E3 2016: L’evento di Nintendo

Correva l’anno 2004, GameCube era nel pieno della maturità e Nintendo, reduce da una fiera non proprio esaltante l’anno precedente, si presentava pronta a stravolgere l’allora Kodak Theatre con una conferenza che si sarebbe rivelata memorabile. Fu l’anno di Reginald Fils-Aime, che fece il proprio debutto in società presentando robetta del calibro di Metroid Prime 2: Echoes e Resident Evil 4, per poi mostrare al mondo un certo Nintendo DS, a oggi la console portatile di maggior successo nella storia della Grande N. Wii (allora chiamato ancora con il nome in codice Revolution) era ancora solo un’idea poco più che abbozzata e la casa di Kyoto pensava a sbalordire il pubblico dell’E3 con ben altri fuochi d’artificio. L’ultimo annuncio è quello delle grandi occasioni: desolate praterie al tramonto, Link a cavallo di Epona in grafica realistica come non si vedeva dai tempi del Nintendo 64. Un trailer epico, il pubblico in delirio e Shigeru Miyamoto che fa il proprio ingresso sul palco brandendo Master Sword e Hylian Shield. Standing ovation.

Sono passati ormai dodici anni da quel memorabile evento, da quando Reggie “prendeva a calci qualche culo e sparava un po’ di nomi“, e i tempi sono cambiati. Nintendo, per il quarto anno consecutivo, non terrà la classica conferenza e stavolta non si affiderà nemmeno ai suoi celebri eventi Direct, introdotti dal compianto Satoru Iwata, bensì a due eventi in diretta arroccata nel proprio stand, il Nintendo Treehouse. Eppure la situazione è per certi versi simile ad allora, con Nintendo che si ritrova in una spirale ridondante: la propria console casalinga, nonostante le buone qualità, che stenta a ritagliarsi una fetta consistente di mercato, lo spettro di un successore che avanza e la controparte portatile prossima alla fine del proprio comunque soddisfacente ciclo. Nintendo cerca quindi di fare il bis e, come in una roulette alternativa, punta tutto sul verde.

IL PROTAGONISTA

Già dallo scorso aprile, la casa di Kyoto aveva annunciato che all’E3 di quest’anno avrebbe portato un unico titolo giocabile: l’ultimo capitolo di The Legend of Zelda. Lo stesso capitolo che, dopo aver fatto capolino per brevi istanti all’edizione del 2014, è scomparso dai radar solo per mostrarsi successivamente in una fase ancora acerba, fatta di esplorazioni a cavallo in ambienti piuttosto dispersivi, per quanto ben definiti. Da allora è stato un susseguirsi di voci e di rinvii, fino al recente annuncio di una data di lancio ufficiale, quel marzo 2017 che dovrebbe coincidere con l’uscita di NX, nome in codice della prossima piattaforma Nintendo su cui la compagnia si ostina a mantenere il più stretto riserbo. Il paragone con Twilight Princess è presto fatto: titolo cross-generation e uscita contemporanea su Wii U e NX. Nintendo punta tutto sul suo cavallo migliore, il titolo dedicato ai videogiocatori più appassionati e che manca l’appuntamento con le home console dal 2011. Poco, pochissimo è sinora trapelato: sappiamo che il titolo adotterà ancora una volta la splendida tecnica del toon shading, introdotta per la prima volta nella serie con The Wind Waker nel 2002, probabilmente offrirà un mondo di gioco molto vasto e per questo verrà data parecchia importanza agli spostamenti a cavallo.

Inoltre, il Link che ha fatto capolino nelle immagini e negli artwork diffusi sinora sembra più un arciere che un cavaliere, mentre la tunica, tipicamente verde, ora è blu (colore tipico delle vesti degli Hylian) e presenta dei nuovi e misteriosi simboli. Gli appassionati più fantasiosi hanno addirittura messo in dubbio che l’eroe mostrato sia davvero Link, ipotizzando l’introduzione nella serie principale di una protagonista femminile (qualcuno ha detto Linkle, da Hyrule Warriors Legends?). A sedare gli animi ci ha pensato tuttavia Nintendo stessa, che ha più volte confermato la presenza dello storico protagonista nei trailer originali, inoltre le immagini che scorrono nel sito dedicato all’E3 non lasciano alcun margine di interpretazione.

