Rise of Industry

La forza della semplicità nella gestione aziendale: il manageriale di Dapper Penguin Studios e Kasedo Games arriva in versione finale.

Rispetto alla prova in accesso anticipato fatta quasi un anno fa, Rise of Industry è cambiato davvero tanto. Il gestionale di Kasedo Games infatti si è arricchito di una marea di nuovi contenuti e opzioni, oltre all’arrivo della tanto agognata compatibilità con macOS e Linux. Scopriamo dunque insieme se il gioco è finalmente riuscito a toccare lo status di gestionale ricco di funzioni e dallo stile minimal a cui ha sempre ambito o se si è tristemente perso in meccaniche di gioco ripetitive e banali come spesso avviene con alcuni titoli di questo stampo.

Il progresso è fatica.

VERSO IL PROGRESSO

Personalmente non ho mai avuto una grande confidenza con i giochi di tipo gestionale però da sempre, ne ho subito un certo fascino. Da quando ho scoperto poi che si tratta di opere fruibili in maniera piuttosto gradevole anche su console (in particolare con Cities Skylines su Xbox One, ndr), ho iniziato ad avere un occhio di riguardo anche e per tutte le nuove produzioni in arrivo su PC e macOS. Lavorare a un gioco di questo tipo significa scontrarsi con saghe celebri e fan spesso molto esigenti: per quanto concerne lo sviluppo invece, i due ostacoli principali riguardano la creazione di una struttura di gioco divertente e di una curva di difficoltà ben calibrata in modo che non risulti frustrante per l’utente inesperto né tantomeno noiosa per quello più consapevole.

Non ci sono sindaci, costruttori o dittatori di ogni sorta: in Rise of Industry il giocatore interpreta il ruolo di un giovane industriale agli albori del XX secolo, il quale investe il suo capitale iniziale per costruire un piccolo impero fatto di abitazioni, infrastrutture, posti di lavoro e così via. Si dovranno costruire fabbriche, linee di trasporto per collegare al meglio le attività e i rispettivi operai, produrre materie prime e organizzare scambi commerciali con le altre città del mondo. Le leggi di mercato che regolano questi scambi tuttavia sono piuttosto basilari e si fondano, come già notato in sede d’anteprima, sul rapporto di domanda e offerta tra il venditore e l’acquirente, diventando così piuttosto facili da prevedere e da gestire a nostro vantaggio.

La fattoria come forma di impiego e sostentamento.

ECONOMIA AZIENDALE

L’evoluzione che il gioco ha vissuto nel corso di quest’ultimo anno è stata davvero incredibile: in particolare, negli ultimi mesi del 2018 e nella prima parte di quest’anno, gli sviluppatori si sono concentrati su delle aggiunte interessanti e assolutamente non trascurabili per un gioco di questa tipologia. In primo luogo è stato migliorato il sistema di connessioni e di infrastrutture stradali, rifinendo l’IA di chi percorre le strade, e introducendo nuovi scenari che rendono più varia l’offerta.

Sono arrivate dunque le autostrade e la possibilità di seguire tramite mini mappa l’azione e l’avanzamento dei nostri progressi. Inoltre, come in ogni prodotto di questo stampo che si rispetti, non esiste fare industrializzazione senza lati negativi. Ecco dunque che il traffico eccessivo può far saltare i nostri affari e limitare il proliferare del nostro business oppure, più semplicemente, grazie al nuovo sistema d’inquinamento, minare la salute della popolazione e far ammalare pericolosamente i nostri abitanti.

Per quanto riguarda il commercio poi, l’introduzione di una IA che gestisce aziende ‘rivali’ in affari si è rivelata una scelta piuttosto azzeccata in quanto ci offre uno stimolo a fare sempre meglio perché, appunto, la nostra non rappresenta l’unica offerta disponibile sul mercato. Per gestire poi quelli che sono i rapporti aziendali, è stato introdotto un sistema di PR & Marketing che il giocatore deve imparare a padroneggiare per ottenere il favore o appianare le divergente con i competitor sul mercato.

Dal lato puramente gestionale, è dunque richiesto al giocatore molta attenzione perché gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e si presentano, la maggior parte delle volte, sotto forma di eventi casuali, epidemie o pericolosi contraccolpi economici dovuti a nostre scelte poco ponderate.

IMPARA L’ARTE…

Semplificando quella che è la ramificata struttura di gioco, ci sono tre specializzazioni verso le quali l’utente può puntare: il commercio, la produzione e la raccolta, ognuna delle quali caratterizzata da un gran numero di tecnologie e miglioramenti che possiamo scoprire e ottenere per efficientarne lo sviluppo. Sarà infatti a carico del giocatore non soltanto la fase di raccolta del prodotto ma bensì tutto il processo produttivo che finisce, com’è ovvio che sia, con la consegna ai negozi o la vendita diretta a porzioni di abitanti della città.

Svolgono un ruolo rilevante anche i vari biomi nel quale decidete di sviluppare la vostra civiltà: il titolo è fin dall’inizio piuttosto guidato pertanto non sarà molto facile perdersi qualche spiegazione o funzionalità particolare dal menu di gioco ma è sempre bene tenere a mente che, ogni diversa conformazione della mappa di gioco creata in maniera procedurale può portare danni o vantaggi imprevisti col passare del tempo. La scelta di tutelare o meno l’ambiente circostante potrebbe costarvi molto cara per cui è sempre bene prestare attenzione alle decisioni che prendete e ponderare il più possibile ogni aspetto circa il posizionamento di nuove infrastrutture o di edifici inquinanti.

Mandare in fumo preziose riserve di petrolio o far morire interi pascoli altrimenti necessari per il sostentamento dell’economia di base è molto facile per cui, è bene che il giocatore abbia sempre un occhio puntato non soltanto sui grafici di andamento economico ma anche su quella che è l’economia reale del suo impero.

Chissà cosa direbbe Greta Thunberg…

Purtroppo però, al netto di questo, il gioco ci appare ancora per diversi aspetti come in divenire: gli sviluppatori ci hanno già informato di un ricco programma post lancio che riguarda l’introduzione di un sistema di gestione dei rifiuti, nuovi eventi casuali, nuovi tipi di risorse, edifici e potenziamenti per ogni struttura già esistente. Arriverà anche il ciclo notte giorno e quello stagionale pertanto siamo speranzosi che il gioco sappia arricchirsi e rinnovarsi ancora nel corso dei prossimi mesi poiché, al momento, sotto diversi aspetti manca di mordente e non è in grado di imporsi con la personalità che auspicheremmo per una produzione comunque curata e frutto di tanta passione.

Rise of Industry
GIUDIZIO
Rise of industry si è evoluto molto rispetto alla versione in accesso anticipato, divenendo adesso un gestionale decisamente più ricco di possibilità e quindi di divertimento per il giocatore. Lo stile grafico minimale che avevamo già apprezzato all'epoca è ancora più carino e appagante, anche se paga il prezzo di texture e animazioni non sempre entusiasmanti. Gli sviluppatori hanno promesso nuovi contenuti per il supporto post-lancio, dal più classico ciclo notte/giorno a quello stagionale, passando anche per aggiornamenti mirati ad alcuni edifici e molto altro che non può che far contenta la community.
GRAFICA
7.5
SONORO
7
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
7.5
PRO
Stile grafico accattivante
Tutorial e spiegazioni alla portata di tutti
CONTRO
Manca di un po' di personalità
Se non amate il genere potreste annoiarvi molto rapidamente
7.5
ACQUISTALO ONLINE