Switch e la line-up più povera nella storia Nintendo

Nintendo Switch

Dopo tanta, tantissima attesa è arrivato finalmente il momento in cui Nintendo ha sciolto ogni riserbo intorno a Switch, l’attesissima nuova console della casa giapponese di cui vi abbiamo parlato abbondantemente per tutto il weekend nel nostro hub dedicato.

Al contrario del piccolo assaggio mostrato con il primo trailer lo scorso ottobre, per quello che fino a poco tempo fa era chiamato semplicemente progetto NX, questa volta Nintendo ha fatto le cose in grande, rivelando tutte le più importanti caratteristiche della console attraverso un corposissimo evento dedicato e, di fatto, sancendo la fine della pletora di indiscrezioni che si erano abbattute in rete negli ultimi mesi.

IL POTERE DEI GIOCHI

E proprio tra le chiacchiere da bar prima della conferenza aveva tenuto banco soprattutto il toto-scommesse sulla line-up di Nintendo Switch, un aspetto che come sempre risulta molto importante almeno per due motivi: da una parte i giochi di lancio fungono un po’ da presentazione vera e propria, un biglietto da visita con cui mostrarsi per la prima volta al pubblico; dall’altra sono altrettanto fondamentali per dare un’idea più precisa delle potenzialità della console, aprendo di conseguenza un ricco ventaglio di ipotesi sulle prospettive future.

La line-up ufficiale di Switch però non è delle più eclatanti: se infatti il parco di giochi in arrivo dal lancio alla fine del 2017 è più che sufficiente, al suo debutto sul mercato Switch vanterà il record (negativo) di line-up più povera nella storia recente dell’azienda di Kyoto.

Al suo lancio nel 2006, infatti, Wii fu accompagnato in Europa da una line-up di ben 24 giochi. Sei anni più tardi, oltre 30 giochi furono disponibili all’uscita di Wii U. Tra i 15 e i 20 giochi uscirono su Nintendo 3DS a seconda del mercato di riferimento. Mai come quest’anno, però, le cose sono andate diversamente. Nintendo Switch uscirà il 3 marzo con soli cinque giochi, dove The Legend of Zelda: Breath of the Wild dovrebbe rappresentare la sola e proverbiale killer application che avrà il compito di convincere i fan a spendere qualcosa come 329.99 euro per godere di un gioco che, in tutta onestà, uscirà lo stesso giorno anche su Wii U (e a un prezzo più conveniente).

Ecco la line-up:

Resta da confermare la presenza di Dragon Quest Heroes 1-2 da parte di Square-Enix, ma dubitiamo che possa rappresentare un motivo tale da convincere l’utenza ad acquistare o meno la nuova console Nintendo.

LA MISSIONE DI LINK

Link ha dominato il palco di Tokyo come produzione di punta, attraverso un trailer straordinario, da brividi sulla pelle. Non ci sono ormai dubbi sulla qualità dell’ultima fatica firmata Eiji Aonuma. Abbiamo dovuto aspettare tanto, ma questo nuovo capitolo pare avere davvero tutto: gameplay, grafica, musiche, dungeon, atmosfera, tanta esplorazione per un connubio di pura Nintendo Difference.

Sarà suo il compito di trainare le vendite di Switch, in attesa dei prossimi titoli di peso da qui a Natale. Questo perché, messo da parte per un attimo Zelda, la line-up ci pare leggermente ridimensionata rispetto a quello che sarebbe potuta essere, e anche da quanto era emerso nei numerosi rumour degli ultimi mesi.

MARIO SALTA IL DAY-ONE

Intanto Super Mario Odyssey, che pare veramente una perla dalle prime immagini mostrate, uscirà solo alla fine del 2017, mentre Xenoblade Chronicles 2, l’altra bomba scoppiata in quel di Tokyo, è datato al momento con un generico e laconico 2017. Sebbene questi due annunci abbiano lasciato il segno, di fatto non possono sopperire in nessun modo alla lista disponibile il prossimo 3 marzo nei negozi.

