Days Gone vs The Walking Dead - Deacon vs Daryl

Days Gone vs The Walking Dead: le analogie tra Deacon e Daryl

Le assonanze tra il protagonista di Days Gone e il celebre Daryl sono tante, o forse no?

Man mano che ci avviciniamo all’uscita nei negozi di Days Gone, prevista per il prossimo 26 aprile in esclusiva su PS4, ci addentriamo sempre di più nel raccontare elementi come l’ambientazione di gioco, la trama, i personaggi e non solo. Questo e molto altro lo potete trovare nella nostra esclusiva Cover Story di marzo, mentre oggi ci vogliamo divertire un po’ mettendo a confronto il protagonista di Days Gone con un altrettanto noto personaggio televisivo quale Daryl Dixon, direttamente dalla serie TV The Walking Dead.

Daryl Dixon, interpretato dall’attore Norman Reedus.

SOPRAVVIVERE ALL’INFERNO

Il racconto distopico di un mondo distrutto, in preda a un’apocalisse zombie ormai lo conosciamo fin troppo bene: ogni lettore, spettatore o videogiocatore si è trovato almeno una volta nella vita di fronte a un prodotto che tra ispirazione da questo genere. La domanda quindi sorge spontanea: può un prodotto come Days Gone innovare e proporre un qualcosa originale, o la produzione Bend Studio finirà per piegarsi, schiacciata dal peso dei confronti col passato?

Difficile dirlo sulla base di quanto visto finora, perlomeno finché non avremo portato a termine con attenzione la campagna principale. Per adesso dunque, non possiamo che limitarci a speculare un po’ su quello che potrebbe essere il titolo e, a proposito di richiami, guardando alla personalità del protagonista Deacon, non possiamo fare a meno di metterlo di fianco al personaggio interpretato da Norman Reedus, tra l’altro star principale della futura esclusiva PS4 Death Stranding. Che sia per “colpa” della moto, dello stile da centauro che accomuna i due personaggi (ne abbiamo parlato con dovizia di particolari nel nostro ricco speciale) o per l’aria di uno che vuole starsene un po’ per i fatti suoi, senza essere infastidito, il burbero protagonista di Days Gone non riesce a non risvegliare in noi il ricordo del personaggio di The Walking Dead.

E se da una parte c’è la cultura popolare dello zombie, del morto vivente che vaga in cerca di qualche cervello da divorare, dall’altra parte c’è un’assonanza rilevante tra la serie concepita dal grande Robert Kirkman e il videogioco sviluppato da Bend Studio. Entrambi i mondi e i contesti narrativi, infatti, paiono ignorare quella che è la cultura delle zombie. In The Walking Dead, non si fa mai riferimento diretto a questa parola proprio secondo una precisa scelta autoriale, che vuole raccontare un mondo nel quale non esiste questa cultura popolare e quindi dove i personaggi non conoscono né le debolezze né tantomeno si sanno spiegare che cosa succede attorno a loro. Per allontanarsi da questa concezione infatti, sia la serie TV e a fumetti scritti da Kirkman che l’esclusiva PS4 hanno scelto termini descrittivi diversi e unici. Nella serie in onda su AMC si parla chiaramente e diffusamente di vaganti, mentre nel gioco è stata scelta la definizione di Furiosi.

I FANTASMI DEL PASSATO

Una grande personalità, con i suoi pregi e suoi difetti, non è altro che il frutto – la somma potremmo dire – dell’esperienze, positive e negative, che hanno segnato il suo tempo sulla terra. La durezza, l’apparente insensibilità e scontrosità di Deacon e Daryl in realtà nascondono un passato di sofferenze e perdite importanti. Il personaggio di Norman Reedus ha dato prova, nonostante i suoi duri trascorsi, di grande fedeltà e senso del gruppo, riuscendo a ragionare e a pensare per il bene comune anche nelle situazioni più rischiose e violente. Dall’altra parte c’è un Deacon a cui la vita ha tolto tanto, e che adesso lotta quotidianamente per la propria sopravvivenza e quella del suo fidato amico, Boozer.

Chiaramente, non sappiamo tutta la sua storia passata né tantomeno intendiamo raccontarvi quel poco di cui siamo a conoscenza ma è evidente, anche dal video che trovate poco sopra, come l’aridità del personaggio non sia altro che una maschera apparente che l’uomo si è costruito per sopravvivere in un mondo distrutto, popolato da pazzi scatenati.

Il passato ha lasciato delle ferite difficili da rimarginare ed entrambi i personaggi sembrano vivere in un presente ciclico, che ritorna incessante e che è frutto di sofferenza. Daryl, nonostante sia un personaggio scritto esclusivamente per la serie televisiva (non è infatti presente in alcun modo nel fumetto originale, ndr) risulta sicuramente come uno dei più curati, sfaccettati e intriganti. E anche per quanto riguarda Deacon abbiamo avuto la stessa impressione: l’idea che il personaggio non si sia ancora svelato del tutto, che abbia un lato nascosto e ancora tutto da scoprire è difficile da scacciare dalla testa ed è probabile che, nel corso della lunga avventura (si parla di una campagna da trenta ore circa, con oltre sei ore di filmati, ndr) il titolo saprà riservarci qualche sorpresa.

La fidata balestra non manca mai.

VITA SOLITARIA

Ma in ogni caso, a prescindere dal carattere e da quella che può essere la personalità più o meno latente dei due personaggi, d’impatto ci sono due somiglianze molto più forti. Come accennato all’inizio dell’articolo, l’utilizzo e la cura della propria moto è una peculiarità che riguarda entrambi, assieme anche a una passione per le armi silenziosi come archi e in particolare balestre. Anche in Days Gone, infatti, il protagonista potrà utilizzare e personalizzare la propria balestra per renderla ancora più letale, ad esempio con frecce infuocate che consentiranno di bruciare rapidamente uno dei nidi dei Furiosi.

In un modo devastato come quello di The Walking Dead o Days Gone, utilizzare un’arma come una balestra potrebbe stonare un po’ o sembrare quasi stupido ma in realtà, l’eleganza e silenziosità di quest’arma la rendono un mezzo offensivo estremamente versatile. I Furiosi infatti sono più attirati dai rumori di quanto non siano i vaganti di The Walking Dead, guidati molto dall’olfatto, pertanto sarà spesso consigliabile ricorrere a questo tipo di colpi nelle missioni più votate allo stealth.

La vita da soli scorre più lentamente ed è per questo motivo che entrambi i personaggi, in un modo o nell’altro, si ritroveranno quasi sempre circondati da qualcuno che gli vuole bene e di cui si possono occupare. Nonostante mostrino quasi sempre una qualche forma di insofferenza, entrambi posseggono un grande senso del gruppo e di quella che è, a tutti gli effetti, la loro nuova famiglia. Entrambi sono soli al mondo e hanno perso qualcuno: la moglie Sarah come si intuisce dal trailer di Days Gone, e il fratello Merle come si apprende nelle prime puntate della serie TV, ma in compenso, hanno trovato qualcun altro per cui lottare e di cui, in un modo o nell’altro, prendersi cura.


Questo articolo fa parte della nostra Cover Story di Days Gone, in uscita il 26 aprile in esclusiva su PS4. Accedete al nostro hub dedicato per tutto ciò che riguarda il nuovo open-world di Sony Bend Studio.