Overwatch - Competitive Play

Overwatch – Prime impressioni sulla modalità Competitiva

All’una di notte di martedì 28 giugno, tutti i giocatori di Overwatch su PC connessi ai server di Battle.net hanno ricevuto un piacevole avviso sulla loro schermata principale: “una nuova patch è disponibile per il download“. Si trattava, ovviamente, del rilascio della modalità Competitiva per lo sparatutto di Blizzard che abbiamo immediatamente provato. Se non avete la minima idea di cosa stiamo parlando, allora è quasi obbligatorio un approfondimento leggendo la nostra guida al funzionamento della modalità Competitiva di Overwatch.

Overwatch

COME CAMBIA IL MULTIPLAYER

I primi 10 match, necessari per farvi assegnare dal sistema di matchmaking l’indice di valutazione iniziale, sono stati forse la cosa più difficile. Vuoi per il fatto che molti utenti non conoscevano ancora correttamente le modalità di gioco, vuoi perché al momento dell’uscita il sistema di bilanciamento ha avuto qualche mancamento, vuoi perché è così che Blizzard ha deciso che doveva essere, sta di fatto che le prime partite sono state, per certi versi, le più frustranti. Giocatori pronti ad abbandonare lo scontro (nonostante le penalità previste), squadre assolutamente non bilanciate, mancanza di coordinamento tra giocatori, eroi scelti a caso solo perché “questo è il mio main e io voglio usarlo qui e ora”, e via di questo passo. Per fortuna, una volta superato lo scoglio iniziale, le cose sono sensibilmente cambiate.

Entrati nel vivo delle partite classificate, è stato particolarmente piacevole scoprire che ancora una volta Overwatch si è dimostrato un ottimo sparatutto, riuscendo a offrire una modalità competitiva di tutto rispetto nonostante le pochissime mappe disponibili al momento in cui scriviamo. Una volta assegnati i livelli e ottenuto un posizionamento nella leaderboard, infatti, i giocatori hanno iniziato a coordinarsi e aiutarsi anche nella semplice scelta degli eroi, cercando di bilanciare ed equilibrare la squadra al massimo, ma quello che più ci ha colpito è stata proprio la modalità di gioco stessa.

Le partite, ora, durano molto più del doppio, in quanto una partita competitiva racchiude in sé, come minimo, almeno due partite rapide. Il buon bilanciamento delle squadre, inoltre, dilata di molto i tempi di gioco perché non vi è più una netta superiorità di un team rispetto all’altro e spesso gli “overtime” non si esauriscono più in pochi secondi. L’importanza di non perdere neanche un checkpoint, inoltre, spinge i giocatori a difendere ogni singolo metro di terreno, spesso andando a pressare gli attaccanti stessi, cercando di tenerli il più lontano possibile dal carico o dal punto di controllo.

Overwatch - Zenyatta

L’IMPORTANZA DI UN TEAM EQUILIBRATO

Anche la composizione delle squadre è completamente diversa. Mentre prima era quasi impossibile trovare un tank o un healer (Lucio a parte), ora quasi tutti giocano con almeno Mercy e un tank, spesso anche due, aumentando esponenzialmente il grado di difficoltà (potendo curare di più, Mercy è anche in grado di resuscitare più frequentemente, con ovvie conseguenze). Altra piacevole differenza è che proprio il desiderio di non perdere (ed evitare di scendere di livello) spinge molti giocatori a mettere da parte il proprio eroe preferito, per scegliere il counter-hero migliore per una determinata situazione, con conseguenti cambi durante le partite a seconda dell’evolversi della situazione: raramente, infatti, una partita in modalità Competitiva finisce con gli eroi scelti inizialmente.

C’è decisamente molta più partecipazione nella chat di squadra. Sono finiti gli attacchi improbabili, in cui il team in difesa si vedeva arrivare un attaccante alla volta: ora si è quasi sempre 6 contro 6 e le abilità speciali vengono quasi sempre utilizzate con un minimo di ratio, in sinergia con quelle abilità degli altri eroi. Insomma, gli scontri sono diventati molto più lunghi, equilibrati ed impegnativi, e un singolo errore può costare la vita a voi e a tutto il resto del vostro team. Diciamocela tutta: l’esperienza di gioco è diventata ancora più frenetica di prima! Chiaramente, è da sottolineare che la modalità Competitiva renda al meglio se giocata con una squadra affiatata, in cui c’è la possibilità di comunicare costantemente, ma anche con membri del team random, le impressioni sono positive.

Una delle note negative riscontrate è la durata delle partite di Controllo, in cui si finisce quasi sempre per giocare quattro o cinque scontri sui cinque massimi previsti, rendendo forse un po’ troppo lunga una singola partita Competitiva di Overwatch. Inoltre, alcuni personaggi sembrano essere non particolarmente adatti a uno stile di gioco più competitivo, serio e ragionato, ed eroi come Zenyatta, nonostante l’ottimo potenziale, vengono praticamente ignorati bellamente da buona parte dei giocatori, che gli preferiscono qualsiasi altri personaggio da supporto (Mercy in primis). Ah, dimenticavo… un altro grande vantaggio è che, finalmente, ci sono delle partite giocate (e vi assicuro, anche vinte) senza Hanzo tra gli attaccanti. Era ora.

Non mancheremo di aggiornarvi sull’andamento della prima stagione competitiva di Overwatch nelle prossime settimane. Restate sintonizzati!