A rafforzare la line-up di Switch non ci saranno neppure gli scontati Mario Kart 8 Deluxe e Splatoon 2, sebbene ci saremmo aspettati di vedere almeno uno dei due al day-one. Sul secondo, trattandosi probabilmente di un titolo completamente inedito, un lancio a pochi mesi dal debutto di Switch è in qualche modo comprensibile, anche se le differenze rispetto all’originale sono ancora tutte da valutare; per quanto riguarda il remake di Mario Kart 8 su Switch, invece, abbiamo qualche rammarico: in fondo si tratta di un gioco uscito nel 2014 che vanta una serie di novità, certamente rilevanti ma non a un livello tale da giustificare la sua assenza tra la line-up di Switch. Forse la casa di Kyoto ha preferito gestire diversamente le uscite su Switch per evitare clamorosi buchi tra un blockbuster e l’altro, intanto per mettere le mani su Mario Kart 8 Deluxe dovremo attendere la fine di aprile, esattamente 56 giorni dopo l’esordio della console.

IL MISTERO DELLE THIRD-PARTY

Chi acquisterà Switch il 3 marzo potrà inoltre acquistare l’interessante 1-2-Switch, classico titolo di stampo causal atto a mostrare le capacità multiplayer della console e dei nuovi Joy-Con. Si tratta in tutto e per tutto dell’erede di Wii Sports su Switch: tanti minigiochi e divertimento senza impegno, ovviamente da utilizzare rigorosamente con amici. Tuttavia, laddove Wii Sports era incluso all’interno di ogni unità di Wii, 1-2-Switch sarà venduto a parte, al prezzo non proprio popolare di 49.99 euro. Quanti giocatori occasionali spenderanno una cifra simile? Vedremo se 1-2-Switch riuscirà a ottenere lo stesso successo del mitico titolo per Wii.

Ad alimentare la line-up di lancio di Switch ci hanno pensato parzialmente aziende third-party come Ubisoft, che proporrà l’immancabile Just Dance 2017 prima di lasciarsi andare ad altre due pubblicazioni nel corso del 2017: il recente Steep e il sempreverde Rayman Legends, che tornerà su Switch in versione Definitive Edition. Il colosso francese ha da sempre un occhio di riguardo per Nintendo, e il rapporto pare non essersi assolutamente incrinato anche nel caso di Switch. Activision supporterà la console con Skylanders Imaginators, mentre Konami riporterà in auge l’icona Bomberman con Super Bomberman R.

Ciò che colpisce in negativo è proprio lo scarso interesse da parte dei produttori di terze parti a supportare sin da subito Switch con una line-up più corposa al lancio mondiale: sì, è vero che titoli come FIFA, Minecraft, Dragon Ball Xenoverse 2 e The Elder Scrolls V: Skyrim usciranno anche su Switch nel corso del 2017, ma nella maggior parte dei casi si tratta di giochi già disponibili altrove da mesi (se non anni, come il caso del sandbox Mojang) e la loro presenza al lancio sembrava quantomeno doverosa per offrire ai possibili acquirenti un motivo valido per giustificare l’acquisto di Switch, fosse anche soltanto per sperimentare l’approccio mobile/casalingo offerto dalla console con esperienze di gioco più tradizionali.

Tirando le somme, pur non volendo criticare del tutto Nintendo sulla scelta di “frammentare” la line-up di Switch così da offrire un’offerta costante nel corso dei primi mesi, bisogna sottolineare che a parte The Legend of Zelda: Breath of the Wild c’è davvero poco per cui valga la pena di spendere una cifra importante come quella richiesta da Nintendo (che, in Italia, ha anche superato la soglia psicologica dei 300 euro) al lancio. I riflettori al debutto saranno tutti per il nuovo Zelda, tuttavia chi non fosse particolarmente appassionato delle gesta di Link potrebbe trovare meno motivazioni per passare alla “nuova generazione” di Nintendo a marzo.

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