Vaporum

Vaporum

Una torre nell’oceano in stile steampunk: il dungeon crawler di Fatbot Games arriva su Xbox One.

Nell’ottobre del 2017, la software house slovacca Fatbot Games pubblicava su Steam Vaporum. Si tratta di un gioco che vuole rendere omaggio a un genere che ormai non è più molto in voga, ma che ha posto le basi del mondo videoludico: i dungeon crawler. Di recente un’operazione simile si era vista in Legend of Grimrock, ma l’aspetto che caratterizza maggiormente la fatica del team di sviluppo europeo è l’ambientazione.

Il genere ha sempre ispirato un ambientazione di tipo fantasy abbastanza classica, ma Vaporum ci immerge in un mondo steampunk che si ispira palesemente a BioShock. Dopo due anni dal lancio su PC e un’accoglienza generalmente positiva da parte della community, è arrivato il momento di sbarcare su console.

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THE LEGEND OF BIOSHOCK

Ci svegliamo su una roccia nel mezzo dell’oceano, con i ricordi che sono svaniti e senza sapere neanche il nostro nome. Di fronte a noi si erge una torre gigantesca, che ci spaventa ma che risulta essere anche familiare, quindi decidiamo di entrare. Il breve incipit, vista la palese ispirazione all’opera di 2K Games, non coinvolge molto il giocatore che si appresta a esplorare la misteriosa Arx Vaporum. La trama, in generale, non spicca per originalità e sicuramente non rappresenta il punto di forza del gioco. La lore viene comunque ampliata e resa leggermente più interessante dalle varie note e i vari audio sparsi qua e là nella mappa, che consigliamo vivamente di ricercare per avere un’idea più completa della narrativa di questo titolo.

Quello che convince in pieno, invece, è lo stile utilizzato per questa produzione. Già dal sottotitolo spicca la dicitura Steampunk Dungeon Crawler, che sintetizza perfettamente il cuore del prodotto. Il setting è davvero interessante e piacevole da vedere, giocare a un GdR del genere discostandosi dal solito mondo medievaleggiante rappresenta una ventata d’aria fresca che, nonostante la notoria classicità del genere, non risulta essere forzata. Pure a livello di varietà le 12 mappe sono ben differenziate, per quanto possibile visto che si tratta pur sempre di corridoi in una struttura chiusa, e non danno mai l’impressione di essere semplici copia e incolla.

Vaporum

In breve, il nostro scopo è quello di scoprire in primis chi siamo e poi anche qual’è il mistero che si cela dietro la torre. In seguito alla scelta della nostra armatura, molto simile a quella indossata sempre in BioShock, che varierà in base a parametri come la resistenza, il recupero di vita, la capacità di danno e altro, scopriremo ben presto che quest’ultima pullula di minacce e mostri che non vedono l’ora di eliminarci. Ci ritroveremo ad affrontare ragni meccanici, droni, umanoidi feroci e altre amenità. La varietà di creature non è eccezionale e già dopo i primi tre capitoli arriveremo poche volte a esclamare “wow” alla vista di una di loro, anche perché la maggior parte di loro si differenzierà solo per le armi di cui dispone: ad esempio possiamo incontrare dei ragni che sparano acido o altri che saranno capaci di infliggerci un colpo con una scarica di elettroshock.

Per quanto riguarda l’arsenale, abbiamo a disposizione davvero molti tipi di armi: pistole, fucili, mazze, spade, coltelli, scudi, martelli e altro. Le spade e gli scudi non si sposano molto con il tipo di ambientazione scelta per questo titolo ma, vista la grande possibilità di scelta lasciata al giocatore, non è criticabile il titolo sotto questo aspetto. Il lato ruolistico è abbastanza basilare, si sale di livello accumulando un materiale chiamato “Fumium” e, per ogni livello, si ottengono dei punti spendibili per migliorare determinate caratteristiche del nostro personaggio.

