Nintendo Switch / Dark Souls: Remastered

Il peso delle terze parti su Switch: l’ultima scommessa vinta da Nintendo

Diciamo la verità: quanti avrebbero scommesso che una produzione di spicco come Dark Souls – per dirne uno – sarebbe un giorno sbarcata su Nintendo Switch? Ebbene sì, nonostante sia passato meno di un anno dall’arrivo della console sul mercato, lo scetticismo iniziale degli investitori e di alcuni produttori è stato sciolto nel corso dei mesi da numeri e vendite sopra le aspettative mentre, dalla parte del pubblico, la prospettiva di un futuro roseo e sempre più sorprendente è rinforzata quotidianamente da nuovi annunci e porting inattesi.

E di questo tutti giocatori, appassionati Nintendo o semplici giocatori occasionali, non possono che esserne felici.

L.A. Noire

IL SISTEMA SWITCH

La volontà e l’azzardo nel lanciare la nuova console sul mercato con una line-up non particolarmente ricca – fatta eccezione per una produzione iconica e ineguagliabile come The Legend of Zelda: Breath of the Wild  per poi centellinare nel corso dei successivi mesi altri videogiochi di livello ha probabilmente dato il giusto slancio a Nintendo Switch che, stando agli ultimi dati di vendita ufficiali, in soli dieci mesi ha raggiunto e oltrepassato le vendite totali di Wii U, stabilendo inoltre anche una rapidità di diffusione migliore di quanto fosse riuscito a fare nello stesso arco temporale l’ormai storica Wii, anche in Italia.

Le premesse per fare bene ci sono tutte e questa positività è leggibile anche tra le righe delle ultime dichiarazioni della stessa Nintendo, che ha sottolineato l’importanza di questo anno come uno snodo unico e imprescindibile per gettare le basi di una diffusione sempre più capillare della console nelle case dei videogiocatori. L’esperienza impartita dal supporto poco efficace riservato a Wii U è servita davvero molto alla dirigenza per comprendere quale potesse essere il giusto appiglio da utilizzare per convincere un pubblico le cui richieste e bisogni sono in continua mutazione. La console di Nintendo ha davanti a sé un lungo ciclo vitale e una forte concorrenza, per questo la strategia dell’azienda di insinuarsi nel mercato creando una vera alternativa, parallela ma mai isolata, sta iniziando a dare i suoi frutti e viaggia di pari passo con il progetto comunicativo che la società è riuscita a mettere in piedi, evidenziando l’identità del suo prodotto, senza nasconderne l’essenzialità e l’immediatezza d’uso ma elevandole bensì a dei veri e propri punti di forza.

Se da una parte quello che potremmo definire come il “sistema Switch” ha ancora diversi aspetti oscuri, come la nuova infrastruttura online a pagamento, l’eventuale arrivo di browser, applicazioni smart e di un tanto agognato sistema di trofei, dall’altra questi ultimi mesi hanno chiarito una volta per tutte la forte volontà nelle intenzioni di Nintendo di assemblare una sempre più ricca e variegata libreria di giochi disponibili.

Nintendo Switch partners

NON SI VIVE DI SOLA TECNICA

Fin da subito, nelle dirette dedicate alla console o nei semplici comunicati per la stampa, la dirigenza della grande N ha voluto mettere l’accento sul vasto numero di studi di sviluppo esterni attualmente impegnati a collaborare al fine di garantire l’arrivo dei più celebri giochi multipiattaforma su Switch. E se inizialmente una discreta fetta di sviluppatori era un po’ scettica circa l’effettiva presa che avrebbe avuto la console sul mercato, dopo qualche mese ci hanno pensato i primi dati di vendita software e hardware a smentirli senza appello.

Riprendendo l’interrogativo di partenza, chi si sarebbe mai aspettato di vedere realmente titoli come L.A. Noire, DOOM, Skyrim: Special Edition e lo stesso Dark Souls sulla console ibrida Nintendo? Il momento è storico non soltanto perché qualcuno ha scelto di investire per portare giochi AAA di questo calibro (non è certo la prima volta, basti pensare ai vari Assassin’s Creed o Call of Duty arrivati su Wii U, ndr) ma perché le versioni Switch di tali produzioni sono peculiari e possono sostituire completamente (o affiancarsi) a quelle in vendita per PS4, PC o Xbox One.

Pensiamo ad esempio a un gioco come FIFA 18 oppure il succitato Skyrim: nella pratica, che cosa troviamo tra le mani scegliendo la versione Switch? Ovviamente è indiscutibile il calo dal punto di vista tecnico, ma non è quello il campo in cui intende competere Nintendo, non lo è mai stato. Per rimpiazzare mancanze come Ultimate Team o Il Viaggio, la casa nipponica offre la possibilità di un’esperienza di gioco totale: quando, dove e con chi vuoi. Basta una sola console per poter disputare una partita a due giocatori nel caso di FIFA, oppure per potersi godere ovunque si desideri una porzione della celebre opera di Bethesda. E la singolarità di Switch è tutta qua: di sicuro c’è chi ignorerà questa versione di FIFA 18 perché appassionato di FUT o perché preferisce godersi al meglio i progressi tecnici del titolo EA, e chi invece la sceglierà in quanto predilige le partite in coop o le sfide tra amici. Oppure c’è chi acquisterà entrambe le versioni per gustarsi il videogioco appieno, approfittando di due esperienze di gioco diverse e complementari.

FIFA 18

VERSO IL FUTURO

Nintendo Switch è quindi riuscita a imporsi in pochi mesi come una vera e propria terza via, peculiare, che si sostituisce con vigore alle classiche esperienze di gioco proponendo un approccio di tutt’altro stampo. Certo, c’è ancora un po’ di strada da fare per evitare fastidiose problematiche come quelle avute col porting di RiME o per ottenere l’uscita in contemporanea e non in ritardo di alcuni giochi, uno fra tutti, Wolfenstein II: The New Colossus che farà il suo esordio diversi mesi dopo l’arrivo sulle altre piattaforme, ma assumere che l’avvento di Switch non abbia in alcun modo trasformato tutto ciò che concerne il lancio di un videogioco è semplicemente sbagliato. Non sussiste più infatti soltanto una competizione tecnica o relativa alle diverse infrastrutture online nella scelta della versione di un titolo ma bensì anche una più interessante e complessa differenziazione tra le esperienze di gioco offerte.

Il futuro davanti a noi appare sempre più promettente e ricco di sorprese, mai come in questo caso è difficile prevedere cosa ci riservi il futuro ma di una cosa siamo certi: con l’arrivo di Dark Souls su Nintendo Switch, il mondo non sarà più lo stesso.