 

COSA VEDREMO

Il fatto che il nuovo capitolo della saga di Zelda sia di fatto l’unico titolo Nintendo giocabile durante la fiera, non significa per forza che sia anche l’unico a godere di un’adeguata presentazione. Finora è certo che, nel corso dei suddetti Treehouse Live, verranno presentati Pokémon Sole e Luna, la nuova accoppiata di titoli per 3DS che faranno bella mostra di sé con un succoso gameplay video nella nuova regione di Alola, e che dovrebbero completare il carosello del 14 giugno. Il giorno seguente inizierà invece con una sessione di domande e risposte con gli sviluppatori di Pokémon GO, atteso titolo mobile che dovrebbe portare il mondo dei mostriciattoli Game Freak direttamente nei nostri smartphone e si prospetta potenzialmente coinvolgente a livelli senza precedenti, grazie all’utilizzo della Realtà Aumentata. L’uscita del gioco è prevista entro la fine dell’anno su iOS e Android, per cui è lecito aspettarsi qualche informazione più concreta nel corso dell’evento.

Toccherà poi di nuovo al 3DS fare da protagonista grazie agli approfondimenti su Monster Hunter Generations (che dopo l’enorme successo riscosso in Giappone si appresta ad approdare finalmente in Europa) e su Dragon Quest VII: Fragments of the Forgotten Past, remake del celebre capitolo per PlayStation, già pubblicato in Giappone nel 2013 e di cui ancora non è nota l’uscita europea. Per quanto riguarda Wii U sembra che al momento dovremo accontentarci della sola presentazione di Tokyo Mirage Sessions #FE, gioco di ruolo atipico in cui si fondono personaggi provenienti dagli universi degli acclamati Shin Megami Tensei e Fire Emblem.

COSA POTREMMO VEDERE

Nonostante l’indubbiamente scarna line-up ufficiale, è lecito aspettarsi qualche sorpresa da Nintendo, o quantomeno la presentazione di qualche altro titolo da parte di terze parti, soprattutto per 3DS, che nonostante l’approssimarsi di NX gode tuttora di ottima salute. Sembra poco plausibile non avere un assaggio di Dragon Quest XI, in via di sviluppo per PS4 e 3DS (e, secondo alcune voci di corridoio, anche per NX) e previsto entro la fine del trentesimo anniversario della serie, che si concluderà il prossimo anno, a maggio. Metroid Prime: Federation Force, pur con la coda di polemiche che si porta dietro sin dalla sua presentazione, uscirà sugli scaffali il prossimo luglio, e Nintendo potrebbe voler cercare di far cambiare idea al grande pubblico sullo spin-off per 3DS.

Inoltre, tra i titoli annunciati durante l’anno, Paper Mario: Color Splash è rimasto lontano dai riflettori per diverso tempo e Nintendo potrebbe decidere di approfittare della fiera per riportare l’attenzione su uno degli ultimi titoli previsti per Wii U. Anche con queste aggiunte, le cartucce a disposizione della casa di Kyoto sono, per quanto promettenti, decisamente poche. Se l’obiettivo della compagnia giapponese è quello di puntare più sulla qualità che sulla quantità, significa che il nuovo Zelda per Wii U si prospetta come qualcosa di assolutamente sbalorditivo, fenomenale, capace da solo di dare una scossa all’E3 della software house, che altrimenti rischia di superare, in negativo, lo scialbo Direct dell’anno scorso.

COSA VORREMMO VEDERE

Come ogni anno, c’è chi sogna nuove iterazioni delle proprietà intellettuali più amate, e spesso meno sfruttate, della compagnia nipponica. Le domande non mancano: che fine ha fatto Retro Studios? E Shadow of the Eternals, il successore spirituale del tanto amato Eternal Darkness per GameCube, è veramente ancora vivo? Vedremo mai Mother 3 in occidente? A quando un nuovo Metroid? E le buone prestazioni di Fast Racing Neo non sono bastate a dare la spinta a Nintendo per sviluppare un nuovo F-Zero? C’è addirittura chi ha creato un topic satirico su Reddit nel quale poter esprimere in anticipo la propria delusione per gli eventi Treehouse Live. Molti avrebbero voluto sapere di più sulle specifiche di Nintendo NX, altri si sarebbero accontentati di qualche nome.

Noi abbiamo deciso di non riportare la marea di voci di corridoio, spesso contraddittori, scatenata dai cosiddetti “insider” nei mesi scorsi, forse per non creare false aspettative, forse perché Nintendo stessa non ha ancora un’idea precisa di quel che sarà, forse perché invece Nintendo ha un piano ben preciso e in fin dei conti il nuovo The Legend of Zelda avrà così tanto da offrire da risultare più che sufficiente a frenare da solo la nostra curiosità. Noi ci auguriamo che sia così, perché Nintendo ha bisogno del sostegno della propria fan base, e perché lo zoccolo duro degli appassionati ha bisogno della fantasia di Nintendo.