Red Dead Online

Red Dead Online, le nostre impressioni tra dubbi e speranze

Vi raccontiamo com'è andata la nostra avventura nel mondo multiplayer di Red Dead Redemption 2.

Dopo averlo recensito a fondo e premiato con un ottimo punteggio di 9.7 /10, torniamo nell’immenso mondo di Red Dead Redemption 2 creato da Rockstar Games questa volta però per parlare dell’infrastruttura online, inedita per la serie, rinominata per l’occasione Red Dead Online.

Sulle orme dell’ottimo lavoro svolto a corredo di Grand Theft Auto V, anche questo capitolo della saga western si arricchisce di un comparto online massiccio, ricco di potenziale e intrigante. Abbiamo trascorso numerose ore nella beta lanciata da Rockstar nei giorni scorsi, e queste sono le nostre impressioni sulla modalità multiplayer di uno dei giochi più importanti di questa generazione!

LA BANDA

A circa un mese di distanza dall’esordio sul mercato globale di questo blockbuster, gli sviluppatori hanno aperto i server per dare il via a un periodo di test per quanto concerne la parte multigiocatore del prodotto ovvero Red Dead Online. L’idea che c’è dietro e il procedimento sbrigato dal team è stato quello di rielaborare e adattare al meglio lo stile e le meccaniche dell’esperienza single player, in un contesto multiplayer online.

Il primo impatto lo si ha esplorando l’ancora acerbo sistema di creazione del personaggio che, con una scelta che abbiamo trovato più che azzeccata, non mira a rendere ogni prototipo ‘fico’ e piacevole da vedere ma piuttosto si diverte a giocare con quello che era lo stile dell’epoca. Scarso igiene, malattie e alcol a profusione rendono il nostro protagonista non necessariamente una bellezza per gli occhi ma tutto ciò è necessario per dare al titolo un livello di connotazione importante.

Il comparto online, come già vi abbiamo raccontato nella nostra guida completa, sebbene sia ancora in fase beta possiede già diverse modalità per intrattenere l’utenza. E dal nostro punto di vista, è consigliabile affidarsi a tali modalità pensate dagli sviluppatori  – possibilmente assieme a uno o più amici, ndr – piuttosto che abbandonarsi all’esplorazione del mondo gioco.

Red Dead Online

C’È NESSUNO?

Così come era anche in GTA Online, che riproponeva in chiave multiplayer la città di Los Santos, anche l’enorme mappa di gioco di Red Dead Redemption 2 è stata rivista in un’ottica multiplayer, riducendo notevolmente (se non del tutto) le possibilità d’interazione con NPC e personaggi che normalmente caratterizzano e offrono una connotazione nel corso della storia principale. Questo perché, chiaramente, l’idea di Rockstar è quella di semplificare un po’ la stratificazione di un mondo aperto come questo e favorire così la cooperazione (o lo scontro) tra gli utenti.

E purtroppo, proprio come in GTA Online, è molto facile che gli altri giocatori decidano di attaccare briga senza apparenti motivi rendendo talvolta frustrante la permanenza nei server di Red Dead Online. Non soltanto dunque nelle modalità competitive ma anche nel corso della libera esplorazione una vera e propria pioggia di proiettili vi può raggiungere da un momento all’altro, costringendovi a caricare una nuova istanza di gioco. Apprezzabile però, da questo punto di vista, l’idea di inserire un nuovo meccanismo di “onore” relativo alle nostre azioni nel gioco e a quelle del nostro gruppo.

Piuttosto distanti dai fasti della campagna per giocatore singolo ma comunque molto intriganti sono le missioni di trama presenti in questo Red Dead Online che rappresentano, tra le altre cose, un ottimo riempitivo per chi pretende un qualcosa in più dalla modalità online. Probabilmente forti dell’esperienza fatta con GTA Online, anche la gestione delle bande ovvero dei gruppi di giocatori non ci è dispiaciuta, in particolare la possibilità di delirare in maniera netta il ruolo di leader e sottoposti, creando una vera e propria gerarchia interna tra gli affiliati.

Red Dead Online

PROSPETTIVE FUTURE

Anche a livello tecnico e grafico il titolo appare comunque molto bello e assolutamente apprezzabile: si nota la differenza rispetto all’offerta offline ma in ogni caso, che sia merito di una buona ottimizzazione o di un comparto grafico quasi senza pari, l’impatto che riesce a offrire anche in multiplayer è più che piacevole. Provando il gioco su Xbox One S poi, non abbiamo assistito a importanti cali di frame-rate o problemi tecnici gravi pertanto, anche da questo punto di vista, siamo fiduciosi nel fatto che il team possa mettere in piedi un qualcosa di assolutamente bello e unico. D’altronde, la software house è già all’opera sulla finalizzazione dell’esperienza finale, come testimonia la recente scoperta di modalità inedite come Gun Rush e Gun Rush Teams, che dovrebbero rappresentare l’alternativa “western” alle sfide introdotte in GTA Online con l’update intitolato Maestro d’Armi.

Sperando in qualche passo in avanti per quanto riguarda la gestione delle interazioni tra utenti e una maggiore varietà per le missioni free roam oltre a qualche modalità (competitiva e non) in più, non ci resta che attendere l’arrivo ufficiale di Red Dead Online prossimamente su PS4 e Xbox One.