Destiny 2: Ombre dal Profondo

Il futuro di Destiny 2: intervista a Scott Taylor e Orvar Halldorsson di Bungie

Alla Gamescom 2019 di Colonia abbiamo scambiato quattro chiacchiere con alcuni membri di spicco della software house.

Ciao! Sei un giocatore di Destiny?“, mi chiede Scott Taylor, producer di Bungie, non appena attraverso la porta che mi conduce di fronte al team per l’intervista dedicata a Destiny 2 e alla prossima espansione Ombre dal Profondo alla Gamescom di Colonia. ““, rispondo io, “ho speso più di 2500 ore al primo episodio e continuo a giocare al secondo“. Lo sguardo compiaciuto di Taylor la dice lunga, l’espressione di intesa con l’UX/UI director della software house Orvar Halldorsson, poi un’affermazione: “È un sacco di tempo. Sarai contento per il ritorno della Luna!“.

In effetti lo sono. La prima volta che ho visto la Luna, nell’alpha del primo Destiny, stavo giocando con il mio caro amico Davide nel Crogiolo. Il tempo di atterrare e, inutile dirlo, siamo rimasti letteralmente a bocca aperta per l’incredibile colpo d’occhio. “Lo sono!“, gli rispondo. “Perché avete scelto proprio la Luna per proseguire la storia di Destiny 2?

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La Stagione dell’Intramontabile sarà incentrata sui Vex.

Ha inizio una lunga intervista con la quale Taylor e Halldorsson mi spiegano i motivi che hanno spinto Bungie a tornare sul satellite terrestre e non seguire la “roadmap” svelata durante la scena post-titoli di coda della campagna di Destiny 2. “Ci sono ancora tante storie da raccontare, non finisce qui,” commenta Taylor, che continua: “Puoi aspettarti che Ombre dal Profondo spinga in avanti il comparto narrativo di Destiny 2“.

La Luna era funzionale con la storia che volevamo raccontare a livello tematico e con il ritorno di Eris,” sostiene il producer di Destiny 2. “Ci intrigava l’idea di tornare sulla Luna, era un’idea fattibile, dunque abbiamo scelto uno scenario realistico“. Non sarà, tuttavia, la stessa Luna che abbiamo imparato a conoscere nel primo episodio. “Ci sono aree che riconoscerai se hai giocato più di 2000 ore al primo Destiny, ma che sono cambiate per le scoperte fatte da Eris, per ciò che l’Alveare ha fatto,” continua Taylor. “Ci sono anche nuove aree che non hai mai visto prima, quindi sarà davvero interessante“.

La nuova mappa, che sarà grande quasi il doppio rispetto a quella del primo episodio, ci delizierà con nuovi contenuti adattati all’ecosistema del sequel: “In termini di attività, ci sono un sacco di cose che non esistevano nel primo Destiny e che ora sono presenti,” fa notare Halldorsson. “Troverete dei Settori Perduti e nuove attività come un dungeon, tutte cose che abbiamo imparato sviluppando I Rinnegati, creando la Città Sognante e il Trono Infranto. Questi elementi sono stati aggiunti in una destinazione esistente come la Luna.

Ci sono un sacco di cose per cui i fan dovrebbero essere entusiasti e che riusciranno a dare nuova vita a uno spazio già esplorato in passato,” ha proseguito Halldorsson, “poi stiamo cercando di imparare da ciò che abbiamo fatto con la Città Sognante, offrendo una storia in continua evoluzione. La combinazione di tutti questi elementi darà vita a qualcosa di entusiasmante per questa ‘nuova’ destinazione.

Proprio la Città Sognante è stato oggetto di uno scambio tra me e i due sviluppatori. Alla mia domanda sul riscontro della community nei confronti della prima destinazione end-game della storia di Destiny, la software house si è confermata soddisfatta. “Ci sono un sacco di idee che i giocatori hanno apprezzato e sulle quali continueremo a investire in futuro“, commenta Halldorsson, a cui fa eco lo stesso Taylor. “La Luna rifletterà tutte le lezioni che abbiamo appreso con la Riva Contorta e la Città Sognante“, svela il producer. “Abbiamo capito quanto le persone abbiano apprezzato lo storytelling in destinazioni come la Città Sognante e vedrete le conseguenze di tali apprezzamenti in molte scelte che abbiamo preso per la narrazione sulla Luna.

