5 cose che vorremmo dal Nintendo Classic Mini: SNES

Nintendo Classic Mini: SNES

Nintendo Classic Mini: SNES

Il successo del Nintendo Classic Mini: NES è stato decisamente superiore alle aspettative di Nintendo stessa: scorte esaurite poche ore dopo il lancio e situazioni fuori controllo su eBay, dove la console per molte settimane è stata introvabile e ha raggiunto prezzi totalmente folli.

I segreti di questo clamoroso successo sono tanti: il fattore nostalgico, enfatizzato da una line-up ricca di grandi classici del passato che in tanti hanno avuto modo di approcciare e amare negli anni ’80; la “miniaturizzazione” e la piacevole estetica dell’oggetto; poi il prezzo, decisamente accessibile, che ha reso la mini console Nintendo uno tra i perfetti regali di Natale.

La favorevole accoglienza del NES Classic Mini e le recenti indiscrezioni che indicherebbero la registrazione di un nuovo marchio da parte di Nintendo legato a un pad con la forma iconica del controller del Super Nintendo non fanno che portarci a pensare che un Nintendo Classic Mini: SNES possa essere ormai alle porte. Ecco perché ci siamo messi a fantasticare sulle sue caratteristiche e abbiamo elencato tutto ciò che ci aspettiamo dalla nuova, ipotetica e probabilissima minuscola Super console di Nintendo.

Un pad con cavo più lungo e comandi a distanza

Uno dei problemi principali del NES Mini è certamente la ridottissima lunghezza del cavo che collega il pad alla console: insufficiente se si sta giocando su una TV di elevate dimensioni, e sicuramente anacronistica oggi, ormai abituati a non avere più cavi da diversi anni.

La fedeltà alla console originale e una riduzione dei costi di produzione potrebbe nuovamente indurre Nintendo a scegliere un cavo per l’ipotetico SNES Mini, anziché una connessione wireless: speriamo che questa volta, però, il cavo sia più lungo.

Sempre per estrema fedeltà al controller originale, Nintendo non ha voluto aggiungere alcun pulsante a quelli già presenti sul pad dell’originale NES degli anni ’80. Questo purtroppo ha comportato che per attivare ogni funzione extra (cambio giochi, salvataggio dei progressi o caricamento della partita precedente) bisogna necessariamente intervenire sulla console, premendo il pulsante Reset per tornare al menu principale.

Vista la lunghezza limitata del cavo, la console è quasi sempre a portata di mano, ma raggiungere il tasto Reset sulla console stessa non è certamente una procedura comoda o intuitiva. Senza alcuna aggiunta sul fronte del pad del mini SNES, che deteriorerebbe la fedeltà assoluta a quello originale, Nintendo potrebbe aggiungere qualche pulsante nascosto sul retro del controller, o attivare il menu attraverso specifiche combinazioni di tasti (anche se basterebbe un semplice tastino Home, posizionato al centro del pad, a risolvere tutti i problemi!).

Catalogo in continuo aggiornamento (mini cartucce?)

Un altro punto su cui la rete ha dibattuto molto al lancio di Nintendo Classic Mini: NES è di certo l’impossibilità di espandere la già nutrita line-up (limitata però a soli 30 titoli) attraverso il download di nuovi giochi da eShop. A favore della scelta di Nintendo ci sono sicuramente costi più contenuti dovuti alla mancanza di infrastrutture necessarie per l’accesso online della console, oltre al fatto di offrire un nutrito pacchetto completo fin da subito, facile da usare, senza costi aggiuntivi. Il consumatore finale potrebbe avere la possibilità di espandere la line-up o essere invece sopraffatto dall’abbondante disponibilità immediata di trenta titoli immediatamente.

Per questo, oltre alla possibilità di scaricare nuovi titoli anche dopo il lancio (come accade su Wii U e 3DS grazie al servizio Virtual Console), Nintendo potrebbe scegliere altre strade. Ad esempio, un modello sulla falsariga di Netflix: un catalogo capace di aggiornarsi continuamente a poco a poco, con sottoscrizione già inclusa nel prezzo d’acquisto della console. In questo modo potremmo contare su una serie di giochi immediatamente disponibili da spolpare per bene, e poi periodicamente (ogni settimana? Ogni mese?) nuovi giochi da provare, su cui Nintendo potrebbe anche permettersi il lusso di lavorare con un po’ più di calma, in base alle richieste dei consumatori. È il modello utilizzato anche da uno dei più recenti capitoli della serie Professor Layton, per il quale ogni giorno era possibile scaricare un nuovo enigma gratuitamente. È difficile che un’azienda conservatrice come Nintendo possa optare effettivamente per un sistema del genere, anche perché c’è il rischio di esordire con una line-up monca che potrebbe spingere qualcuno a ritardare l’acquisto in attesa dell’uscita del proprio gioco preferito.

