The Cosplayer #1 - Jacob Frye - Fred Props

The Cosplayer #1: Intervista a Fred Props, il Jacob Frye di AC: Syndicate

Ciao Federico, innanzitutto complimenti per i tuoi lavori! Parlaci un po’ di te… Com’è cominciata la tua passione per i cosplay? Da quanto tempo ti occupi di questo lavoro?

Grazie mille per i complimenti! Tutto è cominciato in occasione di una fiera cittadina nei pressi di Trieste, in cui stavo lavorando come insegnante in un tavolo dimostrativo di pittura modellistica. Stavo spiegando ai bambini come dipingere quando è cominciata la sfilata dei cosplay e, complice la pausa pranzo imminente, mi sono affacciato a osservare cosa stesse succedendo. Ho capito subito che avrei voluto unirmi anch’io a quel gruppo di persone buffe, e così, pochi giorni dopo, armato della macchina da cucire di mia nonna e di un tutorial su YouTube, ho cominciato a creare il mio costume d’esordio: Altair, dal primo Assassin’s Creed. Era il mio primo progetto in assoluto, e nonostante fossi ancora terribilmente inesperto, il risultato fu comunque positivo.

La cura nei particolari, anche quelli apparentemente irrilevanti, è il marchio di fabbrica dei lavori di Federico.
La cura nei particolari, anche quelli apparentemente irrilevanti, è il marchio di fabbrica dei lavori di Federico.
La qualità e fedeltà dei progetti Fred Props diventa di giorno in giorno sempre più elevata. Cura nei particolari, proporzioni perfette, rifiniture professionali, è davvero difficile credere che un costume come quello di Jacob Frye sia opera di un ragazzo della tua età piuttosto che un prodotto ufficiale. Hai seguito dei percorsi di studio particolari per raggiungere questi risultati?

Il mio percorso di studi è abbastanza semplice: a livello scolastico ho frequentato architettura e arredo, mentre successivamente ho seguito un corso di Autocad. Nel tempo libero mi sono sempre dilettato nel modellismo in scala 25mm: questo, insieme alla guida di alcuni professori davvero competenti, mi ha permesso di acquisire una tecnica ed esperienza utilissima per il mio lavoro. Molte delle basi studiate a scuola sono state fondamentali in ciascuno dei miei progetti, che si tratti di una semplice proiezione ortogonale o di una realizzazione di repliche in scala.

Pur non avendo mai imparato a disegnare (studiando architettura, i miei “omini stecchini” sono rimasti esattamente tali… ciò vuol dire che no, non sarò mai un fumettista, o almeno credo!), aver osservato con attenzione dei veri professionisti all’opera mi ha influenzato notevolmente nella metodologia di pensiero. Con questo non voglio dire che un percorso di studi prettamente classico sia fondamentale per il lavoro del cosplayer, anzi! Credo che per prima cosa sia molto importante avere del talento naturale, o quantomeno un punto di riferimento importante da seguire come guida. Ma è altrettanto importante sapersi adattare: come accennato prima, il mio primissimo costume fu cucito con il mero supporto di YouTube, in quanto non conoscevo alcuna sarta disposta ad aiutarmi, perciò consiglio sempre di documentarsi a dovere in rete. Quando si cerca di creare un particolare oggetto o costume, è facile che una guida o video tutorial sia già presente online. Magari in inglese, ma è anche vero che siamo nel 2016 e credo che la conoscenza della “lingua ufficiale di Internet” dovrebbe ormai essere una prerogativa indispensabile.