Non si può certo dire che la versione originale di Xbox One abbia ricevuto inneggi al design, o per chissà quali miracoli ingegneristici. La console di Microsoft ha da subito mostrato il fianco rispetto alla rivale PS4 in quanto a volumi, estetica e anche praticità, visto l’ingombrante alimentatore che, come da tradizione, è rigorosamente esterno. Scelte di progettazione a dir la verità non fini a sé stesse, dato che hanno garantito all’ammiraglia Microsoft una certa silenziosità scongiurando sin dal principio lo spauracchio del famigerato Red Ring of Death, che senza mezzi termini aveva messo sulle gambe la prima generazione di Xbox 360 a causa di un errato sistema di dissipazione.
Durante lo scorso E3 di Los Angeles, a meno di tre anni dal debutto di Xbox One, Microsoft ha annunciato ufficialmente Xbox One S, revisione pressoché totale della console per una lunga serie di motivi, tra cui alcuni molto interessanti. Scopriamoli insieme.
CE L’HO PIÙ PICCOLA
Tanto per cominciare le dimensioni: lo chassis della neonata Xbox One S è stato ridotto rispetto all’edizione standard di circa il 40%, e risulta più piccola persino di PS4, per la quale al momento non è ancora prevista alcuna edizione slim (tralasciando il progetto Neo, di cui si sa ancora troppo poco).
La riduzione di spazio non ha ostacolato, finalmente, l’inserimento del controverso alimentatore all’interno della console, che quindi comporta un ulteriore risparmio dimensionale rispetto alla classica Xbox One. A livello puramente estetico, il lavoro fatto da Microsoft è lodevole: le linee sono rimaste più o meno simili ma con una passata di eleganza, suffragata dal colore bianco scelto con tutta probabilità per richiamare la forza mediatica dell’indimenticata Xbox 360.
Il bianco, peraltro, è anche l’unico colore disponibile per questa prima release in edizione limitata, disponibile sul mercato europeo il 2 agosto nella sola versione con disco rigido da 2TB, in vendita al prezzo di 399 euro. Un target di lancio sicuramente alto, ma che comprende all’interno della confezione, oltre alla console e al cablaggio, lo stand per posizionare la console in verticale. Ricordiamo che la vecchia Xbox One non poteva essere assolutamente posizionata in verticale su consiglio della stessa Microsoft, evidentemente per problemi legati alla sua architettura interna.
UN CUORE CHE BATTE FORTE
Xbox One S non è semplicemente una edizione slim, come accaduto varie volte in passato nelle numerose revisioni create dalle case madri. Questa volta, Phil Spencer e il suo team di ingegneri hanno optato per l’introduzione di diverse migliorie oltre all’opera di riduzione delle dimensioni, fra cui alcune importanti aggiunte a livello hardware.
Per prima cosa, inevitabilmente la piccola Xbox One S strizza l’occhio al supporto Ultra HD 4K, formato che piano piano si sta facendo spazio sul mercato e che probabilmente sarà il futuro anche in ambito videoludico, come dimostrato dall’annuncio di Project Scorpio (futura evoluzione dalla concezione modulare di Xbox One, votata al gaming in 4K) da parte della stessa Microsoft. Xbox One S è dotata di un lettore Blu-ray compatibile con i video 4K, ed è quindi perfettamente in grado di riprodurre i film alla massima risoluzione di 3840×2160 pixel, a patto ovviamente di essere in possesso di un televisore che supporta Ultra HD in maniera nativa e il supporto Blu-ray esplicitamente in 4K.
Sul versante giochi, Xbox One S è programmata per garantire la riproduzione di tutto il parco titoli attuale e futuro in 4K: attenzione, però, perché ciò non vuol dire che i giochi Xbox One gireranno nativamente alla risoluzione di 3840×2160, bensì sfrutteranno il consueto processo di upscaling del segnale per convertire un’immagine di partenza in Full HD 1080p (tranne per le eccezioni a 720p e 900p, che avranno un upscale maggiore) ai fatidici 4K.
Nel caso in cui il vostro televisore Ultra HD supporti la tecnologia HDR (High Dynamic Range), i giochi su Xbox One S potranno sfruttare anche questa ulteriore caratteristica, che garantirà colori e immagini ancora più vivide e realistiche. Proprio per centrare quest’ultimo obiettivo, Microsoft è stata però obbligata a un leggero potenziamento delle specifiche tecniche della precedente Xbox One: infatti la versione S dispone sì delle stesse CPU e GPU della sorella maggiore, ma con un leggero overclock, una piccola spinta prestazionale che stando alle prime analisi dovrebbe portare a un incremento della potenza complessiva da 1.3 a 1.4 TeraFLOPs.
