eFootball PES 2020

Quando si pensa a uno scontro videoludico, una delle prime immagini che si presentano nella mente dei giocatori più o meno veterani, è sicuramente quella di PES vs FIFA: è così che Giappone e Canada si sono visti messi per anni sul piatto della stessa bilancia, ormai conquistata dai due titoli calcistici più famosi di sempre.

Come si usa dire, però, “il tempo passa, ma alcune cose, non passeranno mai”; difatti, anche quest’anno ci ritroviamo di fronte allo scontro diretto più atteso degli ultimi tempi, viste le importanti premesse di Konami raccontate nelle nostre anteprime, che puntava al rinnovamento quasi totale del titolo. Cerchiamo di scoprire insieme come andrà a finire nella nostra recensione di eFootball PES 2020!

THE SHOW MUST GO ON

Come ogni anno, giusto il tempo di abbassare un sipario, che un altro si apre: lo spettacolo deve continuare. Questo è stato un po’ il concetto base su cui Konami ha fatto leva, non solo mettendo sul mercato il classico titolo sportivo, ma cercando di dargli un valore aggiunto, un nuovo inizio. Ed è proprio su questa voglia di riscatto che il colosso nipponico ha deciso di cambiare letteralmente volto a PES, non solo mediante una concezione puramente tecnica, ma anche d’immagine, seguendo una visione d’insieme innovativa per il brand che era già stata definita fin da subito.

Il restyling del gioco prende vita sin dalle radici, aggiungendo il prefisso eFootball: un passo avanti verso la scena eSports, per avvicinarsi a un’utenza sempre più competitiva. Ovviamente per un “cambio look” completo, non sarebbe di certo bastato un cambio nome, e proprio per questo Konami ha continuato a migliorare il suo FOX Engine fino a donare al titolo un volto decisamente nuovo. È evidente di quanto l’impatto del motore sul comparto grafico sia stato esplosivo e si evidenzia soprattutto nei dettagli più o meno evidenti: dai volti dei giocatori, alle animazioni, alle ambientazioni. I colori sono più vivi, i volti più ricchi, gli stadi più pieni. 

Se è vero che l’occhio vuole la sua parte, caratteristica ampiamente rispettata in questo caso, è anche vero che non è l’unica cosa che conta; infatti, se da un lato la sfera visiva viene totalmente ripagata dal realismo grafico più vicino, a oggi, al vero e proprio gioco del calcio, dall’altro lato ci scontriamo con dei limiti tecnici sia nelle animazioni che nel caricamento dei comandi e delle azioni in-game.

Questo fattore è dato proprio da questa assoluta ricerca di realismo, che ha visto integrarsi una serie di fasi offensive e difensive, azioni e movimenti volti a rendere l’esperienza di gioco concreta e il più simulativa possibile, grazie anche a una dinamica del pallone rivisitata rispetto al titolo precedente. C’è da dire, però, che non sempre questo fantomatico realismo simulativo si avvicina alla realtà: l’IA risulta a tratti spigolosa e poco interattiva, alcuni passaggi sono poco realistici, come il possesso palla o i tiri a distanza.

NEL VIVO DEL GIOCO

Ormai si sa, la prima immagine che si ha quando si pensa ad un titolo come PES, è sicuramente quella delle sfide all’ultimo sangue con gli amici, i tornei organizzati per passare il tempo; durante gli anni però, anche la figura dei simulatori calcistici è cambiata drasticamente: dapprima con gli scontri online, fino ad arrivare a una modalità single player sempre più esaustiva. In questo caso, la longevità di PES è dettata, in un primo momento, da due modalità offline differenti fra loro: Campionato Master e Diventa un Mito; la differenza sostanziale fra le due modalità sta nel controllo dei giocatori.

Nel primo caso, parliamo di una vera e propria stagione in singolo – Campionato Master – in cui potrete strutturare e far crescere il vostro club, iniziando scegliendo una delle care e vecchie icone come allenatore. Durante il corso di questa vera e propria avventura, sarà possibile delineare il proprio profilo comportamentale in base alle scelte ed alle risposte date, intercorse fra delle cut-scene interattive volte proprio ad aumentare il coinvolgimento con il giocatore. Stesso discorso vale per la modalità Diventa un Mito, in cui dovremo però comandare un unico giocatore, creato seguendo le preferenze più svariate. In entrambi i casi, non si evidenziano sostanziali novità o dei netti miglioramenti rispetto ai capitoli precedenti, e seppur i profili dei giocatori o degli allenatori possano variare a seconda delle scelte, la longevità resta comunque breve.

