MobileWorld #5: battaglie magiche e arcieri letali

Passiamo in rassegna i tre giochi mobile che abbiamo scelto per voi in questo nuovo appuntamento della nostra rubrica.

Ben ritrovati amici di VGN.it a un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata alle ultime novità nell’ambito dei videogiochi mobile. Come da format anche oggi andremo a esaminare tre giochi recentemente apparsi negli store digitali, elencandone punti di forza e di debolezza, in modo tale da aiutarvi a orientarvi all’interno dello sconfinato mercato mobile. Questo è MobileWold e vi auguriamo una buona lettura.

DISNEY SORCERER’S ARENA

Il primo gioco che andiamo a esaminare oggi è un titolo che attrae per il marchio che sfodera già a partire dal nome. Disney Sorcerer’s Arena è infatti un titolo che il colosso americano ha deciso di lanciare sul mercato mobile per fare un regalo a tutti i suoi fan sparsi per il mondo. Escludendo personaggi e ambientazioni, Disney Sorcerer’s Arena è un titolo che non brilla di certo per originalità. Certo, vedere tutti i personaggi dell’universo Disney racchiusi in un unico gioco è un qualcosa di magico, e lo è ancora di più poter creare il proprio team dei sogni mescolando buoni e cattivi, protagonisti e antagonisti.

Purtroppo però, finito l’entusiasmo iniziale, siamo di fronte all’ennesimo titolo a cui il mercato mobile ci ha abituato ormai da anni. Costruire la propria squadra di personaggi è il vero obiettivo del gioco, il fulcro di tutto il gameplay che per lo più si basa su battaglie automatiche per macinare decine e decine di livelli in poco tempo. Come ci si potrebbe aspettare da un titolo Disney le meccaniche risultano abbastanza semplificate rispetto a molti altri giochi dello stesso genere, come per esempio per quanto riguarda la sezione equipaggiamento degli eroi che, solitamente, occupa una parte importante della personalizzazione, mentre in Disney Sorcerer’s Arena gli equipaggiamenti sono generici e ogni eroe può equipaggiare le stesse risorse di tutti gli altri personaggi, rendendo di fatto più semplice la ricerca dei materiali.

Tante le modalità di gioco: oltre alla campagna principale che si suddivide in tre parti, si aggiungono le segrete del club (dungeon speciali da affrontare con i membri della propria gilda), le sfide dell’evocatore (dei livelli enigma da risolvere giornalmente), la torre della tenacia e tutta la componente PvP con arena, tornei e guerre di gilde.

Un titolo ricco dunque, che avrebbe potuto magari offrire di più in termini di originalità di gameplay, ma che comunque si rende giocabile soprattutto dagli amanti dei personaggi Disney. La grande pecca riguarda le tante, troppe richieste di acquistare pacchetti premium con denaro reale, che non ci saremmo aspettati di vedere con tanta frequenza, in un titolo che comunque, visto il nome che sfoggia, si rivolge a un pubblico molto giovane.

BATTLE BOUNCERS

Battle Bouncers è un titolo, anch’esso da poco approdato sugli store digitali, che riprende la struttura di giochi come Puzzle Bobble, la rivisita e le declina in chiave RPG. Le dinamiche di base sono semplicissime: per prima cosa è necessario costruire una squadra di eroi, ciascuno con le sue caratteristiche, statistiche e abilità speciali, per poi gettarci nella mischia dei vari livelli che compongono la campagna principale.

Ogni livello si compone di un’arena verticale con i nostri eroi alla base, con i nemici e gli ostacoli che pian piano, turno dopo turno, si avvicineranno sempre di più a essi e al contempo ci attaccheranno. Le nostre armi di difesa saranno, oltre alle abilità speciali degli eroi attivabili a seguito di un cooldown, delle raffiche di colpi lanciati proprio come accadeva ai tempi di Puzzle Bobble. Rimbalzando tra i nemici e gli ostacoli i nostri colpi uccideranno tutto ciò che sarà nella loro traiettoria, respingendo così le minacce.

I personaggi presenti non sono molti, ma sono tutti ben realizzati e caratterizzati, sia dal punto di vista grafico e sia per lo stile di gioco, con abilità uniche che svolgono in molti frangenti un ruolo determinate. Ciascun personaggio è potenziabile fino al rank cinque ed equipaggiabile con sei rune per migliorarne le statistiche, garantendo dunque un certo margine di lavoro per riuscire a raggiungere il level cap.

Dal punto di vista dei contenuti Battle Bouncers non offre moltissimo, oltre a una lunga campagna è presente, al momento, soltanto una sezione relativa alle gilde. Nonostante ciò il gioco risulta gradevole e perfetto per rilassarsi durante la giornata, consigliato a tutti quelli che hanno amato lo stile di Puzzle Bobble ma che vogliono qualcosa che sia più attuale.

HUNTER: MASTER OF ARROWS

L’ultimo gioco che andiamo a esaminare oggi è Hunter: Master of Arrows, un titolo molto interessante che può essere giocato davvero in ogni situazione, grazie anche alla sua funzione di salvataggio automatico che permette di interrompere il gioco in qualsiasi momento per poi riprendere esattamente da dove ci si era fermati. In Hunter: Master of Arrows impersoneremo un cacciatore alle prese con i nemici più disparati, senza altri riferimenti narrativi, spaziali o temporali.

Con queste premesse veniamo gettati nella mischia in un susseguirsi di livelli che dovremo portare a termine, ovviamente senza morire. Maggiore sarà il numero di missioni che concluderemo e più alte saranno le ricompense finali, che ci permetteranno di apportare migliorie al nostro eroe in termini di statistiche di base e di equipaggiamento.

Durante il susseguirsi dei livelli otterremo esperienza temporanea che, applicata alla sessione di gioco in corso, ci permetterà di scegliere dei potenziamenti per il nostro eroe così da adeguare le sue prestazioni alla difficoltà crescente dei livelli successivi. Il gameplay del gioco è fluido e comodo da gestire, in quanto tutto è strutturato per impegnare una sola mano.

In termini di varietà Hunter: Master of Arrow è abbastanza piatto, di fatto non offrendo nulla oltre la campagna principale, ma vi assicuriamo che anche solo portare a termine i cinquanta livelli che compongono il primo atto non sarà impresa facile. In tutto il gioco si compone di dieci atti, per un totale di quasi quattrocento livelli, per cui vi consigliamo vivamente di provare il gioco se siete alla ricerca di un titolo che riesca a tenervi impegnati per diverso tempo.

MobileWorld vi da appuntamento tra due settimane per un nuovo episodio in cui analizzarmoe altri giochi per dispositivi mobili, nel frattempo continuate a seguirci su VGN.it