Le Leggende di Tamriel - Almalexia
Le Leggende di Tamriel #08

Le Leggende di Tamriel #08 – Almalexia

La Benedetta Signora Almalexia, colloquialmente chiamata Ayem, Madre di Morrowind, Signora della Pietà, Madre Guaritrice e nota con appellativi quali la Custode e l’Amante, era una dea del Tribunale di razza Chimer. Fu la moglie di Lord Indoril Nerevar, e dopo la morte del marito assunse il potere sul popolo Chimer, ora noti come Dunmer, insieme a Vivec e Sotha Sil. È l’antagonista occulto di The Elder Scrolls III: Tribunal, nonché il personaggio di questo nuovo episodio de Le Leggende di Tamriel, la nostra rubrica dedicata alle figure più interessanti della lore di The Elder Scrolls: Legends.

Le Leggende di Tamriel - Almalexia

Almalexia fu una dei tre “dei viventi” adorati dai Dunmer del Tempio del Tribunale. Fu membro del Tribunale insieme a Vivec il Poeta e Sotha Sil. Sposò l’eroe Indoril Nerevar, e fu uno dei più apprezzati collaboratori del Primo Consiglio durante l’omonima guerra. Gli altri suoi nomi, Madre Guaritrice e Signora della Pietà, derivano dalla sua fama di persona compassionevole ed empatica, protettrice dei poveri e dei deboli. Questa sua natura non le ha però impedito di essere una leader spietata e una scaltra combattente.

Era considerata la figura materna del Tempio del Tribunale, poiché accudiva, curava e nutriva i Dunmer che la veneravano. Era però una madre severa: non esitava a inviare i suoi soldati personali per “ricondurre sulla retta via” i fedeli che si allontanavano dalla dottrina del Tempio, compito che assolvevano con ferocia. Oltre alle Mani di Almalexia, ella controllava gli Ordinatori della Casata Indoril, riuscendo a far loro credere che la debolezza del Tribunale nel corso della Terza Era fosse dovuta a una mancanza di fede e fervore religioso da parte del popolo.

Le Leggende di Tamriel - AlmalexiaDopo la morte del marito Indoril Nerevar, Almalexia si unì a Vivec il Poeta e Sotha Sil, e utilizzarono, contro la volontà di Nerevar gli Strumenti di Kagrenac sul Cuore di Lorkhan.

Ciò diede loro poteri divini e il controllo sui popoli di Morrowind Almalexia combatté, insieme a Sotha Sil, il Principe Daedrico Mehrunes Dagon e le sue armate durante il Sacco di Mournhold.

Purtroppo il loro intervento giunse troppo tardi, quando ormai la città era rasa al suolo e tutti i suoi cittadini, insieme al Duca, erano stati massacrati. I due Tribuni riuscirono infine a sconfiggere Mehrunes e a ricacciarlo nell’Oblivion con il suo esercito.

Durante la Crisi di Vvardenfell, Almalexia rimase dietro le quinte, coadiuvando Vivec e Sotha Sil nella scelta delle azioni da intraprendere contro Dagoth Ur e il Culto della Sesta Casata.

Non venne tuttavia informata della decisione di Vivec di coinvolgere nella lotta il Nerevarine, poiché, fedele alla dottrina del Tempio, non credeva fosse la reincarnazione di Nerevar.

 

LA STORIA

Secondo la mitologia del Tempio del Tribunale, Almalexia nacque da uno dei novantanove amanti di Boethiah sul Monte Assarnibibi, il quale era sorvegliato da Molag Bal. Agli inizi della Prima Era, prima dell’inizio dei raid dei Nord su Morrowind, ella sposò Indoril Nerevar, e insieme fondarono la Grande Casata Indoril. Era una dei suoi più fidati consiglieri, insieme a Sotha Sil, il capo dei consiglieri, e Vivec il Poeta, il consigliere più giovane.

In quest’epoca, i Chimer e i loro distanti parenti Dwemer si combattevano in una lunga e sanguinosa guerra che proseguiva a intermittenza da anni. Quando i Nord invasero Morrowind, contro il parere di Almalexia Nerevar si alleò con Dumac, il Re dei Dwemer. Nerevar, Almalexia e Dumac guidarono i Dwemer di Morrowind alla vittoria, costringendo i Nord a tornare a Skyrim.