CASELLE, CASELLE OVUNQUE

Una volta entrati nel complesso di Arx Vaporum, la torre nel bel mezzo dell’oceano, prendiamo il controllo del giocatore e ci ritroviamo leggermente spaesati. O meglio, chi ha giocato “Legend of Grimrock” si ritroverà perfettamente a proprio agio con questo schema di controlli, chi invece non ha mai giocato un titolo del genere può rimanere spiazzato. Il giocatore, infatti, si muoverà nella zona seguendo rigorosamente le caselle che formano la griglia di ogni mappa. Per rendere l’idea, ci ritroveremo a camminare a scatti. Se vogliamo fare due passi per raggiungere una cassa, dobbiamo dare due colpi di analogico per arrivarci. La cosa più paradossale è che se vogliamo muoverci lateralmente non basta cliccare verso la direzione indicata con l’analogico sinistro, perché in quel caso riusciremo sì a muoverci ma non cambieremo la nostra prospettiva e quindi dovremo successivamente anche indirizzare il nostro sguardo muovendo la levetta analogica destra. Inutile dire che uno schema di controlli così studiato si sposa malamente per essere giocato con un controller tradizionale.

L’aspetto meno riuscito, però, sono le interazioni con l’ambiente. Per risolvere enigmi, che sono senz’altro ben studiati e coinvolgenti, è necessario far spuntare fuori il puntatore, in stile mouse. Il problema è che tutto questo va fatto con un controller, quindi serve premere prima LT poi, tenendolo premuto, bisogna spostarsi con l’analogico verso l’obiettivo scelto. Si tratta di un esempio ma se ne potrebbero fare molti altri, come posare gli strumenti per terra, che richiede una sequenza di azioni davvero poco user-friendly. Anche il sistema di combattimento non è esente da difetti, ci si affronta contro i nostri nemici in tempo reale (anche se è presente un’opzione per renderlo a turni, ma si vede che il titolo non è stato studiato per essere fruito in questo modo), ma restano le magagne dovute alle griglie e al sistema di spostamento del giocatore. Quando dovremo affrontare più di un avversario per volta è un disastro: ci ritroveremo spesso a combattere contro un nemico e, nel bel mezzo della lotta, verremo attaccati alle spalle da un altro accorso senza neanche accorgersene.

Vaporum

STEAMPUNK CHE FUNZIONA

Sotto l’aspetto tecnico il titolo svolge il suo lavoro molto bene. Oltre allo stile stupendo, convincono anche i modelli poligonali delle varie creature che via via andremo ad incontrare. La luminosità rende bene l’idea di claustrofobia che vive il giocatore. Il sonoro anche è reso molto bene, sia per quanto riguarda l’atmosfera che per quanto riguarda il rumore delle armi, credibile ed efficace. Anche il parlato, per lo più presente nelle cassette audio sparse nel gioco, è ben sopra la sufficienza. Durante la prova del gioco, inoltre, non si sono presentati particolari bug o glitch grafici. Sfortunatamente non è presente la lingua italiana tra le tante a disposizione, ma non se ne sente troppo la mancanza.

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GIUDIZIO
È difficile fare una valutazione di un gioco come Vaporum. Senza dubbio è un esponente di un genere tradizionale, che gli appassionati potranno sicuramente apprezzare. L’ambientazione in particolare è davvero coinvolgente, molto più di trama e combattimenti, ma il vero problema sono i controlli: è davvero evidente che Vaporum sia stato progettato per essere giocato con un mouse e una tastiera, ma le scelte effettuate per ovviare a questo non convincono affatto. In certi casi è davvero frustrante affrontare una battaglia o interagire con una cassa, e ciò non fa che gravare sull'esperienza di gioco.
GRAFICA
7
SONORO
7
LONGEVITÀ
6
GAMEPLAY
5.5
PRO
Stile grafico davvero azzeccato
Buona varietà di ambientazioni
Sonoro coinvolgente
CONTRO
Schema di controlli totalmente insufficiente
Trama non coinvolgente
6.5
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Contributor