Far Cry 5

Far Cry 5

Nel bene o nel male, nel corso dei quattordici anni che sono passati sin dall’uscita del primo episodio di Far Cry sul mercato, ne abbiamo viste davvero di tutti i colori. Gli sviluppatori ci hanno accompagnato in un lungo viaggio attraverso il globo, riuscendo a tenere sempre alta la soglia di attenzione e stupore e ci hanno trascinato in zone pericolose e in epoche strane e peculiari, senza mai rinunciare al desiderio di cambiare e rinnovarsi.

Un po’ perché il coraggio e la voglia di spingersi oltre non sono mai mancati al team di Ubisoft Montréal e un po’ perché l’istintivo bisogno di provare a rimescolare le carte in gioco per lasciare a bocca aperta il pubblico è sempre stato, in fondo, la quintessenza della serie. Far Cry 5 si affaccia quindi sul mercato con una serie di aspettative ingombranti e una pesante eredità storica: riuscirà a stravolgere e a rinnovare il brand come intende fare?

SONO TUO PADRE

Se pensate che un’ambientazione ibrida come quella scelta per questo episodio vi possa regalare un trattamento di favore rispetto agli ambienti ostili cui siete stati abituati finora, allora significa che non avete ben capito con chi avete a che fare. Certo, non ci sono coccodrilli o malattie mortali a impensierivi ma di contro, questo Far Cry 5, vi trascinerà nei bassifondi più oscuri dell’animo umano: compierete un viaggio all’interno della follia umana, attraverso il più accecane delirio di massa e toccherete con mano i sentimenti più biechi, torvi e malati che l’umanità possa concepire. Joseph Seed e i suoi fedeli sono pronti a darvi il benvenuto a Hope County.

Il clima poco rassicurante che traspariva fin dai primi trailer del gioco viene rivelato già nei primi minuti dell’avventura quando, assieme ad altri soldati delle forze speciali, andiamo a consegnare un mandato d’arresto al cosiddetto Padre ovvero colui che è a capo della misteriosa setta Eden’s Gate, un culto piuttosto peculiare che predica la fine del mondo. In pochi attimi, i nostri più grandi timori si rivelano più che mai concreti e il falso profeta Joseph Seed cala la maschera mostrandosi per quello che realmente è: un pericoloso e sadico manipolatore.

Lo stile narrativo con cui viene raccontato questo mondo sommerso si distacca un po’ da quelli che finora sono stati i canoni della serie prediligendo una narrazione continua, sempre in divenire e non limitata soltanto alle missioni principali. I personaggi cattivi interagiscono con noi anche quando non sono fisicamente presenti e il mondo di gioco ci parla: le persone comuni ci confessano le loro preoccupazioni, alcune lettere che troviamo in giro spiegano cosa è successo a questa o quella famiglia contribuendo così, più in generale, a delineare un contesto narrativo congruo e completo.

La caratterizzazione degli ambienti e degli interni poi è veramente accurata: persone impalate come monito, scritte inquietanti e manifesti, chiese distrutte, corone di spine e torture come il waterboarding sono all’ordine del giorno pertanto vi sarà difficile restare indifferenti dinanzi a una così forte e violenta manifestazione della follia umana.

VIAGGIO NEL MONTANA

Per contestualizzare i personaggi e uno sceneggiato così particolare e ricco di sfaccettature, gli sviluppatori hanno dovuto lavorare duramente a una caratterizzazione altrettanto certosina dell’ambientazione, realizzando quindi una mappa di gioco dai mille volti e ricca di cose da fare. Ecco dunque che spunta fuori il Montana, lo Stato del Nord America che lo sviluppatore ha scelto per incarnare al meglio l’idea e lo spirito del titolo.

Alle terribili sventure e alle malsane e violente credenze che il gioco dipinge, l’ambientazione risponde con scorci incantevoli, colorati con tinte calde e rilassanti. Ci sono vaste pianure fatte di campi di grano arati, corsi d’acqua e torrenti per pescare, piccole colline o ripide montagne boscose per dedicarsi alla caccia ma anche agglomerati cittadini più o meno imponenti dove ha attecchito e si è diffuso più rapidamente il verbo del Padre. Sulla scia delle tematiche sociali e politiche già imbracciate con Far Cry 4, gli sviluppatori non perdono occasione anche in questo capitolo per rappresentare e dipingere il malcostume della società odierna, assuefatta ormai alla violenza, schiava della paura e connotata da un forte campanilismo.

Anche i mezzi di trasporto riprodotti sono stati intelligentemente scelti per coprire ogni porzione della mappa: spazio dunque ai fuoristrada 4×4, pick-up e quad ma anche ai motoscafi, agli aeroplani (con rispettive piste d’atterraggio, ndr) e agli elicotteri. In particolare, spesso e volentieri i mezzi disponibili sono armati per cui si prestano bene a qualsiasi uso che il giocatore intende farne, dal semplice giro turistico all’ingaggio in battaglia contro le forze nemiche.

