Museo Videoludico - Il Thompson di Battlefield V

Museo Videoludico #08 – Il Thompson in Battlefield

Dal Proibizionismo alla Seconda guerra mondiale, ripercorriamo insieme la storia di un'arma diventata leggenda.

Con l’avvento della Seconda guerra mondiale, lo sviluppo bellico ricoprì un ruolo importante nelle sorti del conflitto, culminato con lo sviluppo prima, e l’impiego poi, di armamenti atomici che di fatto segnarono la fine della guerra. Notevoli progressi furono fatti anche per quanto riguarda equipaggiamenti e armi destinati alla fanteria, tra queste ce ne fu una in particolare che cambiò per sempre il modo di combattere dei soldati: il fucile mitragliatore Thompson.

Nel Museo Videoludico di oggi vi parleremo proprio dell’iconica arma, entrata nel mito anche grazie alla sua costante presenza nel mondo dell’intrattenimento videoludico. Tra storia, curiosità e ovviamente videogiochi, vi accompagneremo alla scoperta di questa arma, in quello che è uno dei tanti approfondimenti che la redazione di VGN.it vi propone in occasione dell’imminente lancio di Battlefield V.

Usato in lungo e largo da forze dell’ordine, criminali ed eserciti di tutto il mondo, al Thompson è bastato poco per entrare nell’immaginario collettivo. È sufficiente nominare un qualsiasi prodotto d’intrattenimento, sia esso un film o un videogioco, ambientato durante il Proibizionismo o la Seconda guerra mondiale, per ritrovare questa iconica arma. In ambito videoludico poi, sono svariati i titoli che hanno visto protagonista il Thompson e le sue relative varianti, soprattutto quelli appartenenti al genere FPS e TPS.

Mafia II

Tra quelli più importanti, che hanno visto in azione questa mitragliatrice, non possiamo che citare una serie come Mafia, dove l’iconica “Tommy Gun” ha accompagnato milioni di giocatori nelle più disparate azioni criminali lungo i tre capitoli di cui è composta la serie, con il primo ambientato proprio durante gli anni Trenta. In risposta all’action game criminale di 2K, quattro anni più tardi, nel 2006, Electronic Arts pubblica Il Padrino, un gioco d’azione open world completamente basato sull’omonima pellicola cinematografica. E indovinate? Anche in questa caso ci ritroviamo di fronte al Thompson.

Grazie al suo massiccio impiego in ambito militare, è bastato poco perché ogni gioco ambientato durante la Seconda guerra mondiale, poco importa se in ambito multiplayer o in quello single player. Se c’è una serie di videogiochi che, in assoluto, ha saputo valorizzare la figura di tale arma nel corso degli anni, altri non può essere che quella di Battlefield, prodotta da Electronic Arts. Rimanendo sempre in casa EA, la saga Medal of Honor ha costruito la sua fama tra i giocatori di tutto il mondo proprio per aver sdoganato al grande pubblico le sanguinose battaglie, che hanno rivissuto quei momenti, magari proprio imbracciando un Thompson virtuale.

Prendendo in considerazione tutti i capitoli della serie Battlefield, è facile notare una certa continuità per quanto riguarda la presenza del Thompson anche in episodi ambientati in età contemporanea, segno del forte apprezzamento dei giocatori per questa arma. Battlefield 1942 ha dato il via alla lunga serie di apparizioni che verrà completata con Battlefield V il prossimo capitolo della celebre saga targata Electronic Arts.

Su sedici capitoli rilasciati, dal 2002 a oggi, l’arma in questione è stata inserita nella metà di essi, presenziando nel comparto multiplayer in otto circostanze. Ritroviamo il Thompson, e relative varianti, anche nei capitoli ad ambientazione contemporanea come Battlefield: Bad Company 2 e Battlefield Hardline, due titoli all’apparenza diversi ma che hanno proprio nella presenza del Thompson un punto in comune. Ma oltre all’apparenza c’è anche tanta sostanza, e la mitragliatrice Thompson si è sempre distinta nelle partite online per essere un’ottima arma negli scontri a distanza ravvicinata e il suo alto rateo di fuoco, esattamente come nella controparte reale.

Il Thompson, nome completo Thompson submachine gun, è un fucile mitragliatore ideato da John Taliaferro Thompson a partire dal 1919, anno dei primi prototipi ideati dai lui stesso. Il generale americano, ormai ritiratosi, impiegò circa due anni tra test e perfezionamenti prima di rilasciare sul mercato, nel 1921, il primo modello M1921. All’epoca, tra i punti di forza di questa arma automatica rientravano alcune caratteristiche come l’ergonomia, nonostante un peso complessivo abbastanza importante, l’alto rateo di fuoco e la potenza dei proiettili usati, in calibro .45 ACP.

Ma ancora prima di entrare in dotazione all’esercito statunitense, questo fucile mitragliatrice trovò vasto impiego da parte delle forze dell’ordine, comuni cittadini e spietati criminali, incluso il famigerato boss mafioso Al Capone. Erano gli anni ’20 e ’30, quelli a cavallo tra il Proibizionismo e la Grande depressione, e in quel di Chicago e New York, criminali e forze dell’ordine si sfidavano ogni giorno senza esclusioni di colpi. Chiamata spesso anche “Tommy Gun” o “Chicago Typewriter” (a causa del suono emesso dell’arma che ricordava quello di una macchina da scrivere), divenne lo strumento di morte preferito sia dai tutori della legge, che da quelli che la legge la infrangevano con efferati omicidi e rapine di ogni genere.

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, l’arma venne data in dotazione, nella variante M1A1, ad alcuni reparti specifici dell’esercito degli Stati Uniti, come quelli aviotrasportati, venendo usata quasi esclusivamente nella regione del Pacifico o in operazioni dietro le linee nemiche.

L’ultimo, grande conflitto che vide protagonista il Thompson fu la guerra del Vietnam, prima di essere progressivamente sostituito dal fucile M16, precursore a sua volta del moderno fucile d’assalto M4.

Imperterrito, il mito del Thompson è arrivato fino ai giorni nostri anche per l’enorme rilevanza dovuta alla sua presenza in capolavori cinematografici come Gli Intoccabili e Bastardi senza gloria o serie televisive come Band of Brothers e The Pacific. Perfino la musica ha in qualche modo celebrato quest’arma: ne è un chiaro esempio la canzone Bonnie & Clyde cantata da Syria e Francesco Bianconi.

Divagazioni musicali e cinematografiche a parte, il lavoro di John Taliaferro Thompson continua a rivivere ancora oggi e potrete mettervi le mani nel comparto multiplayer di Battlefield V, il nuovo sparatutto di DICE in uscita il 20 novembre per PC, PlayStation 4 e Xbox One.


La nostra avventura odierna termina qui: fateci sapere nei commenti cosa pensate dell’argomento di questo mese e cosa vorreste vedere nei prossimi episodi. Museo Videoludico torna il prossimo mese con una nuova analisi e tante curiosità.