Dopo aver mostrato le prime immagini del gameplay di Destiny 2, sono emersi nuovi dettagli sul secondo capitolo dello shooter multiplayer creato da Bungie. In un’intervista ai colleghi di PC Gamer, David Shaw, lead designer presso la software house, ha dichiarato che anche Destiny 2 non offrirà server dedicati, né su console né su PC.
Con il nuovo motore di gioco alla base di Destiny 2, anche il netcode cambierà notevolmente rispetto al capitolo precedente, mantenendo però l’impostazione peer-to-peer che aveva causato molti problemi nelle attività più complesse, come le Incursioni e le modalità PvP come Stendardo di Ferro e Prove di Osiride. Il netcode (e più in generale, la nuova tecnologia realizzata per Destiny 2) non sono state sviluppate con un occhio di riguardo nei confronti della versione PC, ma cercando di migliorare l’esperienza complessiva su tutte le piattaforme.
Shaw ha spiegato che a causa della natura complessa del gioco e considerando anche i numerosi lavori per portare il brand su PC, gli sviluppatori hanno deciso di optare nuovamente sul P2P. Una grossa pecca soprattuto per la versione PC se si considerano tutte le ottimizzazioni prodotte esclusivamente per questa versione.
Il team che si occupa del networking ha cercato di ottimizzare e migliorare il tick rate, ovvero la frequenza di fotogrammi con cui la simulazione dell’esperienza di gioco avviene sui server (che potremmo paragonare al frame-rate del gioco sulla vostra piattaforma di riferimento). Tuttavia, Bungie non è ancora pronta a condividere i dettagli finali sul netcode, con maggiori dettagli che potrebbero arrivare all’E3 di Los Angeles.
Destiny 2 sarà disponibile su PS4 e Xbox One dal prossimo 8 settembre mentre i giocatori PC potranno mettere le mani sul gioco con qualche settimana di ritardo. In attesa di scoprire ulteriori informazioni, vi consigliamo di non perdere la nostra anteprima con tutte le novità su Destiny 2 dopo l’evento reveal di Los Angeles.