La scissione con Activision è stato uno dei temi centrali dell’intervista, in particolare sulle sensazioni che la “nuova Bungie” sta provando con la ritrovata indipendenza. “In termini creativi le sensazioni sono simili, perché siamo sempre stati abbastanza indipendenti da un punto di vista creativo,” sostiene Halldorsson. “Abbiamo notato certamente maggior coinvolgimento nelle mansioni di tutti i giorni: c’è più collaborazione, le persone che si trovano nello stesso ambiente sono felici di essere coinvolte nella costruzione di tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Basterà solo l’entusiasmo a permettere alla software house di supportare il gioco con la stessa mole di contenuti che hanno caratterizzato gli ultimi anni di Destiny? “Stiamo certamente cambiando il modo in cui creiamo le Stagioni e i contenuti stagionali“, svela Scott Taylor, prima di approfondire il discorso con i nuovi Manufatti e dare un esempio della Stagione dell’Intramontabile. “La roadmap lo dimostra: puoi acquistare la nuova espansione Ombre dal Profondo per 35 euro e ottenere la Stagione dell’Intramontabile, oppure puoi acquistare un pacchetto con tutte le quattro stagioni in programma“.

Ma come funziona, esattamente, questa nuova strategia di Bungie? In due modi. La vera novità è il ritorno degli artefatti, che prenderanno il nome di Manufatti stagionali dopo la prima apparizione nel primo capitolo di Destiny. Questi offriranno al giocatore nuovi perk e abilità che saranno utilizzate da Bungie per sperimentare nuove idee nel sandbox prima di valutare una possibile permanenza nell’ecosistema di Destiny 2.

Grazie ai Manufatti Stagionali, potrete applicare nuovi perk e abilità che saranno utili per creare build inedite, strategie che fino a questo momento sembravano impossibili. Una boccata d’aria fresca per un gameplay che non sarà più stagnante per interi mesi prima del prossimo aggiornamento del sandbox, ma che al contrario si rinnoverà al debutto di ciascuna stagione.

Come se non bastasse, L’Occhio del Guardiaporta, manufatto che sarà disponibile con la Stagione dell’Intramontabile, permetterà ai Guardiani di aumentare il level-cap senza limiti. “Il level cap è di Potere 960, e poi attraverso il Manufatto sarete in grado di andare oltre tramite alcune attività, ma tale incremento sarà valido solo durante la stagione“, ha commentato Halldorsson. “Già, poi si resetterà al termine della stagione”, ha svelato poi Taylor. “Un nuovo Manufatto prenderà il suo posto con la stagione successiva,” continua il producer facendo riferimento all’oggetto che arriverà con la Stagione dell’Alba.

Il tipo di supporto a cui stiamo lavorando con le Stagioni sarà basato su questa sorta di ‘sistemi’, roba come le Armature 2.0 e tutti gli elementi RPG che daranno ai giocatori un sacco di opzioni differenti“, sostiene l’UX/UI director di Bungie. “Anziché concentrarci su una singola attività, stiamo cercando di immergerci ancora di più nel lato ruolistico del gioco e creare contenuti in grado di aumentare il coinvolgimento da parte dei giocatori nel lungo periodo.

La seconda novità, altrettanto interessante, risiede nel nuovo sistema di ricompense che sarà legato a ciascuna stagione, a partire dalla Stagione dell’Intramontabile: si tratta di un sistema di gradi che fornirà ricompense a tutti i giocatori, anche coloro che non sono disposti a investire nell’espansione, ma che premierà in modo più ampio coloro che, al contrario, decideranno di acquistare Ombre dal Profondo o i singoli pass stagionali (che, per la prima volta, potranno essere acquistati a ogni stagione al prezzo di 10 euro cad.).

Come potete vedere dall’immagine in alto, la nuova sezione Stagioni includerà due serie di ricompense: quella in alto è ottenibile gratuitamente semplicemente possedendo una copia di Destiny 2; quella in basso, al contrario, è riservata ai possessori dell’espansione o del pass stagionale per la Stagione di riferimento.