Al termine della guerra, Nerevar e Dumac misero fine alle ostilità, firmando trattati e patti stilati, tra gli altri, da Almalexia, Vivec e Sotha Sil. Tuttavia, le contrastanti visioni del mondo dei due popoli (i Dwemer non credevano negli dei, mentre i Chimer veneravano i Daedra), spinsero gli altri consiglieri di Nerevar a criticare l’alleanza e a mettere in dubbio i trattati di pace. Si giunse al punto di rottura quando Dagoth Ur, uno dei nuovi consiglieri e leader della Casata Dagoth, portò a Nerevar e Almalexia la notizia che l’ingegnere Dwemer Kagrenac aveva trovato il Cuore di Lorkhan e aveva capito come sfruttarne il potere per creare un proprio dio personale. Preoccupati, Nerevar e Almalexia chiesero spiegazioni a Dumac e Kagrenac, ma vennero trattati con sospetto e ostilità. Si recarono dunque al santuario di Holamayan ove pregarono Azura, che confermò i loro timori.

Le Leggende di Tamriel - Almalexia

Almalexia, Vivec e Sotha Sil rimproverarono Nerevar per la sua decisione di mettere fine alla guerra allendosi con i Dwemer, così come per aver creduto si potesse corrompere i nani o ragionare con loro. Nerevar restò tuttavia fermo nella sua decisione di non riprendere a combattere. Vivec e Sotha Sil chiesero ad Almalexia di convincere il marito della ragionevolezza delle loro idee. Quando furono soli, Almalexia ricordò a Nerevar il suo giuramento di proteggere la fede e garantire la sicurezza del popolo Chimer contro la spietata e pericolosa ambizione dei Dwemer. Nerevar capì di aver sbagliato e, dopo un ultimo tentativo di mediazione con Dumac, dichiarò nuovamente guerra ai Dwemer. Iniziò così la Guerra del Primo Consiglio.

Almalexia viaggiò insieme a Nerevar mentre questi guidava le armate Chimer contro i Dwemer e i loro alleati. Al fianco dei Dwemer combattevano predoni Nord e antiche e potenti Casate Chimer corrotte dalle ricchezze dei nani. Nerevar, insieme alla moglie e ai suoi consiglieri, elaborò un astuto piano che trascinò i Dwemer fuori dalla loro inespugnabile fortezza sulla Montagna Rossa, il gigantesco vulcano di Vvardenfell. Insieme al fidato Dagoth Ur e a un manipolo di coraggiosi guerrieri, Nerevar irruppe nella fortezza, mentre i Dwemer affrontavano i Chimer nella piana di fronte alla montagna. All’interno incontrarono il Re dei nani, Dumac, e lo uccisero. Proseguirono verso la camera che conteneva il Cuore, ma arrivarono tardi: Kagrenac aveva collegato i suoi strumenti al Cuore di Lorkhan, e in un istante tutti i Dwemer, all’interno e all’esterno della fortezza, scomparvero nel nulla.

Sebbene il ruolo di Almalexia durante la Battaglia della Montagna Rossa sia sconosciuto, quello che fece nei tempi che seguirono è invece ben documentato. Sconfitti i Dwemer, Nerevar lasciò Dagoth Ur a proteggere il Cuore di Lorkhan mentre egli si riunì con Almalexia e gli altri due consiglieri per decidere cosa farne. Almalexia, Vivec e Sotha Sil consigliarono a Nerevar di conservare il Cuore e gli Strumenti di Kagrenac per studiarli e utilizzarli a beneficio dei Chimer. Ritenendo che i Dwemer sarebbero tornati, speravano, studiandolo, di ottenere informazioni sui loro poteri e abilità. Nerevar era contrario, ma accettò alla condizione che il Cuore non venisse usato per lo stesso scopo che perseguivano i Dwemer. In accordo con Nerevar, i consiglieri giurarono ad Azura che non avrebbero mai utilizzato in modo sacrilego il Cuore di Lorkhan.