Da sempre un elemento fondante dell’esperienza open-world di Far Cry, anche in questo contesto la natura e in particolare la fauna svolgono un ruolo di rilievo ai fini dell’esperienza di gioco. Non siamo gli unici impegnati a combattere per la sopravvivenza: basta addestrarsi un po’ nei boschi o nei campi per avere un assaggio del vivo e credibile ecosistema fatto di prede e predatori che Ubisoft è riuscita a mettere in piedi. Girando liberamente per il mondo di gioco sarà la normalità imbattersi in piccoli animali in fuga o in più grandi e pericolosi predatori a caccia di cibo.

Considerata poi la mole di oggetti, armi, gadget e veicoli acquistabili, spesso e volentieri sarete a corto di denaro pertanto potrete dedicarvi ad attività stimolanti come la pesca di pesci rari o la caccia di cervi, lupi, cinghiali, orsi e così via per rivenderne le pelli. Queste attività che possono sembrare banali e poco influenti nascondono in realtà una profondità di gameplay veramente impressionante che mai ci saremmo aspettati.

PRENDERE SPUNTO

Se nella fase di sviluppo del quarto episodio pesava ancora l’influenza di quell’enorme successo planetario che fu il capitolo precedente – tant’è che i due giochi risultarono strutturalmente piuttosto simili – di questo Far Cry 5 tutto si può dire meno che subisca passivamente quel che la serie è stata, l’influsso di altre produzioni o più in generale del mercato.

Già perché questo capitolo, principalmente, riesce a fare tre cose ovvero conservare alcuni aspetti consolidati e peculiari della serie, prendere spunto da altre produzioni di successo e rinnovare con coraggio la propria formula. Dei vecchi episodi mantiene alcuni aspetti generici come lo stile delle missioni secondarie e la presenza di avamposti da conquistare per diminuire l’influenza nemica sul territorio mentre, il vero contributo in termini di novità, arriva da titoli recenti come The Division e, sopratutto, Tom Clancy’s Ghost Recon Wildlands.

Dal primo prende in prestito la possibilità di applicare e personalizzare esteticamente il protagonista e lo stile di alcuni menù e interfacce di gioco, adesso più minimali, graficamente rinnovati e riorganizzati. In particolare, premendo il touchpad è possibile consultare la mappa di gioco, l’elenco delle missioni suddivise per categoria, il negozio, il roster degli alleati e il ramo delle abilità. Tra le schiere di nemici troviamo poi un tipo di Edenita (così vengono chiamati gli adepti del Padre, ndr) che ricorda neanche troppo vagamente i Purificatori della Manhattan di The Division.

Un plauso poi alla sezione contenente la mappa di gioco, davvero una delle più belle, accurate e dettagliate che abbia mai visto in un open world. La sua struttura tridimensionale infatti, stilisticamente molto simile alle versioni 3D della mappe di Apple e Google, consente al giocatore di potersi orientare al meglio e di studiare addirittura strategie d’attacco basate sulla conformazione del territorio.

Dall’ultimo Ghost Recon invece il titolo trae ispirazione per introdurre una meccanica rivoluzionaria per la serie: la possibilità di giocare con NPC alleati e la suddivisione del territorio in regioni con una precisa gerarchia dei boss. Agli ordini diretti del Padre ci sono infatti tre messaggeri, ognuno dei quali è impegnato a controllare rispettivamente un’importante porzione della mappa. A Jacob è assegnata Whitetails Mountain, a John Holland Valley e a Faith Henbane River. Ogni zona ha una barra dei punti Resistenza che cresce man mano che vengono distrutte proprietà della Setta, conquistati avamposti o reclutati e assoldati ribelli del territorio. In relazione alla crescita di tale indicatore si sbloccano alcune missioni ‘impreviste’ veramente deliziose e peculiari che troncano il ritmo dell’avventura e incrementano la qualità dell’intera esperienza di gioco.

IL CORAGGIO DI ANDARE AVANTI

Far Cry 5 offre complessivamente più di 140 missioni tra secondarie e principali per cui avrete davvero modo di divertirvi nei modi più disparati e di scoprire ogni scorcio del Montana riprodotto da Ubisoft.

Per quanto concerne invece la possibilità di reclutare alleati, altro aspetto imprescindibile di questo Far Cry 5, il gioco presenta due vie principali. La prima è quella di assoldare persone comuni che liberiamo o salviamo dall’egemonia della Setta: che si tratti di cittadini rapiti e trasportati nei convogli, rinchiusi negli avamposti etc. questi possono essere convinti a entrare nella Resistenza e in seguito schierati nel momento del bisogno tramite l’apposito menu. La seconda possibilità riguarda i cosiddetti specialisti ovvero alleati particolarmente abili e peculiari. E qua, gli sviluppatori si sono veramente sbizzarriti: tramite le apposite quest segnalate sin dall’inizio del gioco sulla mappa infatti potrete sbloccare un personaggio in grado di fornire supporto aereo e sganciare bombe a richiesta in combattimento, un letale cecchino, una silenziosa arciera, un tenero e dolce cane, un feroce orso grizzly e non solo. Insomma, alleati piuttosto stravaganti che potrete impiegare in battaglia al vostro fianco fino a un massimo di due in contemporanea.

