Dall’addio all’E3 al lancio di PS5, la nuova strategia di Sony

PlayStation E3 2019

Nella tarda serata di ieri, è stata sganciata una vera bomba sui social: PlayStation non parteciperà infatti all’E3 2019, la fiera mondiale più importante dedicata interamente ai videogiochi. Per la prima volta dopo un quarto di secolo e soprattuto dopo un’edizione 2018 che l’ha vista presente in forze a Los Angeles, con una conferenza sui generis e uno showfloor tra i più grandi e accattivanti, frutto di un investimento milionario senza precedenti.

Ma i dirigenti Sony sono impazziti? Che cosa ne sarà dell’E3? In tutta risposta a questa decisione, l’Entertainment Software Association (ESA), organizzatore della fiera, si è già affrettato a pubblicare un comunicato stampa nel quale ribadisce il grande momento che l’industria sta vivendo e che i preparativi per una nuova e incredibile edizione sono già partiti.

Nel testo si legge che molte aziende hanno già confermato la loro partecipazione all’evento e tra queste ci sono Microsoft, Nintendo, Activision, Bethesda, Square-Enix e Ubisoft. Insomma, l’interesse è chiaramente quello di far sembrare che non sia cambiato nulla, ma non è ovviamente così. Anche Microsoft si è affrettata con un tweet a sottolineare la presenza di Xbox a E3 2019, ma ormai nulla sarà più come prima.

Una mossa rischiosa ma intelligente: Sony ha fatto ciò che gli altri avrebbero dovuto fare ma che non potevano permettersi. Microsoft e Nintendo, per motivi diversi, non potrebbero saltare l’evento videoludico dell’anno perché al momento non ne hanno la forza mediatica – specie in questi anni che è stato aperto anche ai consumatori, ndr – mentre altri publisher importanti come EA sono già usciti dal Convention Center e organizzano il loro evento a pochi giorni dall’apertura della fiera, pagandone un po’ il prezzo. Sony invece ha scelto coraggiosamente di tirarsi indietro in quello che sarà, a mio parere, l’anno di PS5 ma non della nuova console Microsoft. Difficilmente vedremo la presentazione vera e propria di una nuova console Xbox o Nintendo sul palco di E3 2019 piuttosto ci si limiterà a qualche dettaglio o a un po’ di numeri per descrivere il nuovo hardware Microsoft. Sony invece, che ha lanciato PS4 Pro un anno prima di Xbox One X, ha tutto l’interesse nel prendere “in contropiede” la concorrente.

E in questo caso, pare proprio che l’azienda giapponese abbia intenzione di presentare la nuova console nei primi mesi dell’anno, nel corso di un evento privato, così da avere tutta l’attenzione dei media su di sé e un eco molto più importante. Già perché, questa naturale tendenza al voler “emergere” nel mezzo della miriade di annunci nel periodo E3 l’abbiamo già apprezzata in questi ultimi anni, con annunci e reveal che vengono fatti trapelare a pochi giorni dall’inizio dell’evento per non correre il rischio di perdersi tra le miriadi di notizie tipiche di quella settimana di fiera.

Con questa mossa dunque, Sony “condanna” Microsoft e Nintendo a un E3 molto più triste, senza una vera e propria console da far vedere (ma spero molti nuovi giochi) oppure, ancora peggio, ad accelerare un po’ i tempi e mostrare qualcosa in più sulla eventuale nuova console. In entrambi i casi, significherebbe dare una piccola sterzata alle vendite di Switch e Xbox One X, entrambe sul mercato dal 2017. L’interesse delle due società invece, dal mio punto di vista, è quello chiaramente di spremerne ancora un po’ le vendite prima di passare a una nuove versione o generazione. Ma adesso, alla luce di questa scelta da parte di Sony, è ancora più difficile far quadrare i piani. In tutta sincerità infatti, non penso che la nuova Xbox arriverà sul mercato assieme a PS5 e a maggior ragione adesso, dopo le ultime novità in casa Sony, ritengo questa possibilità ancora più lontana dalla realtà per i motivi di cui sopra.

Ecco dunque che arriverà, si pensa, l’evento di presentazione di PS5 nei primi mesi dell’anno per poi avere probabilmente la console sul mercato entro la fine dell’anno fiscale (Natale 2019 o al più entro il 31 marzo 2020), comunque in anticipo rispetto ai piani dei concorrenti. È finita l’epoca del botta e risposta dal palco, delle conferenze una dopo l’altra e la gara a chi prepara lo stand più grande e più bello degli altri. I tempi sono cambiati così come siamo cambiati noi e il mercato di conseguenza. Anche a livello tecnologico il salto sarà più contenuto in quanto si sa, per la prima volta, sia Sony che Microsoft hanno lanciato delle versioni potenziate sul mercato per cui non dovremo aspettarci chissà che cosa. Probabilmente le stesse aziende non sentono più il bisogno di confrontarsi direttamente come fu nel lontano 2013: ormai l’idea di console casalinga si è diversificata e ognuno intende offrire al consumatore la propria declinazione di intrattenimento, senza sottostare più di tanto all’ormai vetusta logica concorrenziale unicamente basata sulla potenza hardware.

Potrebbe essere sì la fine dell’E3 per come abbiamo imparato a conoscerlo in questi anni, ma anche l’inizio di un nuovo e glorioso momento per i videogiochi in quanto, sono piuttosto sicuro, che nessuno tra i produttori sia più interessato allo scontro tra console.

Le opinioni espresse nell’articolo sono da considerarsi come pareri personali dell’autore e non rappresentano il giudizio di VGN come organizzazione.

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