Le Leggende di Tamriel - Delphine

Le Leggende di Tamriel #18 – Delphine e le Blades

Bentornati amici di VGN a un nuovo appuntamento con la rubrica Le Leggende di Tamriel, dedicata agli eroi di The Elder Scrolls e la loro trasposizione all’interno del mondo di Legends. Oggi proseguiamo e concludiamo il ciclo narrativo dedicato ai draghi parlando di una delle più importanti sette di Skyrim e del loro capo: le Blades e Delphine.

Le Blades rappresentano gli ex protettori degli Imperatori di Tamriel. Durante la Prima Era, tuttavia, iniziarono il proprio cammino come cacciatori di draghi, noti con il nome di Dragonguard. Dopo il ritorno di Alduin e l’inizio della Crisi del Drago, le Blades tornarono nuovamente ad assumere il proprio ruolo. Dopo gli eventi della crisi di Oblivion e della Grande Guerra, il loro ordine cominciò a declinare rapidamente. I pochi membri di un ordine un tempo glorioso vivono ora in clandestinità, cacciati dai Thalmor dopo il loro semi-sterminio da parte dell’Aldmeri Dominion.

Le Leggende di Tamriel - Blades

LA STORIA

La storia delle Blades ha inizio con l’invasione di Akaviri durante la Prima Era. In seguito al combattimento delle forze dell’Akaviri attraverso Skyrim e al raggiungimento del Passo Pallido, furono raggiunte da Reman Cyrodiil e dalle sue forze. Si dice che dopo aver sentito la “voce” dell’Imperatore o il Grido del Drago, le forze di Akaviri si inginocchiarono e gli giurarono fedeltà, denominandolo poi il Sangue di Drago. Sembrerebbe che qualche tempo più tardi, fondarono l’ordine oggi noto come Blades. Le vere ragioni della loro invasione restano comunque un mistero, anche se si dice che potrebbero aver voluto cercare un Sangue di Drago per servire o cacciare i draghi che sono fuggiti dal loro continente.

La crisi di Oblivion segnò l’inizio della caduta delle Blades. Con la morte di Uriel Septim VII e dei suoi figli, la Terza Era giunse al termine. Senza alcun governante dei Dragonborn al servizio, l’ordine si barricò a Cloud Ruler Temple. Il ruolo delle Blades come guardie dell’Imperatore fu relegato al Penitus Oculatus, ma esse continuarono a lavorare in segreto, scrutando per l’arrivo di un nuovo Dragonborn e sorvegliando l’Impero. Le Blades furono tra i primi a interpretare la crescente minaccia del Thalmor e del Dominio degli Aldmeri. A differenza del Penitus Oculatus, le Blades non avevamo alcun vincolo nel seguire la politica imperiale e potevano operare liberamente, guadagnandosi di fatto l’odio eterno dei Thalmor.

Sebbene abili e numerosi, le Blades sottovalutarono gravemente il Thalmor. All’inizio della Grande Guerra, ogni singolo agente delle Blades di stanza nel Dominio degli Aldmeri fu individuato e giustiziato, e le loro teste furono mozzate e presentate all’imperatore Titus Mede II come dichiarazione di guerra. Oltre a queste pesanti perdite, l’antica fortezza dell’ordine del Tempio del Sovrano delle Nuvole fu assediata e distrutta definitivamente. Verso la fine dell’anno 175 della quarta era, l’Impero e il Dominio degli Aldmeri firmarono il Concordato Bianco-Oro, ponendo fine alla Grande Guerra. Uno dei termini del Concordato prevedeva infatti lo scioglimento delle Blades, mettendo così la parola fine alla loro pubblica possibilità di azione e costringendole a nascondersi.

Nel corso della loro storia, le Blades erano note per avere stabilito il loro quartier generale a Cloud Ruler Temple, a Cyrodiil. Sfortunatamente, durante la Grande Guerra, il tempio fu distrutto da un assedio Thalmor e quasi tutti i membri delle Blades difendenti fu uccisa. Durante la Crisi del Drago, i restanti membri delle Blades trovarono rifugio a Skyirm, nel Tempio di Sky Haven. Fu da lì che, con l’aiuto del nuovo Dragonborn, iniziò la rinascita dell’ordine.

Il Tempio di Sky Haven fu costruito dagli stessi Akavir. Ha servito da avamposto durante l’invasione di Akaviri durante la tarda Prima Era. Dopo la guerra, il tempio fu visitato dallo stesso Reman II. Alla presenza di tutti i Dragonguard, creò un sigillo di sangue per sigillare il tempio. Con il sigillo, le porte del tempio potevano essere aperte solo da un altro Dragonborn.

Tra i membri di spicco si mette in evidenza Delphine, la quale assunse il ruolo di Gran Maestra delle Blades, poiché era uno degli ultimi membri rimasti a Skyrim.

Le Leggende di Tamriel - Delphine

Delphine era una bretone che viveva a Riverwood con Orgnar. Insieme, i due gestivano la Sleeping Giant Inn. Il suo ruolo principale era quello di aiutare a scoprire il mistero dietro i draghi e la loro riemersione. Tuttavia, ella era segretamente uno degli ultimi membri sopravvissuti delle Blades, delle quali divenne successivamente il gran maestro recitativo.

La sua età è stimata essere intorno ai cinquant’anni. Durante la sua vita sfuggì innumerevoli volte all’uccisione, in particolare durante la Grande Guerra. Dopo la sua ultima fuga tornò a Skyrim, dove rimase infatti con il compito di sorvegliare i Thalmor.

Come tutte le Blades, anche Delphine è accecata dall’odio verso i draghi, e tra tutti il suo obiettivo principale è Paarthurnax, del quale chiede con insistenza la morte.

ANALISI DELLA CARTA

Delphine è una carta ambigua, una di quelle carte di cui non si sente la mancanza in nessun mazzo, ma di cui si percepisce immediatamente la forza se ci si ritrova a usarla. Questo senso di ambiguità deriva dalle sue statistiche iniziali, un 2/3 a costo 3, dunque non proprio una buona carta, ma se si riesce ad attivarla già nel prossimo turno (ad esempio usando un urlo) si trasforma in un 5/5 pronta ad attaccare, cosa che al quarto turno (o anche prima, se siamo particolarmente bravi) ci conferisce un vantaggio sul campo davvero notevole. Nota aggiuntiva riguarda la sua abilità passiva che la rende immune ai draghi, un potere aggiunto di certo può risultare comodo.

Dunque la nostra cara locandiera potrebbe essere l’arma in più da utilizzare nei mazzi drago o urlo, una mossa inaspettata che potrebbe farci svoltare la partita sin dai primi turni di gioco. Per quanto riguarda il riadattamento in gioco, tutto sommato il lavoro risulta ben riuscito. Da semplice locandiera, Delphine si trasforma rivelando la sua vera natura non appena percepisce l’essenza di un drago, divenendo accecata dalla sete di vendetta tanto da diventarne immune agli effetti.