I protagonisti di Assassin's Creed

I protagonisti di Assassin’s Creed: storia di una dinastia di assassini

La visione della storia secondo Ubisoft è stata da sempre considerata uno dei maggiori lavori di fact checking, ovvero l’accertamento di determinati fatti avvenuti, mai visti. Attraverso gli occhi degli Assassini, il franchise di Assassin’s Creed ci ha mostrato luoghi, costumi e società che fino a quel momento avevamo potuto conoscere solo attraverso il buon vecchio libro di scuola. Ma vivere in mezzo alla gente, anche se nelle vesti di personaggi unici, è stata una delle esperienze che ha segnato videogiocatori da tutto il mondo.

In vista dell’uscita ufficiale di Assassin’s Creed Odyssey, di cui vi abbiamo ampiamente parlato nella nostra recensione, oggi vi parleremo di quegli stessi occhi che ci hanno fatto arrampicare sulla Torre di Giotto a Firenze, che ci hanno fatto parlare con George Washington o che ci hanno fatto cavalcare nel Sahara. Oggi parliamo dei grandi protagonisti della saga di Assassin’s Creed.

Assassin's Creed - I personaggi

DESMOND MILES

La nostra analisi parte dal nostro primissimo contatto col mondo degli Assassini, Desmond Miles. Dopo essere fuggito da una vita sicura nel Sud Dakota e aver trovato lavoro in un bar di New York, Desmond venne rapito dal gruppo Abstergo, il nuovo volto pubblico dell’Ordine Templare. A causa loro, il nostro eroe fu costretto a rivivere i ricordi del suo antenato Altaïr Ibn-La’Ahad, Mentore della Confraternita durante la Terza Crociata.

Fuggito dalla sede di Abstergo, il viaggio nei ricordi dei suoi lontani parenti continuò, passando, nei successivi tre capitoli della saga, all’Italia rinascimentale. Stavolta per scoprire di più sulla Mela dell’Eden e sul perché l’azienda la cercasse tanto, si inoltrò nella storia di Ezio Auditore da Firenze. Nei panni del fiorentino, Desmond trovò una delle Mele, la quale era stata nascosta sotto il Colosseo, ma nel prenderla, il ragazzo fu tradito da Giunone, la dea della Prima Civilizzazione, che lo costrinse a uccidere la sua amica Lucy.

Risvegliatosi dopo il coma, Desmond dovette scavare nella mente di Ratonhnhaké:ton, Assassino nativo americano vissuto durante la Guerra di Indipendenza Americana. Grazie ai suoi ricordi, il nostro eroe trovò la chiave del tempio nascosto nelle campagne vicine a New York. Tuttavia la trappola tesa da Giunone, costrinse il ragazzo ad immolarsi. Alla giovane età di 25 anni, Desmond salvò il mondo dall’imminente apocalisse con la sua stessa vita.

Assassin's Creed - I personaggi

ALTAÏR IBN-LA’AHAD

Il grande Mentore Altaïr Ibn-La’Ahad fu uno dei più importanti membri della Confraternita degli Assassini. Inserito sin dalla tenera età nel mondo del Credo, Altaïr fallì nel recuperare una Mela dell’Eden dai Templari, i quali attaccarono Masyaf. Per questo fallimento, l’Assassino venne degradato a novizio e per riacquistare il suo status quo, dovette uccidere nove membri Templari.

Questo compito portò Altaïr a distruggere i ranghi dell’Ordine, ma scoprì anche una complotto orchestrato dal Gran Maestro di Masyaf e suo mentore, Al Mualim, il quale stava utilizzando una Mela dell’Eden per soggiogare gli abitanti. Dopo averlo ucciso Altaïr divenne il Mentore della Confraternita del Medio Oriente, ma la sua visione del Credo cambiò drasticamente, convincendolo a dover cambiare alcuni aspetti.

Prima fra tutti, grazie alla conoscenza della Mela, la Lama Celata venne modificata in modo da non costringere i novizi a doversi amputare l’anulare sinistro. In secondo luogo, pensò che la Confraternita non dovette più vivere sotto la luce del sole, ma raggruppata in gilde segrete e nascoste tra la gente. Altaïr, dopo aver continuato nella sua missione, morì a 92 anni nella sua Masyaf.

Assassin's Creed - I personaggi

EZIO AUDITORE DA FIRENZE

Nato nella splendida cornice della Firenze rinascimentale, Ezio Auditore nacque in una famiglia di Assassini, ma fino al raggiungimento dei 17 anni la sua conoscenza del Credo era nulla. Il suo cammino come Assassino cominciò col trauma dell’impiccagione del padre Giovanni e dei fratelli Federico e Petruccio. Per sfuggire alla stessa sorte, lui, la madre e la sorella Claudia si rifugiarono a Monteriggioni, roccaforte della Confraternita protetta dallo zio Mario Auditore. Costui si offrì di iniziarlo all’Ordine, dando inizio a una spirale di vendetta verso i traditori.

La sua missione lo portò a esplorare Firenze, Venezia e Forlì fino a quando non scoprì il vero mandante della morte dei suoi familiari: la famiglia Borgia. In quegli anni, i Borgia avevano soggiogato il potere temporale, col figlio Cesare, e quello spirituale con Rodrigo, divenuto Papa nel 1492. Sterminata completamente la discendenza ispanica, Ezio divenne Mentore della divisione italiana, permettendo all’Italia di fiorire col Rinascimento.

Verso la fine della sua vita, Ezio si diresse a Costantinopoli, al fine di scoprire di più sul grande Altaïr. Sconfitta anche qui la corruzione Templare, l’ormai anziano Assassino si recò a Masyaf dove trovò le grandi conoscenze celate ormai da anni. Il suo ultimo atto come Assassino fu quello di istruire Shao Jun della Confraternita cinese, prima di morire di infarto a 65 anni.