Un altro avanti rispetto all’avventura nel Kyrat di Far Cry 4 riguarda la cooperativa con un amico: non più soltanto missioni secondarie o esplorazione, in questo capitolo è possibile giocare assieme a un compagno per tutta l’avventura, missioni principali incluse.

Un’altra trovata per rendere i conflitti a fuoco più dinamici invece è la possibilità sia dei nostri alleati che dei nemici di rianimarsi a vicenda e rialzarsi da terra quando feriti in maniera non letale. Purtroppo però, sebbene tale novità risulti intelligente per rendere meno squilibrato il rapporto di forza tra noi e il computer, l’IA nemica ancora non ci è sembrata in grado di rispondere sempre in maniera pertinente. In particolare perché, se un soldato è a terra e necessita di aiuto, qualche nemico controllato dal computer si precipita immediatamente ad aiutarlo sul posto, indipendentemente dalla nostra posizione e dal fatto che, magari, lo stiamo aspettando con il fucile puntato, trasformando così una buona possibilità per i nemici in una diabolica trappola.

FAR CRY ARCADE

Ad ampliare a dismisura la già incredibile e variegata offerta del gioco ci pensa Far Cry Arcade ovvero la nuova e incredibilmente migliorata sezione relativa all’editor di mappa. Far Cry Arcade però è molto di più di un semplice editor: grazie ad alcuni cabinati sparsi per il mondo di gioco potrete infatti entrare in un simpatico meta-gioco che vi aprirà le porte all’intrattenimento online con partite in singolo, in cooperativa e in PvP fino a 6 giocatori.

Prima di calarvi a capofitto in questa sezione però è bene sapere che i miglioramenti e le abilità che potrete sbloccare a giro per il Montana influiranno allo stesso modo anche nel comparto online, per cui è consigliabile approcciare tale modalità dopo l’end-game.

Le modalità offerte sono molto divertenti e potrete scontrarvi con altri utenti in mappe create da voi stessi, da Ubisoft o dagli altri componenti della community sfruttando oltre 9000 tra oggetti originali e asset presi in prestito dalle saghe di Assassin’s Creed, Watch Dogs e i capitoli precedenti di Far Cry.

LA VERA QUALITÀ GRAFICA?

Così come il precedente capitolo, graficamente il gioco si attesta su un ottimo livello di dettaglio generale dell’immagine. In particolare ci sono stati dei seri passi avanti per quanto riguarda i modelli tridimensionali dei personaggi più importanti, adesso molto più realistici e dettagliati, e anche per quanto riguarda alcuni aspetti come il ciclo notte-giorno, con effetti di luce migliorati grazie anche alla tecnologia HDR. Dare fuoco agli oggetti o far esplodere i veicoli può dar vita a momenti ancora più incredibili ed esaltanti grazie a elementi particellari sempre più vivi e realistici.

Purtroppo il gioco presenta un numero più elevato di bug rispetto a quanto siamo stati abituati nei precedenti episodi, spesso e volentieri con risvolti piuttosto comici e buffi. Niente di troppo drammatico che non si possa risolvere con un riavvio della quest o dal checkpoint. Le musiche sapientemente selezionate sono piacevoli da ascoltare e incarnano appieno lo stile di quella parte degli Stati Uniti mentre, per quanto riguarda il doppiaggio in italiano, tralasciando le solite e bistrattate voci secondarie, dobbiamo riconoscere ai personaggi più importanti un livello più che buono e mai buffo o fuori luogo.

Far Cry 5
Far Cry 5
GIUDIZIO
Forti di un glorioso passato fatto di titoli celebrati dai videogiocatori di tutto il mondo, il team di Ubisoft ha ripreso in mano con coraggio il filone principale della serie andando a creare un nuovo episodio che non possiamo considerare in nessun modo se non come la somma di tutti gli aspetti migliori della saga sperimentati fino a oggi, assemblati e incastrati con cura assieme ad alcune meccaniche collaudate all'interno di altre produzioni di spicco dell'azienda francese. Far Cry 5 è quindi un prodotto eclettico che riesce a stravolgere in meglio una formula già vincente e, come fece a suo tempo l'episodio con Vaas Montenegro, a segnare un nuovo punto di inizio per la saga. Pertanto, senza timore di smentita, possiamo asserire che Far Cry 5 è il miglior Far Cry di sempre.
GRAFICA
8.5
SONORO
9
LONGEVITÀ
9.5
GAMEPLAY
9
PRO
Ambientazione sorprendentemente variegata e curata
Narrazione incalzante e imprevedibile
Personaggi ben caratterizzati, reali e credibili
Gameplay ancora più dinamico grazie al roster di alleati
Longevità ai massimi livelli
CONTRO
Qualche bug di troppo
Intelligenza artificiale da rifinire
Sistema di guida eccessivamente arcade
9.2
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