente dall’ormai noto Spell Hunter, dall’altra non possiamo dire lo stesso per il Druido, essenzialmente trascurato e veramente poco giocato e preso in considerazione dai più.

LE REGOLE DI BOSCOTETRO

La più grande novità di questo inizio anno riguardante il gameplay di Hearthstone arriva con la meccanica chiamata Eco ovvero un’abilità molto interessante che può portare a risvolti imprevisti ogniqualvolta la incontriamo. In pratica, indipendentemente dal servitore o dalla magia che la possiede, quando giochiamo una carta così equipaggiata il gioco ci mette in mano una copia, sempre con Eco, giocabile fino alla fine del turno. Per cui magie come [Sentiero di Guerra] oppure [Colpo Basso] ma anche servitori come il [Collezionista di Volti] posso rendere i vostri turni più frizzanti o attivare combo e abilità svariate volte in un solo turno.

Poi ci sono le carte Worgen come il [Coltivatore di Zucche] che ogni turno invertono le loro caratteristiche. Meccanica sicuramente simpatica ma che difficilmente troverà risvolti reali o verrà considerata nella creazione dei deck competitivi (al più troverà spazio in arena, ndr).

La seconda meccanica di gioco più rilevante introdotta con l’avvento di Boscotetro e dell’Anno del Corvo si chiama Assalto e, più banalmente rispetto a quanto visto poco fa, non è altro che una sorta di Carica efficace però soltanto sui servitori. Tra tutti citiamo [Darius Crowley], a nostro avviso uno dei servitori più forti di questa espansione.

E poi ci sono due carte uniche nel loro genere che basano la loro forza sulla composizione totale del nostro mazzo, così come faceva qualche tempo fa [Reno Jackson]. In particolare ci riferiamo a [Baku la Mangialune] e [Genn Mantogrigio] che all’inizio della partita, se il mazzo è composto rispettivamente da sole carte a costo Dispari o sole carte a costo Pari, potenziano il Potere Eroe oppure ne riducono il costo di mana a 1.

Insomma, il prezzo da pagare non è poco ma i deck di questo tipo che stanno uscendo sono davvero soddisfacenti, forse troppo. Ci auguriamo che non prendano il sopravvento assoluto perché sarebbe spiacevole per ogni giocatore dover essere costretto a giocarne uno del genere per competere ad armi pari.

Questa è la prima parte della recensione dedicata a Boscotetro, la nuova espansione di Hearthstone. La recensione è stata completata con un voto numerico e un giudizio basato anche sulla Caccia ai Mostri che potete leggere nella pagina successiva.

Abbiamo finalmente giocato e completato le divertenti e appassionanti missioni giocatore singolo della Caccia ai Mostri, la nuova modalità avventura di Boscotetro che prende spunto da quanto già visto nella precedente espansione.

Ancora una volta però, Blizzard ha saputo migliorare e cogliere nel segno con delle sfide perfette per quei giocatori che cercano uno svago e una distrazione rispetto ai classici mazzi e alle più normali partite classificate.

Questa nuova avventura è composta da ben 40 eroi da sconfiggere, di cui 4 boss unici e un boss finale. Per avventurarci e far luce nei misteri che avvolgono Boscotetro, potremo scegliere quattro differenti eroi esclusivi ovvero la Braccatrice (Ladro), il Cannoniere (Guerriero), il Maestro dei Segugi (Cacciatore) e la Smonta-Tempo (Mago).

I quattro eroi che potrete utilizzare per guidare l’esplorazione sono carte importanti dell’espansione, in particolare [Tess Mantogrigio], [Darius Crowley], [Maestro dei Segugi Shaw] e [Toki la Smonta-Tempo]. Come noto, si tratta di carte piuttosto forti e allo stesso modo potrete contare su dei poteri eroe speciali e molto forti in combattimento.

Una volta scelto il vostro personaggio, darete il via alla spedizione per cui dovrete vincere ben 7 partite di fila per poter arrivare a scontrarvi con il Boss finale. Ogni eroe ha una sua nemesi e soltanto sconfiggendola potrete ottenere in premio una busta di Boscotetro.

Come avveniva in Coboldi & Catacombe, la costruzione del mazzo avviene partita dopo partita grazie ai pacchetti di tre carte a scelta che potete selezionare e ai poteri extra che dovrete aggiungere al vostro deck per far fronte ai fortissimi mazzi avversari che vi si pareranno davanti.

La curva di difficoltà dei nemici tra la prima e l’ultima sfida è veramente impressionante, non sempre calibrata al meglio ma c’è da dire che anche il nostro mazzo diventerà più forte partita dopo partita. Perdere uno scontro significa dover ripartire dall’inizio per cui è necessaria sempre molta attenzione in quanto, dover ripartire più e più volte potrebbe rivelarsi frustrante e spingervi ad abbandonare.

LA SFIDA CONTINUA

In ogni caso, il divertimento di questa modalità sta proprio nel giocare fuori dal classico contesto e dalle normali regole di Hearthstone: abilità e poteri sono sempre sorprendentemente tarati verso l’alto e questo  si traduce sempre in partire fatte di combo divertenti e inimmaginabili.

Abbiamo poi molto apprezzato il fatto che, nonostante siano 8 sfide per quattro eroi, il numero totale dei nemici che potremo incontrare è di ben 40, scelta fatta così da garantire una maggiore varietà di ogni sfida.

Non solo quello: ovviamente anche i poteri passivi o le abilità a scelta e più in generale i mazzi che potrete comporre differiranno sempre tra una partita e l’altra, permettendovi così di sfruttare sempre strategie differenti e di rendere l’avventura il più diversificata possibile.

A rendere ancora più appassionante l’approccio agli scontri c’è la famigerata “Sfida Finale” ovvero quella che si sblocca sconfiggendo tutti i Boss con i rispettivi eroi.

Farete così il vostro incontro con [Hagatha la Strega], in un match molto particolare in cui dovrete contare su tutti gli eroi utilizzati fino a quel momento. In palio c’è un dorso di carte esclusivo ma anche, soprattutto, la gloria per aver sventato i pericoli che si celano all’interno di Boscotetro.

 

Hearthstone boscotetro
Hearthstone: Boscotetro
GIUDIZIO
Boscotetro è indubbiamente una buona espansione di Hearthstone ma purtroppo non riesce a dare quello slancio al gioco e al gameplay che ci saremmo aspettati dal primo nuovo contenuto dell'Anno del Corvo. Il nuovo meta è più variegato e divertente ma dipende ancora troppo da alcune carte come Baku e Genn. La modalità Caccia ai Mostri invece si è rivelata spassosa come speravamo, proponendo un sacco di sfide e boss unici da sconfiggere.
GRAFICA
7
SONORO
8.5
LONGEVITÀ
8.5
GAMEPLAY
8
PRO
La meccanica Eco è molto interessante
Carte Leggendarie varie e divertenti
Diverse ore di divertimento garantite con la Caccia ai Mostri
CONTRO
Qualche problema col nuovo meta
8
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