Decisi a recuperare immediatamente il Cuore e gli Strumenti di Kagrenac, i quattro tornarono alla Montagna Rossa, ove vennero affrontati da Dagoth Ur e un piccolo gruppo di suoi seguaci, corrotti dal malvagio potere del Cuore di Lorkhan. Dagoth Ur rifiutò di consegnare il Cuore, e Nerevar e i suoi compagni lo aggredirono. Durante la battaglia Nerevar venne ucciso, ma il Tribunale riuscì a prendere gli Strumenti. Dagoth Ur e i suoi accoliti fuggirono nelle profondità della fortezza nanica, e vennero dati per morti. Gli Strumenti vennero affidati a Sotha Sil, per studio e protezione.

Tra l’anno 668 e 700 della Prima Era, dopo la Guerra del Primo Consiglio e la morte di Lord Nerevar, Sotha Sil trovò il modo di utilizzare il Cuore di Lorkhan per tramutare sé stesso e gli altri membri del Tribunale in dei. Almalexia, accompagnata da Vivec e Sotha Sil, si recò alla Montagna Rossa, nella Camera del Cuore, per compiere il rituale. Poco dopo la fine del rito si presentò loro la Principessa Daedrica Azura, che li accusò di aver infranto la promessa fatta a Nerevar. Sotha Sil le rispose affermando che i Chimer non avrebbero più venerato i Daedra, ora che avevano Dei migliori da adorare. Furiosa, Azura scagliò una terribile maledizione sull’intera razza Chimer: la pelle diventò grigia e gli occhi divennero rossi. Da quel momento iniziarono a essere chiamati Dunmer.

A seguito della Guerra del Primo Consiglio, Almalexia, Vivec e Sotha Sil lasciarono la Montagna Rossa per creare un nuovo mondo modellato secondo le proprie idee. Si assicurarono il potere sui Dunmer sfruttando a loro vantaggio la gloria che avevano ottenuto durante la guerra contro i Dwemer di Re Dumac e dell’Alto Sacerdote Kagrenac. Dopo aver notato che i corpi dei tre non erano stati toccati dalla maledizione di Azura ma che anzi avevano ottenuto doni grandiosi che li elevavano dalla gente comune, i Dunmer iniziarono a venerarli come il Tribunale degli Dei. Negli anni seguenti la Guerra, il Tribunale iniziò a creare i costumi e le istituzioni della nuova società, inclusa l’organizzazione religiosa che avrebbe guidato i Dunmer nell’adorazione del Tribunale: il Tempio del Tribunale. Per alcuni secoli, sotto la guida di Almalexia e del Tribunale, Morrowind conobbe la pace che ormai mancava da più di un millennio. Il loro governo portò pace, eguaglianza e prosperità in quella che prima era una terra sterile.

Negli ultimi anni della Prima Era, Lord Sotha Sil visitò il reame Daedrico di Coldharbour, a seguito della distruzione da parte del Principe Daedrico Molag Bal. Quì Sotha Sil propose un incontro con i maggiori principi daedrici dell’Oblivion, e questi accettarono. Durante la riunione, dopo molte discussioni, si giunse ad un accordo con otto dei principi maggiori, Azura, Boethiah, Hermaeus Mora, Hircine, Malacath, Mehrunes Dagon, Molag Bal e Sheogorath. L’accordo consisteva in pochi punti, il principale dei quali prevedeva che durante la guerra fra Morrowind, guidata dal Tempio, e l’Impero Reman di Cyrodiil, i Daedra non avrebbero accettato di essere evocati se non da potenti streghe o maghi.

Un’ex-spia di Vivec, decisa a vendicarsi di un’ingiustizia subita dal dio-Poeta, riuscì a sfruttare l’accordo per raggiungere il proprio scopo, manipolando e alimentando la rabbia di una strega membro della potente congrega di High Rock conosciuta come Skeffington Coven. Avvalendosi del desiderio di vendetta della strega nei confronti del Duca di Mournhold, la spia soddisfò il suo desiderio di vedere nuovamente Morrowind soffrire. La strega convocò il Principe Daedrico della Distruzione, Mehrunes Dagon, che discese su Morrowind infuriato, distruggendo Ald Sotha, città natale di Sotha Sil e sede della Grande Casata Dunmer.