Bisogna sottolineare che i giocatori in possesso dell’espansione e del pass avranno una “corsia preferenziale” per ottenere determinate ricompense, alcune delle quali saranno esclusive, mentre gli altri dovranno scalare numerosi ranghi prima di poter mettere le mani sulle medesime armi e armature leggendarie ed esotiche.

Siamo molto soddisfatti del feedback ricevuto con la Stagione della Ricchezza,” svela il responsabile dell’esperienza utente. “La ricezione da parte dei giocatori è stata ottima. Tutto ciò che abbiamo fatto per mantenere la fan base sufficientemente coinvolta con le precedenti stagioni ci ha aiutato a rendere Ombre dal Profondo adatto a tutti i generi di giocatori.

Secondo Taylor, questo nuovo approccio fornirà a Bungie i mezzi per supportare il gioco pur rinunciando al supporto di Activision e dei suoi studi interni, offrendo ai Guardiani un modo intuitivo per ottenere ricompense nel mondo di Destiny 2. “Siamo convinti che riusciremo a reggere il passo e supportare una simile mole di contenuti,” ha confidato il producer.

Cambiamenti che andranno a coinvolgere anche il Crogiolo: “Beh certo, ci sarà il ritorno di Eliminazione, ma stiamo anche lavorando a una nuova schermata di selezione per le modalità del Crogiolo, aggiungendo alcune playlist e permettendo ai giocatori di avviare direttamente la modalità preferita,” commenta Halldorsson. “Siamo sicuri che i fan del Crogiolo gradiranno.”

A livello di modalità PvE, i giocatori potranno contare anche sull’inedita Nightmare Hunt sulla Luna. “È un’attività che farà parte di Oscurità dal Profondo e si svolgerà sulla Luna,” mi rivela Halldorsson, “tuttavia c’è tanto mistero attorno a ciò che sta accadendo sulla Luna ed è difficile spiegare di cosa si tratti senza anticipare elementi cruciali della trama. Si tratta di un’attività entusiasmante alla quale i fan di Destiny 2 dovrebbero guardare con interesse.

Come se non bastasse, questa modalità introdurrà un nuovo sistema di difficoltà che sarà adottato anche nel Cala la Notte e includerà tre livelli differenti: “Il nuovo sistema influenzerà certamente i Cala la Notte,” commenta Halldorsson, “e sarà interessante scoprire come i giocatori reagiranno a questi cambiamenti. Potremo usare il feedback per capire come muoverci in futuro sotto quest’aspetto.”

Qualche considerazione anche sull’imminente adozione della formula free-to-play con Destiny 2: Una Nuova Luce, che permetterà ai fan di esplorare senza limiti la Luna e di avviare la prima missione dell’espansione Ombre dal Profondo al fine di convincerli a prendere in considerazione l’acquisto. “Con il nuovo modello free-to-play, puntiamo a una mentalità ‘semplice da imparare, difficile da padroneggiare’“, svela Halldorsson. “I giocatori che sono interessati a entrare nell’ottica RPG possono farlo, ma non sarà una componente che i giocatori occasionali devono avvertire come obbligatoria per potersi divertire.

Infine, Scott Taylor lascia intendere che prima o poi torneremo sull’Astrocorazzata: “Ci sono tante storie da raccontare, Ombre dal Profondo è solo una di queste” e conferma che dopo il cross-save, Bungie sta valutando anche la possibilità di integrare il supporto al cross-play: “Al momento non abbiamo nulla da svelare, ma è certamente qualcosa di cui abbiamo discusso e alla quale siamo interessati“, conclude il producer.

Destiny 2: Ombre dal Profondo sarà disponibile su PC, PS4 e Xbox One dal 1 ottobre. A partire dallo stesso giorno, Una Nuova Luce, versione free-to-play dello sparatutto, darà a tutti i giocatori la possibilità di vivere buona parte dei contenuti dell’ecosistema, fino ai due nuovi assalti in arrivo con l’espansione di ottobre. La versione Stadia esordirà solo a novembre, al lancio della piattaforma di Google.