Destiny 2: I Rinnegati – Il cambio di rotta di Bungie

Ancora una volta, dobbiamo metterci comodi e parlare di Destiny 2. Il tempo è di nuovo maturo per avere un confronto, un dialogo e una riflessione su quanto ci aspetterà nel prossimo futuro dello sparatutto immaginato da Bungie. Negli scorsi giorni – e per tutta la durata della stagione estiva corrente – si è finalmente parlato della prossima grande espansione di settembre: I Rinnegati.

Dopo un anno di malcontento generale, è comprensibile veder sorgere dubbi e polemiche accese anche da questo primo approccio. Fosse altrimenti, ci dovremmo preoccupare di essere diventati dei veri e propri schiavi della compagnia, pronti a ingoiare tutto senza dire A. Tuttavia, fatta questa dovuta premessa, come al solito una porzione del popolo del web si è eccessivamente scagliata contro Bungie e la nuova espansione, mettendo parecchio veleno su quanto arriverà alla fine dell’estate. Con l’annuncio del Pass Annuale e dei vari prezzi – 39.99 euro per l’espansione e 69.99 per l’espansione + pass annuale – molti si sono chiesti se effettivamente sia giusto mettere mani al proprio portafoglio per finanziare Destiny 2 ancora una volta, soprattutto dopo tutti i tumulti passati tra Everversum ed esperienze cinematiche aggiuntive non proprio appaganti.

In questo articolo non risponderemo definitivamente a tale domanda, soprattutto perché la scelta spetta a ognuno di voi e alla vostra facoltà di giudizio. Tuttavia, vogliamo esporre i fatti che al momento sono noti, quali saranno le nuove qualità de I Rinnegati (e del Pass Annuale) e se effettivamente sia quantomeno lecito investire ancora sul franchise di Bungie, o almeno considerare di farlo.

Destiny 2: I Rinnegati

QUESTI CONTENUTI VALGONO I MIEI SOLDI?

Come tutti ormai sappiamo, Destiny è una sorta di punto ibrido tra uno sparatutto e un MMORPG, spesso catalogato in una zona grigia da Bungie stessa. Da quest’ultimo genere, oltre alle meccaniche puramente relative al gioco come il loot e le statistiche, ciò che prende in prestito è la struttura delle espansioni e i vari costi che vanno a supportarle. Scorrendo tra le reazioni al reveal dell’espansione di settembre, molti utenti si sono lamentati di dover “scucire altri 70 euro per un gioco già pagato con tanto di aggiunte”. In realtà questa pratica è una comune usanza all’interno del mondo videoludico dei giochi online e l’esempio più lampante di quanto un MMOG si basi su questi introiti “costanti” è Final Fantasy XIV, che ora più che mai si accosta a Destiny 2 considerando le modalità contenutistiche del Pass Annuale.

Il titolo online di Square-Enix, dopo un sostanziale reboot avvenuto qualche anno fa, è tutt’ora uno dei migliori MMORPG presenti nel nostro panorama. Una delle tante ragioni che lo rendono tale è proprio il modo in cui la casa giapponese ha deciso di rilasciare i vari contenuti di gioco. Oltre a grandi espansioni a prezzo pieno, le quali introducono un’enorme quantità di contenuti, il resto del tempo è scandito da piccoli scaglioni di aggiornamenti e patch tematiche che aggiungono elementi di gameplay e narrativi, come nuovi raid, dungeon, boss e missioni secondarie. Per sostenere questo meccanismo che soddisfa appieno la base dei giocatori, le entrate principali in azione sono due: la prima è quella che deriva dal prezzo del gioco base e dalla vendita delle espansioni “grandi”, la seconda è l’abbonamento mensile che i giocatori sottoscrivono, come avviene anche su World of Warcraft, valente all’incirca 13/15 euro. A questi due pilastri va aggiunto anche un sistema di microtransazioni extra puramente cosmetico. Se dovessimo fare qualche calcolo, annualmente i giocatori di Final Fantasy XIV spendono all’incirca 100 euro per continuare a giocare, senza considerare il prezzo di eventuali nuove espansioni.

