5 Anime che sarebbero perfetti come videogiochi

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So benissimo a cosa state pensando: “One Piece, Dragon Ball e Naruto non sono forse sufficienti? “, e beh, cari i miei amanti dell’animazione nipponica la risposta, almeno secondo chi vi scrive, è un sonorissimo NO!

Come tutti gli amanti della categoria potranno senz’altro confermare, il mondo degli anime è tanto vasto quanto vario e per quanto le avventure di Rufy, Goku e Naruto possano essere splendide, ce ne sono tantissime che potrebbero trasformarsi in vere e proprie pietre miliari del panorama videoludico… con i giusti budget ovviamente.

Perciò perché non diamo libero sfogo alla fantasia e ipotizziamo insieme quali anime potrebbero e soprattutto dovrebbero trasformarsi in videogiochi di successo?

BERSERK

Cominciamo subito con un pezzo forte, nonché una delle mie serie preferite. Nell’ormai lontano 2004 venne lanciato sul mercato orientale lo splendido Berserk Millenium Falcon Arc, che pur disponendo di un budget alquanto ridotto, si rivelò un titolo di grande spessore, in grado di rievocare alla perfezione le atmosfere e le sensazioni dell’anime e soprattutto del manga. Ma… c’era un però. Anzi, più di uno. Era tutto in maledetto Giapponese e soprattutto si basava su una piccola parte dell’arco temporale della serie.

Poco, troppo poco per soddisfare la fame di demoni di tutti i fedelissimi di Gatsu. Perciò perché, complice l’uscita dei tre splendidi OAV Berserk: Arco dell’Età dell’Oro non rilanciare la serie anche in ambito videoludico con un nuovo hack ‘n’ slash per il mercato internazionale?

Non sarebbe di certo una brutta idea e, proprio alla luce del redivivo interesse del pubblico verso l’opera di Kentaro Miura, si rivelerebbe di certo un successo di critica e soprattutto di pubblico.

NEON GENESIS EVANGELION

È inutile che lo diciate, lo so, di videogiochi dedicati a Evangelion ne hanno fatti parecchi, anche nel recente passato, ma ce n’è forse uno che può essere definito un capolavoro? Purtroppo conosciamo benissimo la risposta e sarebbe anche ora di rimediare.

Basta con il maledetto Gundam, basta con gli inguardabili tie-in dedicati ai Transformers… insomma, basta flop. Di carne al fuoco per un gioco come si deve ce ne sarebbe fin troppa: una storia articolata ed interessante, perfetta per un JRPG vecchio stile, un concept che si adatterebbe alla perfezione a titanici scontri in ambientazioni open-world su larga scala, e soprattutto una spettacolarità di fondo che, se sostenuta da un budget di un certo livello, farebbe gridare al miracolo anche chi Evangelion non lo conosce nemmeno.

E se a questo aggiungiamo che il brand ha ormai un seguito internazionale, con fan provenienti da ogni parte del mondo, il successo di un ipotetico “tripla A” dedicato alla serie sarebbe senza dubbio un successo globale. Le nostre preghiere saranno mai ascoltate? Probabilmente no, ma la speranza, si sa, è sempre l’ultima a morire.

CLAYMORE

Come nel caso di Berserk, la saga di Claymore potrebbe senza dubbio rivelarsi strutturalmente e concettualmente perfetta per un videogame. La trama è molto interessante, i combattimenti, complice la presenza di innumerevoli tipologie di nemici differenti, potrebbero rivelarsi tanto spettacolari quanto quelli di un qualsiasi Devil May Cry e, considerando le differenze tra le tante guerriere, l’implementazione di un sistema di crescita in linea con quello dei migliori action-RPG in circolazione non sarebbe di certo una follia.

Le basi per realizzare un videogioco di un certo spessore, dunque, non mancherebbero e visto e considerato che, anche in questo caso, parliamo di un brand dalla crescente popolarità in tutto il mondo, il suo successo sarebbe quantomeno prevedibile.

TRIGUN

Lo ammetto, sono un maledetto nostalgico ma Trigun, vuoi per la sua atmosfera spensierata, vuoi per la sua trama appassionante, mi ha conquistato sin dal primo giorno in cui i miei occhi si sono posati sul cappotto rosso di Vash The Stampede. La serie non ha più la popolarità di un tempo, questo è vero, ma ciò non toglie che resti, ancora oggi, una delle migliori tra quelle realizzate in Giappone negli ultimi 30 anni.

E proprio alla luce delle sue innegabili qualità, dei tanti combattimenti, delle innumerevoli sparatorie e dei tanti intrighi che contraddistinguono la narrazione – primo fra tutti il rapporto tra Vash e suo fratello Knives – Trigun potrebbe sicuramente rivelarsi uno straordinario sparatutto in terza persona, arricchito magari da una forte componente narrativa che possa spingere eventuali neofiti della serie a leggere il manga o dare un’occhiata allo splendido anime.

HELLSING

E qui sì che chiudiamo col botto. Il caro vecchio Hellsing, rilanciato negli ultimi anni grazie a Hellsing Ultimate, è tra gli anime che si presterebbero maggiormente a una conversione videoludica. Vuoi per la sua atmosfera cupa e angosciante, vuoi per i personaggi terrificanti che ne popolano il mondo, questa serie potrebbe rivelarsi ideale per uno sparatutto in terza persona con qualche elemento tipico dei survival horror.

La trama, grazie anche ai tanti straordinari personaggi proposti – Alucard in primis – potrebbe rivelarsi perfetta per dar vita a una realtà digitale straordinariamente intensa e suggestiva e anche in termini di gameplay, la violenza che contraddistingue l’anime potrebbe rivelarsi l’arma in più di un videogame che farebbe senz’altro parlare di sé per parecchio tempo.

 

E voi cosa ne pensate? Aspettiamo ovviamente le vostre proposte!

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