Un altro modo per espandere la piccola console potrebbe essere l’utilizzo di… mini cartucce. Esatto! Acquistabili singolarmente e contenenti un classico del passato, queste potrebbero essere riproduzioni fedeli delle cartucce SNES, da inserire nello slot della riproduzione in miniatura. Un’operazione del genere, vale la pena ricordarlo, venne già adottata qualche anno fa per Game Boy Advance: per celebrare il compleanno di NES, vennero vendute delle cartucce per la console portatile di Nintendo che riproponevano, almeno in Giappone, le confezioni originali dei titoli riprodotti.

Entrambe le soluzioni potrebbero aumentare esponenzialmente il ciclo di vita del piccolo SNES, mentre le mini cartucce potrebbero addirittura dare alla luce un collezionismo sfrenato dei più accaniti fan della Grande N.

Deluxe Edition piene di chicche!

L’aspetto più “feticista” del mini NES è la console stessa: una precisa miniaturizzazione della versione originale. Dal punto di vista collezionistico, però, l’offerta lascia alquanto a desiderare: Nintendo poteva decisamente essere più generosa nella riproposizione dei materiali promozionali originali dell’epoca, o almeno nel fornire curiosità e qualche informazione storica in più sulla console. A pesare sugli esigenti collezionisti, in particolare, è stata anche l’assenza dei manuali di istruzioni, disponibili esclusivamente online.

Immaginiamo che la ragione sia, come al solito, la volontà di mantenere un prezzo accessibile… ma ci chiediamo, vista la forte componente nostalgica e il forte interesse che gli appassionati di videogiochi hanno per questo tipo di prodotti, se per un ipotetico Nintendo Classic Mini: SNES la casa di Kyoto possa pensare a un’edizione limitata o Deluxe Edition che contenga qualche booklet extra legato alla storia della console, dei giochi contenuti al suo interno e i tanto agognati manuali di istruzioni cartacei. Certo, tutto ciò comporterebbe un prezzo molto più alto rispetto all’edizione standard, ma di sicuro attirerebbe una fetta d’utenza realmente interessata a questo tipo di offerta.

Più modalità di visualizzazione

Il Classic Mini NES ha diverse opzioni di visualizzazione: una ripropone la proporzione originale, un’altra adatta l’immagine al formato 4:3 (sempre con bande nere ai lati dello schermo) e infine un’ultima propone una (troppo marcata, a dire la verità) simulazione di uno schermo a tubo catodico, caratterizzata dalla presenza di un disturbo nelle linee orizzontali e colori un po’ sbiaditi. All’atto pratico, quest’ultima modalità è decisamente più sfiziosa che funzionale, mentre le prime due possono contare su una risoluzione più alta rispetto alle edizioni originali dei giochi e su una pulizia generale che mai abbiamo avuto in passato, nemmeno su Virtual Console di Wii U.

Sempre mantenendo la possibilità di avere visualizzazioni fedeli alle originali (anche se a risoluzioni più alte), sarebbe interessante se Nintendo mettesse a disposizione per la prossima mini console anche qualche opzione in più. La Virtual Console di Wii U offre una modalità di visualizzazione per l’emulazione dei titoli per Game Boy Advance che addolcisce la spigolosità dei pixel per renderli molto più morbidi e visivamente meno impattanti. Ci sono altre mille modalità più o meno utili o semplicemente divertenti che Nintendo potrebbe implementare per deliziare il pubblico alla ricerca della visualizzazione preferita: speriamo che l’azienda giapponese si prodighi più di quanto abbia fatto oggi con NES Mini.

Ovviamente, i giochi!

L’altra grande incognita e motivo di grande aspettativa saranno i giochi su cui cadrà la scelta di Nintendo, che immaginiamo non potrà mai accontentare tutti i fan, vista l’assoluta qualità e quantità della line-up del Super Nintendo. Di certo ci aspettiamo la presenza di The Legend of Zelda: A Link to the PastSuper Mario KartDonkey Kong CountrySuper MetroidSuper Mario World, tra i titoli più rappresentativi della storia della seconda console Nintendo.

Ma qui lasciamo la parola a voi. Quali giochi vorrete assolutamente inserire all’interno del futuro, ipotetico ma probabilissimo Nintendo Classic Mini: SNES? E quali altre aspettative avete per il nuovo piccolo gadget in serbo dalla casa nipponica? Aspettiamo le vostre idee tra i commenti o sulla nostra pagina Facebook!

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