Destiny 2 si avvicina a questa struttura più di quanto possa sembrare, soprattutto con l’arrivo del Pass Annuale. Attraverso la promessa di una continuità di contenuti, mantenuta a prescindere dall’effettiva qualità dei tali, il costo di ogni aggiunta va a finanziare quello che deve arrivare in futuro, garantendo che Bungie sia costante in questo afflusso sia a livello quantitativo che qualitativo. A giudicare dal piano per gli eventi stagionali, il Pass Annuale e la roadmap presente sul sito della compagnia, sembra che abbia tutta l’intenzione di cambiare drasticamente rotta per garantire ancora più roba da fare rispetto al passato, contestualizzata al massimo per non essere una semplice aggiunta.

Per finanziare questo lavoro costante, che di certo non avverrà gratis dato che è come fare un nuovo gioco utilizzando lo stesso engine, il Pass Annuale diventa il motore principale del progetto. Premesso questo, Destiny 2 e le prime due espansioni sono prodotti che avete acquistato e di cui potrete godere anche senza spendere un ulteriore centesimo. Questo significherà rinunciare a diverse tipologie di esperienze o contenuti, ma dalla roadmap è evidente che molti cambiamenti in arrivo con I Rinnegati saranno disponibili a qualsiasi giocatore di Destiny. Proprio come avviene con Final Fantasy XIV e le sue espansioni. Solo che il costo di questa vostra azione si aggirerà massimo intorno a 80 euro (se prenderete la versione deluxe). Se siete indecisi sul Pass Annuale, potrete anche evitare di comprarlo e decidere di prendere separatamente le tre “espansioni” in arrivo nell’Anno 2 del gioco, o di acquistare successivamente il Pass Annuale, una volta che ci saranno maggiori informazioni su ciò che sarà incluso all’interno del singolo contenuto aggiuntivo.

La prima domanda a cui rispondere è dunque: “È giusto che Bungie chieda questo ulteriore esborso?” La risposta è assolutamente sì. Sulla carta, i contenuti in arrivo sono così tanti da giustificare l’eventuale prezzo che va a coprire un anno interno di novità da inserire all’interno di un gioco, in mancanza di un abbonamento mensile o di altri metodi di sostentamento costante. Indipendentemente dalla loro qualità, Bungie sta lavorando per garantire un afflusso di attività per 12 mesi, accessibili anche a chi non vorrà spendere altro denaro attraverso eventi stagionali e quanto altro.

Con questo non vi stiamo ovviamente “invitando a tirare soldi allo schermo”, piuttosto vogliamo sfatare l’assurda pretesa che tutto ciò che dovrebbe fare Bungie dovrebbe essere gratuito in virtù dei fallimenti precedenti. Sarebbe come chiedervi di lavorare gratis per un anno dopo il precedente passato con una prestazione lacunosa: ridicolo e irrispettoso nei confronti dei diritti minimi dei lavoratori (sì, gli sviluppatori non sono macchine ma persone con famiglie da mantenere).

Destiny 2: I Rinnegati - Azzardo

Detto ciò, vogliamo comunque invitarvi a esprimere il vostro diritto come consumatori, decidendo voi stessi se dare o meno fiducia alla compagnia nel futuro. Se credete che Bungie possa recuperare i suoi errori, o che invece la strada sia ormai perduta, vi invitiamo ad attendere ulteriori notizie, coperture, riflessioni e dialoghi che i media o la compagnia stessa avranno nel corso dell’estate. L’espansione uscirà il 4 settembre, fino ad allora fate contare la vostra decisione finale riflettendo attentamente su quello che vi è stato mostrato, senza preconcetti o giudizi affrettati, positivi o negativi che siano.

NUOVI ELEMENTI O UN MORE OF THE SAME?

Oltre alla questione monetaria, il secondo punto su cui vengono lanciate delle dubbiose ombre di dissenso è l’effettiva qualità/quantità di contenuti in arrivo con I Rinnegati e oltre. Ciò che molti giocatori si augurano con l’arrivo dell’espansione è un netto cambio di rotta per la direzione di Destiny 2, ancora un po’ troppo ancorata a decisioni infelici che non consentono una godibilità totale del mondo di gioco. Come sottolineato dagli stessi sviluppatori presenti nel reveal, l’ascolto della community è stato il punto focale per la costruzione di questa espansione, soprattutto attraverso il feedback raccolto durante il primo meeting tra esponenti del lato utente (YouTuber, streamer, esperti, archivisti e chi più ne ha più ne metta) e il team di Bungie. I frutti di questa collaborazione attenta, risultato di una discussione ancora aperta sul futuro del franchise, hanno effettivamente dimostrato di aver già avuto un deciso impatto nel cambiare le cose.

