Nintendo Switch

Aspettando Switch: non sbagliare, Nintendo!

La storia di Nintendo è costellata da grandi successi, ma anche molti errori che hanno attanagliato le console del suo passato. Vediamoli insieme, e cerchiamo di capire se anche Switch possa ricadere in questi passi falsi.

Nintendo è sempre stata molto onesta e pronta ad ammettere i propri errori, in dichiarazioni pubbliche e con interventi anche decisamente drastici, ma pieni di onore. I primi mesi di Nintendo 3DS, per esempio, furono abbastanza disastrosi: il prezzo troppo alto della console ha bloccato le vendite poco dopo l’iniziale entusiasmo per il lancio. Fu così accolta con gioia dal pubblico la decisione di abbassare il prezzo della console pochi mesi dopo, “premiando” chi la aveva acquistata a prezzo pieno con una valanga di giochi per Virtual Console (rimasti esclusivi per gli “Ambassador” per diverso tempo, tra l’altro), ma soprattutto fu particolarmente gradita dai fan e dai media in generale la notizia che il precedente presidente di Nintendo, il mai troppo compianto Satoru Iwata, avesse deciso di dimezzare il suo stipendio come “punizione” per le scelte sbagliate che aveva intrapreso.

Nintendo Switch

IL PREZZO

Il prezzo troppo elevato della console è uno scoglio su cui Nintendo ha continuato a schiantarsi anche con Wii U, nonostante l’errore commesso e riconosciuto solo qualche anno prima con 3DS. Al lancio di Wii U, venduta nella sua versione Premium a 349 euro con un gioco incluso, di certo Nintendo non poteva sapere che PlayStation 4, appena un anno dopo, sarebbe stata venduta a un prezzo sorprendentemente basso (399 euro), soprattutto se confrontato con gli oltre 500 euro di PlayStation 3 e della contemporanea Xbox One al lancio.

Wii U, improvvisamente, non è stata, come lo fu Wii, la console meno costosa sul mercato: con appena 50 euro in più era possibile acquistare la console Sony con una line-up generosissima, frutto dell’entusiasmo di publisher e sviluppatori.

Nintendo Wii U

Tutto ciò però non ha mai portato a un calo di prezzo di Wii U, anzi: Nintendo ha pensato di mantenere lo stesso prezzo per praticamente tutto il ciclo vitale della console (a meno di sconti improvvisati dai singoli rivenditori), e di intervenire invece su altro. Sono spuntati come funghi (troppi) bundle più o meno ricchi, più o meno casual, con praticamente qualsiasi titolo di punta Nintendo abbia lanciato in questi ultimi anni. Evidentemente questa strategia non ha funzionato, e anzi, non escludiamo che una simile prolificazione di bundle comprendenti console diverse (bianche, nere, con hard disk con capienza diversa e Telecomandi Wii inclusi e non) possa avere generato solo confusione nel potenziale consumatore, a fronte di un’offerta di Sony che è invece sempre stata molto pulita e semplice.

Inoltre, Switch ha un prezzo più basso di Wii U al lancio, ma decisamente più alto di quello di Nintendo 3DS. Se davvero Nintendo abbandonerà ufficialmente il mercato mobile fondendolo con il mercato casalingo in un’unica console, significa che l’azienda non sarà più presente sul mercato nella fascia di prezzo più bassa, ovvero quella normalmente più accessibile e occupata dalle console portatili, che per questo motivo ha portato Game Boy, Nintendo DS e 3DS a essere così estremamente popolari. I fan delle console portatili si getteranno su Switch o abbandoneranno definitivamente Nintendo?

Nintendo Switch

LA LINE-UP, IL PALINSESTO E LE THIRD PARTY

Un altro grande errore di Nintendo è stata la tragica gestione del calendario delle uscite: su Wii U, complice la apparente difficoltà dell’azienda di sviluppare in HD che ha portato al posticipo di molti titoli, e a causa dello scarso successo della console stessa fin dai primi mesi (che ha raggelato altri sviluppatori, come Ubisoft, costretta a posticipare Rayman e renderlo multipiattaforma anziché esclusiva Wii U), abbiamo vissuto mesi di assoluto e imbarazzante silenzio. Impensabile che una azienda storica del settore continui a commettere questi errori: il mercato deve essere continuamente rinnovato e sollecitato con nuovi giochi.

Quanto successo con la prima Wii è esemplare, in positivo: le uscite erano frequenti e Nintendo fin dall’inizio ha fatto uscire decine di titoli, anche di generi diversi (sia sul fronte casual, con Wii Sports, Wii Play, Wii Party, Just Dance; sia sul fronte hardcore, con Zelda: Twilight Princess, Excite Truck, Metroid Prime 3, giusto per citare solo il primo anno della console) per riuscire ad accontentare un mercato sempre più esigente. Di certo, Wii ha potuto beneficiare di tanti titoli inizialmente sviluppati su GameCube e poi dirottati facilmente sulla nuova console (un po’ come lo stesso Zelda, ma anche Super Paper Mario, ad esempio).