I test effettuati hanno evidenziato, anche sui titoli già presenti sul mercato, un leggero miglioramento in termini di prestazioni e frame-rate, che a seconda del gioco possono passare da 4/5 ad anche 8/9 fotogrammi in più, sopratutto nelle situazioni di maggiore stress. Sebbene Microsoft avesse smentito questo aspetto subito dopo la presentazione ufficiale di Xbox One S, The Coalition si era invece esposta maggiormente, dichiarando che la potenza superiore di Xbox One S sarebbe stata sfruttata per ottenere una maggiore stabilità in aspetti nevralgici come il frame rate e la risoluzione dinamica nel loro prossimo titolo, ossia l’attesissimo Gears of War 4, in uscita il prossimo ottobre. Allo stato attuale, pare che la software house canadese avesse pienamente ragione.
IL SILEZIO È D’ORO
Come dicevamo, Xbox One è sempre stata apprezzata per la sua silenziosità, a differenza della rivale PS4, decisamente rumorosa anche nell’ultima revisione. Xbox One S continua il trend dimostrandosi estremamente silenziosa in tutte le situazioni: che si tratti di installazioni, download oppure dell’utilizzo di diversi giochi, anche dopo aver utilizzato la console per molte ore, il risultato è sempre lo stesso. Il logo Xbox è illuminato, ma basta chiudere gli occhi per un attimo per accorgersi che la console è talmente silenziosa da sembrare spenta. Un risultato straordinario, soprattutto alla luce del fatto che l’alimentatore è ora integrato nella struttura, e che il nuovo chassis è quasi dimezzato rispetto al primo, ingombrante modello.
Un occhio particolare è stato dato anche ai consumi, decisamente ridotti sia durante l’utilizzo dei giochi, sia durante la riproduzione di film in Blu-ray e in streaming: si parla di circa il 30% in meno rispetto ai consumi medi del primo modello di Xbox One.
CONTROLLER SÌ, KINECT NO
Anche il controller disponibile nella confezione di Xbox One S ha subito alcune modifiche, e il feeling risulta piuttosto migliorato in particolare per il rilievo aggiunto sull’impugnatura, che ne migliora sensibilmente l’ergonomia, e la potenziata connettività Bluetooth, che ne permette l’utilizzo su PC e tablet con sistema operativo Windows 10 senza necessità di acquistare un dongle a parte: basta la connettività Bluetooth, e il gioco è fatto.
Piccola nota anche per l’hard disk SATA III da 2 TB, che risulta decisamente più veloce di quello standard presente nella versione classica e dunque permette una migliore (e più celere) gestione dei contenuti. Parlando di connettività, è rimasta invariata la possibilità di inserire fonti video esterne tramite la porta HDMI-IN, mentre è stata completamente rimossa la porta USB (con connettore proprietario) che permetteva di collegare Kinect, con la possibilità di richiedere gratuitamente alla divisione italiana di Microsoft un accessorio che permette di collegare la telecamera anche a Xbox one S, sacrificando però uno dei tre ingressi USB 3.0. Infine, la porta USB posta sul lato dell’originale Xbox One è stata prontamente spostata nella più comoda posizione frontale, insieme al tasto che permette la sincronizzazione dei controller wireless. Da segnalare quello che, a nostro avviso, è un vero passo indietro rispetto alla versione originale: il cambiamento dei tasti per l’accensione ed espulsione del disco. Xbox One presentava dei più moderni tasti a sfioramento, mentre Xbox One S invece è caratterizzata dai classici pulsanti fisici a pressione, più soggetti a malfunzionamenti e usura. La scelta potrebbe essere stata dettata dalle continue accensioni involontarie da parte degli utenti (d’altronde, a chi non è mai successo), ma probabilmente sarebbe bastato gestire via software la durata dello sfioramento per prevenire il problema.
Il tutto è supportato da un nuovo sistema operativo, lanciato nei giorni scorsi anche per i possessori della prima Xbox One, che introduce novità del calibro di Cortana, una nuova schermata di gestione per giochi e applicazioni, la possibilità di ascoltare musica in background e di impostare lingue differenti per giochi, Xbox Games Store e interfaccia. Parleremo in modo più approfondito del nuovo sistema operativo con un articolo dedicato.
Xbox One S insomma ci ha pienamente convinto: si tratta di una revisione che migliora praticamente ogni aspetto della precedente Xbox One tanto da dare l’idea di essere la vera succeditrice di Xbox 360. Senza dubbio si tratta di un acquisto obbligato per chiunque volesse passare alla console di Microsoft in questo momento. Il prezzo di lancio, fissato a ben 399 euro, potrebbe effettivamente risultare un po’ elevato nonostante l’hard-disk da 2TB, ma vale la pena ricordare che tra la fine di agosto e i primi di settembre verranno lanciate sul mercato anche le versioni da 500GB e 1TB, che potranno vantare un costo sensibilmente minore (rispettivamente di 299 e 349 euro).