Il primo più importante elemento aggiunto è la gestione degli slot delle armi, completamente rivisitata per essere la più libera mai vista all’interno del gioco, diversa anche dal tanto amato sistema di Destiny 1. Eppure, nella sua libertà, è in grado di soddisfare qualsiasi preferenza proprio perché è possibile mischiare le armi per avere il sistema di entrambi i capitoli a propria disposizione. Se a ciò aggiungiamo il ritorno dei perk randomici, i livelli per le armi prodigiose e la rivisitazione di perk/modifiche, abbiamo un sostanziale cambiamento al cuore dell’esperienza di Destiny 2, a prescindere che abbiate o meno acquistato l’espansione o il pass stagionale. Ciò soprattutto nell’ottica del bottino, che adesso non sarà composto dal 70% di roba da smontare.

Destiny 2: I Rinnegati

Al fine di risolvere il problema dell’end-game poco significativo, l’azienda introdurrà le Collezioni e i Trionfi, i quali aggiungono finalmente uno scopo alla raccolta del loot, oltre che a fornire delle “missioni” che daranno modo di mostrare i propri traguardi. Ciò che farà funzionare questa meccanica sono le eventuali ricompense che determinati obiettivi forniranno al raggiungimento da parte del giocatore. Ad esempio, se dopo aver completato i trionfi del crogiolo si riceve un particolare emblema/oggetto cosmetico (come avveniva in passato) allora il grinding avrà un valore effettivo e non sarà solamente autoreferenziale. Al momento, non si hanno notizie riguardo le ricompense derivanti dalla Collezione o dai Trionfi, ma dalle parole proferite durante il livestream è possibile confermarne la presenza, e tanto basta. Anche questa novità sarà accessibile a tutti i giocatori.

Chi, invece, vorrà investire i propri risparmi in I Rinnegati avrà diversi nuovi contenuti che giustificano il suo elevato prezzo rispetto a  La Maledizione di Osiride e La Mente Bellica. Il primo tra tutti è una nuova e longeva campagna, simile probabilmente a quella presente nel gioco base. Sebbene le informazioni verranno rivelate durante l’E3 2018 – che potrete seguire sulle nostre pagine – al momento sappiamo che c’è stato un netto cambio di tono rispetto a quanto si è sperimentato nella lotta contro Ghaul, andando a costruire una narrativa più matura e cupa che ruota attorno a una sorta di “grande errore” fatto da Cayde-6.

Questa storia si svolgerà su due nuove destinazioni: una con una funzione da pianeta classico e l’altra strutturata interamente attorno alle attività da end-game e, soprattutto, alla nuova Incursione incentrata sugli incontri con i Boss, piena di puzzle da risolvere e storie da scovare. A livello di gameplay, potrete arrivare ai classici nuovi parametri di Potere, mentre la modifica principale risiede nell’aggiunta di 9 nuove super abilità e dell’Arco come arma. Infine, si avrà accesso anche alla nuova modalità Azzardo, la quale mischia PvE e PvP in un modo che il franchise non ha ancora mai sperimentato. Oltre alla nuova razza derivante dall’agglomerato dei caduti (anche se è evidente che abbiano estetica/pattern completamente differenti), troverete nuovi obiettivi, armi e armature esotiche, equipaggiamenti e altre aggiunte che rientrano nel canone del rilascio dei contenuti.

