Leggende di Tamriel #10 - Jiub

Le Leggende di Tamriel #10 – Jiub

Chiuso il ciclo degli Déi di Morrowind, proseguiamo il racconto della storia dei personaggi più influenti della regione di Tamriel protagonista dell’ultima espansione di The Elder Scrolls: Legends. Quest’oggi vi parliamo di San Jiub.

San Jiub l’Eradicatore, anche noto come Jiub il Magnifico, o San Jiub, Eradicatore della Minaccia Alata, fu un santo del Tempio del Tribunale e del Nuovo Tempio. Morì nell’anno 433 della Terza Era, ma la sua anima rimase intrappolata ben oltre tale data. Scopriamo la sua genesi nel nuovo episodio de Le Leggende di Tamriel, la rubrica di VGN.it dedicata ai personaggi più importanti di The Elder Scrolls e alla loro trasposizione nel mondo del gioco di carte Legends.

LA STORIA

Jiub era, in origine, un assassino indipendente. Durante uno dei suoi incarichi cadde in una trappola di un suo assassino rivale, e venne catturato dalle autorità. È qui che la storia di Jiub, così come la conosciamo, ebbe inizio. Una volta preso in custodia fu processato per omicidio e imprigionato a Vivec City. A un certo punto della sua prigionia, fu portato da Morrowind e probabilmente trasferito nella prigione imperiale, nella città imperiale. Nell’anno 427 della Terza Era, Jiub e un altro prigioniero furono messi su una nave e trasportati a Seyda Neen, dove furono liberati. Quel compagno di prigionia portava il nome di Nerevarine, il quale era stato inviato a Vvardenfell su richiesta dell’imperatore Uriel Septim VII.

A questo punto, Jiub, volendo recuperare il proprio passato oscuro, cercò la redenzione servendo il popolo di Morrowind, in particolare tentò di sradicare la Minaccia Alata, che tormentarono per anni le strade di Vvardenfell. Ci vollero anni per riuscire a portare a termine il compito, ma alla fine, durante l’ultima decisiva battaglia, Jiub uscì vincitore. Vivec, ammirando la sua virtù, lo salvò dalla morte e lo condusse nel suo palazzo. Al suo arrivo fu salutato come un eroe dal popolo di Morrowind e si guadagnò innumerevoli titoli. Ben presto venne istituita una fiera, La fiera di San Jiub, che divenne la festa più popolare, in particolare nella città di Cheydinhal.

Leggende di Tamriel #10 - Jiub

In seguito, Jiub si trasferì nella città Cyrodilic di Kvatch, dove iniziò a lavorare su un’epopea di ventisei volumi che sarebbe servita come autobiografia. Nell’anno 433 della Terza Era, anno che segnò l’apertura della crisi di Oblivion, e delle porte delle Terre Morte fuori da Kvatch, la quale fu distrutta dagli eserciti di Mehrunes Dagon. Jiub, che stava scrivendo in casa sua al momento dell’attacco, fu ucciso e la sua anima intrappolata un’anima intrappolata da un Dremora e gettata alla deriva nel Soul Cairn. Per secoli Jiub vagò per il regno, ignaro della sua morte, pensando di essere stato semplicemente imprigionato dal Dremora. Le voci sulla sua morte intanto si diffusero scioccando l’intera Tamriel, ma ben presto le sue gesta vennero dimenticate.

Nell’anno 201 della Quarta Era, Jiub incontrò l’ultimo Sangue di Drago, che riuscì nell’ingrata impresa di renderlo consapevole della sua morte. Jiub, sconvolto dal fatto che il suo nome fosse stato dimenticato, spinse il Sangue di Drago ad aiutarlo a scrivere il suo opus e restituirlo a Tamriel. Il Dragonborn recuperò gli appunti di Jiub dal primo volume del suo memoriale, che era stato disperso attraverso il Soul Cairn quando fu catturato. Jiub compilò le ultime note e diede una copia del libro al Dragonborn, che presumibilmente lo restituì a Tamriel in modo che altri potessero conoscere la storia di Jiub, il quale, poi, continuò la sua opera, anche se nulla più si seppe, nemmeno se venne mai completata.

ANALISI DELLA CARTA

Leggende di Tamriel #10 - Jiub

Jiub si presenta nel gioco di carte di Legends esattamente come ci saremmo aspettati leggendo la sua storia. Inizia la partita come assassino, per poi tramutarsi nel Santo Eradicatore della Minaccia Alata.

Leggende di Tamriel #10 - Jiub

Jiub è una carta facile da giocare, ideale per il primo turno, e con statistiche proporzionate al suo costo. Ciò che lo contraddistingue è la sua abilità Uccisione, non impossibile da attivare già al secondo turno, che gli consente di trasformarsi nel Santo Eradicatore. A questo punto la sua trasformazione è totale, divenendo un 5/5 con guardia, immune a qualsiasi tipo di danno derivante dalle creature che nella lore costituivano la Minaccia Alata, ovvero Cliff Racers, Cliff Hunters e Cliff Striders, creature molto spesso utilizzate in Legends.

Dunque Jiub è una carta davvero interessante, da prendere in considerazione in qualunque tipologia di mazzo, in particolare in mazzi Aggro che fanno sfoggio di equipaggiamenti che ci consentirebbero di attivare l’abilità uccisione della nostra creatura già al secondo turno, determinando di conseguenza un vantaggio immediato e non trascurabile.