Nintendo Classic Mini: SNES

5 cose che vorremmo dal Nintendo Classic Mini: SNES

Nintendo Classic Mini: SNES

Catalogo in continuo aggiornamento (mini cartucce?)

Un altro punto su cui la rete ha dibattuto molto al lancio di Nintendo Classic Mini: NES è di certo l’impossibilità di espandere la già nutrita line-up (limitata però a soli 30 titoli) attraverso il download di nuovi giochi da eShop. A favore della scelta di Nintendo ci sono sicuramente costi più contenuti dovuti alla mancanza di infrastrutture necessarie per l’accesso online della console, oltre al fatto di offrire un nutrito pacchetto completo fin da subito, facile da usare, senza costi aggiuntivi. Il consumatore finale potrebbe avere la possibilità di espandere la line-up o essere invece sopraffatto dall’abbondante disponibilità immediata di trenta titoli immediatamente.

Per questo, oltre alla possibilità di scaricare nuovi titoli anche dopo il lancio (come accade su Wii U e 3DS grazie al servizio Virtual Console), Nintendo potrebbe scegliere altre strade. Ad esempio, un modello sulla falsariga di Netflix: un catalogo capace di aggiornarsi continuamente a poco a poco, con sottoscrizione già inclusa nel prezzo d’acquisto della console. In questo modo potremmo contare su una serie di giochi immediatamente disponibili da spolpare per bene, e poi periodicamente (ogni settimana? Ogni mese?) nuovi giochi da provare, su cui Nintendo potrebbe anche permettersi il lusso di lavorare con un po’ più di calma, in base alle richieste dei consumatori. È il modello utilizzato anche da uno dei più recenti capitoli della serie Professor Layton, per il quale ogni giorno era possibile scaricare un nuovo enigma gratuitamente. È difficile che un’azienda conservatrice come Nintendo possa optare effettivamente per un sistema del genere, anche perché c’è il rischio di esordire con una line-up monca che potrebbe spingere qualcuno a ritardare l’acquisto in attesa dell’uscita del proprio gioco preferito.

Nintendo Classic Mini: SNES

Un altro modo per espandere la piccola console potrebbe essere l’utilizzo di… mini cartucce. Esatto! Acquistabili singolarmente e contenenti un classico del passato, queste potrebbero essere riproduzioni fedeli delle cartucce SNES, da inserire nello slot della riproduzione in miniatura. Un’operazione del genere, vale la pena ricordarlo, venne già adottata qualche anno fa per Game Boy Advance: per celebrare il compleanno di NES, vennero vendute delle cartucce per la console portatile di Nintendo che riproponevano, almeno in Giappone, le confezioni originali dei titoli riprodotti.

Entrambe le soluzioni potrebbero aumentare esponenzialmente il ciclo di vita del piccolo SNES, mentre le mini cartucce potrebbero addirittura dare alla luce un collezionismo sfrenato dei più accaniti fan della Grande N.