Sostenuto da un’armata di Daedra nota come Forze Daedriche di Distruzione, Mehrunes Dagon invase la regione continentale di Morrowind. Assaltò la capitale della Provincia, Mournhold, dando vita a uno dei più sanguinosi massacri e terribili distruzioni che la storia ricordi. Almalexia, insieme a Sotha Sil di ritorno da Coldharbour, si recò a Mournhold, e furono costretti a confrontarsi con l’immagine di devastazione e morte che in quel momento era la città. Affrontarono Dagon, e combinando i loro poteri divini riuscirono a sconfiggerlo e a bandirlo nell’Oblivion. Moirnhold era tuttavia completamente distrutta, e la maggior parte dei suoi abitanti giaceva morta insieme al Duca. Sotto la direzione di Almalexia venne edificata una nuova città sulle rovine della precedente, e in onore del suo ruolo determinante nella liberazione e ricostruzione della capitale, la periferia della città venne rinominata Almalexia City. Per commemorare la vittoria, al centro della metropoli fu stata eretta una statua che raffigurava la dea che combattè e sconfisse Dagon.

Decenni dopo la morte dell’antico nemico Dagoth Ur nel corso della Crisi di Vvardenfell, Almalexia iniziò a perdere la propria sanità mentale, fino al punto di ribellarsi al suo divino Sotha Sil e uccidendolo nella sua Clockwork City. Scatenò quindi i suoi automi creando una situazione di caos e terrore. Quando il Nerevarine giunse in città, Almalexia tentò di ingannarlo, intrappolarlo e ucciderlo per ottenere il potere e il prestigio perduti. Ma l’eroe la affrontò brandendo la spada del suo antico marito, Trueflame; questo le tolse i poteri divini e Nerevarine riuscì ad ucciderla.

Il culto di Almalexia cessò quando i Preti Dissidenti presero il controllo del Tempio del Tribunale e diffusero la dottrina delle Redenzioni, che prevedeva il ritorno all’adorazione di Boethiah. Almalexia venne invece proclamata santa, così come Nerevar, Felms e, in seguito, Jiub. Esistono prove che non tutti i Dunmer abbiano accettato la dottrina delle Redenzioni, ed è possibile che alcuni, in segreto, venerino ancora Almalexia.

ANALISI DELLA CARTA

Almalexia, assieme a Vivec e Sotha Sil, è una delle carte portanti della nuova meccanica Esaltazione, introdotta con l’espansione Casate di Morrowind.

La carta che rappresenta Almalexia in Legends è una creatura dal tag Dio che, al momento non assume alcun valore nel gioco, con statistiche di base 6/6 potenziabili fino a 12/12 pagando un costo aggiuntivo di 3, arrivando a un costo totale di 10 magicka. Il potere passivo di Almalexia è comunque ciò che la rende una carta fondamentale in qualsiasi mazzo Esaltazione. Una volta che avremo evocato la Dea, infatti, renderemo immuni ai danni tutte le altre nostre creature esaltate. Dunque una carta che, se giocata al momento giusto, ci permetterebbe di ottenere un enorme vantaggio rendendoci in grado di pulire la board avversaria senza perdere nessuna delle nostre creature.

Purtroppo però Almalexia non è esente da difetti, essendo comunque una carta estremamente vulnerabile a qualsiasi tipo di rimozioni e silenziamenti. Facile intuire, alla luce di quanto detto, quale possa essere l’esatta collocazione di Almalexia, andiamo a concentrarci su come proteggerla dalle carte elencate in precedenza. Primo tra tutti il Liuto, una carta oggetto che oltre a fornire un bonus di +1/+2, renderebbe la nostra creatura immune ai silenziamenti. In secondo luogo troviamo Shadowmaster, una creatura che al momento della sua evocazione ci permette di scegliere una delle nostre creature, Almalexia in questo caso, e fornirgli copertura e immunità alle azioni. Dunque un ottimo metodo per proteggerla da carte come Piercing Javelin e Edict of Azura, i due removal più forti di Legends.