La carne al fuoco, già solo con I Rinnegati, è evidentemente parecchia, sia a livello di cambiamenti strutturali che pure novità aggiunte all’interno del gioco. Se a questo si vanno a sommare tutte le cose inserite in precedenza, come il Protocollo D’Intensificazione, i Gradi del Crogiolo, le modifiche agli Assalti e gli eventi Stagionali, il tempo speso in Destiny 2 potrebbe aumentare esponenzialmente. Ciò che principalmente consolida questa marea di contenuti è proprio il ritocco agli armamenti e al bottino ottenibile, così come agli obiettivi da perseguire sia per giocatori occasionali che per collezionisti accaniti. Dire che quanto arriverà sia una “minestra riscaldata” risulta, de facto, un errore all’evidenza di quanto mostrato già solo nel primo di tanti live stream dedicati alle novità. E questo calcolando solamente le certezze de i Rinnegati, lasciando un attimo da parte quanto offrirà il Pass Annuale ed eventuali patch future. Se si dovesse considerare anche quest’ultimi, sarà possibile vedere un visibile incremento degli elementi contenutistici (bottino/obiettivi/attività) incentrati sul fornire più motivi per rimanere attaccati a Destiny 2, lasciando da parte l’esperienza cinematica in vista delle grandi espansioni.

SPERANZA PER IL FUTURO

Dopo tutto quello che si è passato, è lecito aver perso la fiducia e la passione per l’universo di Destiny. Microtransazioni poco chiare ed esagerate, scelte infelici e altri fattori dal grave impatto hanno fatto perdere la strada a molti membri di quella che era una florida community. Alla luce del travagliato percorso vissuto dallo scorso settembre, avere speranza per i contenuti a venire è una richiesta molto difficile da fare ai giocatori.

Tuttavia, Destiny ancora possiede una fiamma viva al suo interno, la stessa che ha incantato milioni di utenti al lancio del primo capitolo del franchise. Lo slancio creativo di Bungie, immesso nella creazione di un mondo di gioco vivo, sembra essere tornato in piena forza attraverso I Rinnegati, capendo che le battutine e i polli vanno lasciati da parte per concedere contenuti e una narrativa incentrata sulle minacce che i guardiani devono affrontare alla luce di una grave crisi galattica.

Seguendo la sequenza finale della campagna di Destiny 2, il prossimo anno sarà una scalata verso l’arrivo dell’Oscurità e delle astronavi misteriose che abbiamo intravisto durante la riconquista della città. Questo è ciò che ci attende se decideremo di dimenticare il passato e dare ancora una chance a un gioco che, per quanto lo si possa ripudiare, rimane sempre un qualcosa che appassiona, che ci incuriosisce. Personalmente, anche io mi sono preso dei periodi lontano dall’universo immaginato da Bungie per diverse ragioni, spesso però proprio per la mancanza di uno stimolo a spendere ore in gioco, vista la scarsità di motivazioni per ottenere equipaggiamento specifico o per fare determinate cose una volta raggiunto il level-cap.

Destiny 2: I Rinnegati - Azzardo

Eppure sentendo una musica, vedendo un artwork, guardando uno streaming o quel che sia, la voglia di vivere in quel vivido universo, così romanticamente descritto dal team di sviluppo negli artbook dei capitoli, era davvero tanta. Quello che io e molti altri giocatori appassionati vogliamo è proprio vivere in quell’immaginario, avere la nostra epica avventura essendo incentivati a rimanere all’interno delle stelle del Sistema Solare.

Si è arrabbiati e delusi proprio per via della nostra voglia di voler giocare a Destiny nel modo corretto, e questo Bungie sembra averlo finalmente capito dopo ben un anno dall’uscita di Destiny 2. Certo, dopo tutto il trascorso del primo capitolo, avrebbero dovuto pensarci prima a sistemare i contenuti in una maniera più corretta.

Se riusciranno a riparare il maltorto e nel contempo aggiungere novità interessanti, potrebbe non essere un azzardo così rischioso fidarsi ancora una volta. Con questa speranza vogliamo guardare in maniera positiva all’uscita del 4 settembre, rimanendo comunque attenti a vedere cosa offrirà Bungie nel corso delle discussioni estive. Quello che auguriamo sia ai giocatori che agli sviluppatori è di riuscire a ritrovare la passione di un tempo per quel mondo di Destiny ricco di avventure entusiasmanti, eroi immortali, avversità da superare e meraviglie da scoprire ai confini dell’universo. Questa è davvero l’ultima chance per conquistarci, sfruttala Bungie!