Ben ritrovato amici di VGN.it al nuovo appuntamento con la nostra consueta rubrica Le Leggende di Tamriel, dedicata alle storie e agli eroi del gioco di ruolo di Bethesda e alla loro trasposizione nel gioco di carte The Elder Scrolls: Legends. In questo episodio, proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi dell’ultima espansione intitolata Guerra delle Alleanze, analizzando il ruolo di Jorunn, il Re Skald. Buona lettura!
LA STORIA
Jorunn nacque nell’anno 546 della Seconda Era dalla Regina Mabjaarn Flame-Hair. Sua sorella, Nurnhilde, era la maggiore dei tre insieme al fratello Fildgor ed erede al trono. Jorunn aveva un grande talento come cantante e si impegnò molto negli studi artistici sull’Isola d’oro vicino a Riften. Imparò a cantare e comporre dai più famosi bardi nelle terre orientali.
Jorunn trascorse gran parte della sua giovane vita in occupazioni artistiche e filosofiche. Nonostante sostenesse di non avere alcun interesse per la leadership e la politica, il giovane Nord si ritrovò a essere il leader di qualsiasi comunità creativa in cui si trovava. Ricevette poco addestramento nelle arti marziali, ma imparò metodi meno ortodossi per difendersi nei suoi viaggi attraverso Tamriel.
Nell’anno 572 della Seconda Era, Jorunn era a Riften quando l’esercito Akaviri di Dir-Kamal attaccò la costa nord-orientale di Skyrim. Jorunn non potendo rimanere a guardare mentre qualcuno devastava le sue terre, decise di combattere quella barbarie reclutando un cospicuo esercito di amici, passato alla storia come il “branco di bardi”. Il branco arrivò proprio mentre l’Akaviri apriva una breccia nei cancelli di Windhelm. Jorunn si unì alla battaglia dentro le mura della città, ma era ormai troppo tardi per salvare la città e i suoi cari, sua madre e sua sorella.
Ferito e devastato dalla perdita della sua famiglia, Jorunn sentì per la prima volta dalla sua nascita la responsabilità del suo destino: essere un sovrano. Decise di fare appello ai Barbagrigia e si diresse verso Hrothgar Alto, dove fu fortunatamente aiutato nella sua causa dai membri dell’ordine, i quali convocarono l’eroe di Sovngarde, Wulfharth, il Re delle Ceneri.
Jorunn rivendicò il titolo di Re Skald, in onore delle sua abilità artistiche e, con l’aiuto di Wulfharth, radunò un possente esercito di Nord fortificando Riften e rendendola inespugnabile. Il successo fu immediato. Gli Akaviri marciarono verso Riften, ma la trovarono troppo ben difesa per tentarne un assedio. Dir-Kamal, il comandante degli Akaviri, decise di trasferire il suo esercito ad Est, verso Morrowind, convinto che i Nord non li avrebbero seguiti.
Mai valutazione fu più errata. La fatalità della decisione di Dir-Kamal si consumò entro i confini di Morrowind, poiché Jorunn compì proprio la mossa che il comandante Akaviri non si aspettava. Per la prima volta dalla Battaglia della Montagna Rossa, un esercito Nord entrò a Morrowind. L’esercito di Dir-Kamal rimase intrappolato a Stonefalls e venne impegnato in battaglia su più fronti, dai Nords di Jorunn e da un esercito di Dunmer guidato da Almalexia. La battaglia rimase comunque fortemente in bilico finché un quarto esercito non si unì alla guerra: un esercito Argoniano guidato da tre possenti Maghi-Guerrieri. A questo punto l’esercito Akaviri fu sbaragliato e migliaia di soldati vennero fatti annegare, gettati in mare dai rivali.
Il Re delle Ceneri, dopo aver adempiuto alla sua promessa, ritornò a Sovngarde. Tre settimane dopo Jorunn fu incoronato Re di Skyrim nel palazzo dei Re a Windhelm, anche se non senza contese. Suo fratello gemello, Fildgor Strong-Prince, guidò infatti la Brigata Stormfist in una sanguinosa rivolta, tentando invano di prendere il trono con la forza. Jorunn riuscì a esiliare suo fratello inaugurando così un’era di pace e diplomazia tra Skyrim e il nuovo patto di Ebonheart.
LE CARTE
Jorunn, il Re Skald, viene rappresentato anche su The Elder Scrolls: Legends come un sovrano fortemente fedele alle sue origini e ai suoi alleati. Un Re giusto con i suoi servitori e spietato con i suoi rivali, dunque fortemente carismatico. Questa sua personalità viene trasposta per prima cosa rendendolo immune a qualsiasi tipo di silenziamento, rendendo impossibile interrompere il suo potere passivo se non rimuovendolo completamente dal gioco. Proprio questo suo potere passivo è quello che però fa veramente la differenza. Esso ci dice che, fintanto che Jorunn è sul terreno di gioco, le nostre creature, i nostri alleati, costano un punto di magicka in meno del loro costo naturale, mentre le carte avversarie non-creature costano un punto di magicka aggiuntivo.
Un potere molto particolare e molto interessante dunque, capace di mettere difficoltà molti mazzi control o mid-range che fanno delle azioni e della perfetta curva di mana il loro punto di forza. In questi casi Jorunn, andando di fatto ad innalzare il costo di tutte le azioni (e non solo) corrompe, in un certo senso, il funzionamento di questi mazzi, rallentandoli e spesso costringendoli a giocate fuori dagli schemi. L’altra faccia della medaglia però è quella che rende Jorunn bersaglio di rimozioni e creature avversarie intente a eliminarlo dal terreno di gioco il prima possibile, spesso rendendo poco più che vano il potere del Re Skald.
In ogni caso Jorun resta una carta molto interessante che trova spazio nella maggior parte dei mazzi “Patto di Ebonheart”, una delle nuove fazioni introdotte con l’espansione Guerra delle Alleanze.