The Legend of Zelda: Twilight Princess HD

Con Switch, invece, la situazione è abbastanza desolante, per quanto non ancora completamente chiara: l’infografica pubblicata da Nintendo mostra appena cinque giochi al lancio che, nonostante la presenza del nuovo Zelda, non sono decisamente un grande numero. Ma anche i mesi successivi non sembrano essere più generosi: Nintendo stessa tornerà su Switch quasi due mesi dopo il lancio, a fine aprile, e con una remastered (Mario Kart 8 Deluxe); e a meno di altri annunci dei prossimi mesi, sembra che il prossimo grande pezzo grosso di Switch sarà Super Mario Odyssey, disponibile però dopo nove mesi dal lancio

I third party, dichiaratisi entusiasti di Switch, non hanno però risposto con una offerta interessante: ormai con i costi di sviluppo di un titolo non c’è più da scherzare, e nessuno, nemmeno Ubisoft è stato disposto a rischiare su Nintendo con esclusive come Zombi U, rivelatosi, purtroppo, uno dei più grandi flop della scorsa generazione.

Super Mario Odyssey

TUTTO E SUBITO

I tempi biblici di Nintendo stanno diventando insostenibili per il pubblico moderno, abituati ad avere ormai tutto e subito.

È ovvio che i grandi titoli abbiano bisogno di tempo per essere sviluppati, ma Nintendo non ha mai tamponato la grande attesa con materiale a “costo zero”. La Virtual Console di Wii U ad esempio ha visto cadenzare le uscite con un ritmo insostenibile, e tra l’altro di titoli contemporaneamente già disponibili sull’eShop di Wii accessibili attraverso Wii U stessa. Una lentezza che non ha alcun senso, visto che gli storici titoli Nintendo avrebbero potuto creare un interessante diversivo nell’attesa dei grandi titoli Wii U. E invece, solo dopo anni dall’uscita della console, abbiamo avuto la possibilità di scaricare una manciata di titoli Wii, e alla fine del ciclo di vita della console sono ancora molti i titoli Nintendo 64 non disponibili. Così come, inspiegabilmente, la generazione di GameCube è stata saltata a piè pari, forse per proporla come grande esclusiva Switch.

Nintendo Switch Virtual Console

Non solo: le remastered su Wii U praticamente non esistono. Nessuno avrebbe disdegnato i due Mario Galaxy in HD, e altre decine di titoli che avrebbero potuto subire un trattamento di rispolvero simile a quello di The Legend of Zelda: Twilight Princess e The Wind Waker. Nintendo stessa ha dichiarato che per mettere a punto l’edizione remastered di Wind Waker ha impiegato solo sei mesi: perché allora non puntare di più, come ha fatto PS4, su questo tipo di prodotti per riempire gli scandalosi vuoti del palinsesto Wii U e, contemporaneamente, raggranellare un po’ di soldi?

Speriamo che su Switch la Virtual Console sia più ricca e che comprenda da subito anche i titoli Wii, Wii U e GameCube (con anche il grande pregio di diventare finalmente portatili) e che, come Mario Kart 8, anche altri titoli vengano riproposti, magari a prezzo budget, in attesa delle grande uscite pianificate troppo distanti l’una dall’altra.

Mario Kart 8 Deluxe

ONLINE E APP

Infine, speriamo che Nintendo si dimostri capace di sfruttare la portabilità di Switch attraverso una serie di applicazioni utili. Su Wii U, abbiamo visto sparire “canali” come il meteo, le news, e l’oroscopo, presenti invece su Wii e che potrebbero tornare su Switch, vista la sua natura mobile. Inspiegabilmente, però, non c’è nemmeno una fotocamera, che poteva essere utile per le videochiamate, ma anche per usare Switch come fotocamera quando giochiamo all’aperto. Vista l’apertura di Nintendo al mercato delle app, potrebbe essere interessante scaricare su Switch i software sviluppati da Nintendo stessa per iPhone o sistemi Android.

Sui contenuti aggiuntivi e sul sistema operativo di Switch, l’azienda giapponese non ha detto praticamente nulla: viene da pensare che siano ancora in alto mare, come accaduto su Wii U, uscito sul mercato con un OS lentissimo e senza particolari guizzi (Miiverse a parte, ma anch’esso particolarmente castrato all’inizio). L’introduzione di un servizio Parental Control sorprendentemente ricco con annessa app per Android e iOS in questo senso lascia ben sperare.

Insomma, Nintendo, non ci deludere! I passi falsi li hai già compiuti tutti in passato: speriamo che siano serviti a qualcosa!