Entriamo adesso nel vivo, la sezione online. Una delle alternative alle classiche divisioni online, è sicuramente la modalità myClub. In questo caso sarà necessario muovere i primi passi con la scelta di allenatori e osservatori, che, oltre a dettare lo stile di gioco mediante moduli predefiniti, consentiranno di cercare dei giocatori da aggiungere alla nostra rosa, ricercati mediante precise caratteristiche attribuite a ogni osservatore. Dal menù principale sarà possibile avere una gestione completa del team, tenendo traccia dei vari risultati, dei membri del club, con la possibilità di acquistare giocatore e membri dello staff mediante punti o monete cumulabili e ottenibili attraverso le varie sfide presenti.

Arriviamo dunque al vero e proprio pilastro di PES, l’eFootball, che dà anche origine al nuovo nome indossato in questa stagione; tra i nomi delle varie modalità, troviamo sia i grandi classici, che una piccola novità. Nello specifico, sono presenti le solite partite veloci, la cooperativa online, i tornei, ed ultima ma non meno importante, i Match Day: un torneo che implicherà la scelta di una delle due squadre dettate da Konami, per una sfida all’ultimo gol, per una serie di fattori che andranno ad aumentare il punteggio del team scelto fra i due messi a disposizione. Nel complesso, un connubio equilibrato per rendere l’esperienza di gioco, nel complesso, variabile.

DIETRO LE QUINTE

Tecnicamente, PES presenta si delle migliorie degne di nota rispetto ai capitoli passati, ma anche delle note dolenti. In primis, è sicuramente da evidenziare il first touch impact, che consente un controllo palla meno instabile che agevola le successive azioni di gioco; sia il possesso palla che i movimenti seguenti sono influenzati proprio dal primo controllo, che andrà a determinare la riuscita di un passaggio, piuttosto che di un tiro o di un filtrante, e via dicendo. Allo stesso tempo, però, bisogna dire che non sempre i controlli risultano realistici, e spesso l’IA sembra addirittura non essere “pronta” alla ricezione dei vari passaggi; altre volte ancora, invece, non riesce a finalizzare l’inserimento, rendendo spesso e volentieri i passaggi nulli, rischiando di favorire il contropiede. Nel complesso la gestione della squadra sul campo, da una parte, costringe il ragionamento, incentivato anche dalla lentezza del gameplay; anche la coordinazione dei tiri non è predisposta all’efficacia da fuori area.

Altro aspetto che influenza notevolmente le partite online, è di sicuro la telecamera: per quanto sia difficile trovarne una adatta al proprio stile di gioco, c’è da dire che, in questo ultimo episodio, ne sono state implementate di diverso tipo, rendendolo adattabile a ogni esigenza.

Per quanto riguarda la gestione dei menu, generalmente sono semplici e intuitivi, l’unica pecca l’abbiamo riscontrata nella gestione della rosa, che rende difficoltoso anche la coordinazione degli scambi e degli spostamenti dei giocatori. Le tattiche utilizzabili sono poche e poco personalizzabili, ed i tempi di caricamento sia delle schermate iniziali che delle fasi di intermezzo durante le partite, sono decisamente troppo lunghi. Un aspetto fondamentale da non tralasciare è quello che riguarda il matchmaking: per la prima volta, in un titolo di simulazione calcistica, è stata implementata la possibilità di effettuare la ricerca degli avversari mediante diversi criteri di valutazione, tra cui la nazionalità, valutazione squadra/punteggio abilità e tipologia di connessione.

In generale, eFootball PES 2020 segna sicuramente una nuova era dei giochi del suo genere, e punta ad essere un degno rivale per la solita concorrenza. Con questo titolo, disponibile dal 10 settembre su tutti gli store, Konami si rivolge a un pubblico molto più vasto, e soprattutto, più competitivo, mirando dritta al mondo degli eSports.

eFootball PES 2020
GIUDIZIO
eFootball PES 2020 resta indubbiamente un’alternativa alla concorrenza, per chi preferisce uno stile di gioco più lento, tattico, e ragionato. Seppur non sia sempre all’altezza della rivalità, il titolo targato Konami ha fatto numerosi passi avanti rispetto ai precedenti capitoli, segnando una svolta decisiva della software house nipponica, che punta sempre di più al raggiungimento del realismo calcistico.
GRAFICA
9
SONORO
8
LONGEVITÀ
7
GAMEPLAY
7.5
PRO
Grafica iper realistica e dettagliata
Nuove modalità competitive
Gestione del matchmaking ottimale
CONTRO
Gameplay lento
IA non sempre reattiva
Tempi di caricamento lentissimi
8
8187
ACQUISTALO SU AMAZON!
Exit mobile version