Facile come uscire da un labirinto senza muri portando con sé il mitologico filo di Arianna, questo è Filament in sintesi. Andando però a scavare sotto questa semplice e riduttiva sintesi troviamo un titolo capace di rapire da subito grazie a una narrazione che fa del mistero il suo punto forte, oltre a una serie di enigmi sempre più vari che non vi faranno dormire la notte.
I primi passi che andiamo a fare nell’astronave in cui ci troviamo sono appesantiti dall’eco degli stessi in una struttura vuota, abbandonata, desolata. Una voce ci accompagna e ci guida, ma non ne conosciamo l’identità. La voglia di scoprire cosa sia successo, come proseguire e di chi sia la voce misteriosa ci spinge a proseguire alla scoperta della nave e del gioco stesso, che ci mette di fronte a complessi enigmi da superare per poter aprire aree prima inaccessibili.
FILAMENTI OVUNQUE
La complessità di Filament è il suo punto di forza tanto da riuscire a portare il gioco fuori dallo schermo della console facendovi facilmente ricorrere ad appunti e schemi mentali spesso necessari per poter superare le sfide più ostiche. Essenziale e pulito graficamente, quasi asettico in certi frangenti, il gioco ci porta a vivere l’avventura come se ci trovassimo nello spazio e nel SUO spazio. Inoltre insieme alle comunicazioni con la misteriosa voce che vi guiderà, sarà l’unica cosa che vi farà capire che siete ancora vivi e che di strada ne dovete ancora fare.
Procedendo nel gioco, nuovi particolari verranno svelati e imparerete a conoscere la vostra compagna in questa avventura. La recitazione e il doppiaggio sono ottimi sotto ogni aspetto e contribuiscono enormemente a creare un legame con chi vi parla. Discorso analogo per l’accompagnamento sonoro, ugualmente apprezzabile anche se dopo un po’ diventa ripetitivo; usato come semplice sottofondo non è comunque troppo invasivo, lasciando lo spazio necessario ai vostri pensieri e alle vostre strategie.
UN’ENIGMA TIRA L’ALTRO
Filament si lascia giocare e scoprire, e senza accorgersene si viene rapiti. La voglia di superare un enigma particolare ci porta a continuare a giocare per ore intere senza farci accorgere di come passi il tempo all’interno di quei livelli strani, in cui far passare il filo tra una colonna e l’altra. Si perché il vostro scopo è proprio quello di dipanare il rotolo di una matassa collegando e attivando, in un ordine preciso, determinate colonne luminose che, una volta trovata la giusta combinazione e accese, faranno aprire la porta che vi permette di uscire dal livello e passare al successivo.
Semplice, se non fosse che poco alla volta si andranno ad aggiungere ostacoli e colori sempre diversi, tuttavia è questo il bello del gioco: provare e riprovare le diverse combinazioni e i diversi passaggi, per giungere infine a risolvere il livello in cui siamo bloccati. Filament ci regala così estrema soddisfazione, appagamento e una trama che merita di essere seguita e non mancherà di svelarsi poco a poco tra colpi di scena e complicatissimi enigmi, da affrontare anche con l’aiuto da casa per rendere il tutto meno virtuale e ancora più divertente.
