Eden-Tomorrow è il primo titolo per PlayStation VR sviluppato dai tedeschi di Soul Pix, alla loro prima esperienza sull’headset per la realtà virtuale di Sony. Indossato il visore per PS4, ci troviamo subito in una situazione poco piacevole: l’inizio del gioco è infatti catastrofico e vede voi e la vostra capsula di salvataggio schiantarsi in un luogo remoto e isolato, condito dalla totale perdita di memoria del malcapitato protagonista controllato dal giocatore.
Per poter sfuggire a questa situazione disperata l’unico nostro aiuto viene dato da Newton, un piccolo “pod” volante che ricorda grandi nomi del passato come Wheatley di Portal, 343 Guilty Spark di Halo o lo Spettro di Destiny dai quali trae evidente ispirazione. Il gioco porta a instaurare una stretta collaborazione tra voi e il robot volante, dovendo controllare entrami a seconda delle situazioni che vi presentano davanti per poter proseguire con l’avventura.
AVVENTURE VIRTUALI
Questo passaggio di testimone tra il protagonista e il suo aiutante è alla base del gameplay di Eden-Tomorrow, ma possibile esclusivamente all’interno di determinate aree sicure dove potrete lasciare momentaneamente il vostro alter ego umano sotto la protezione di uno scudo, permettendo così a Newton di volare liberamente nelle vaste aree di gioco. L’alternanza di due personaggi, altrettanti sistemi di controllo e modi di osservare il mondo circostante dona a Eden-Tomorrow una buona varietà, che tuttavia non viene sfruttata a dovere. Ben presto, infatti, il gioco diventa abbastanza ripetitivo, limitandosi a spedirci continuamente alla ricerca di oggetti nei panni di Newton per poter passare all’area successiva con il protagonista.
Nei panni dell’umano, godrete ovviamente di una mobilità limitata rispetto al vostro compare volante e sarete costretti a superare ostacoli (come ad esempio burroni, stretti passaggi o dirupi) mantenendo l’equilibrio, evitando di mettere a rischio il tutto tramite movimenti bizzarri del visore e controller. Non mancano anche piccoli rompicapo che sarete chiamati a risolvere sfruttando ingegno e manualità, generalmente ruotando i due analogici del pad.
Proseguendo nell’avventura i momenti di scambio tra i due personaggi saranno sempre giustificati dal dover recuperare un oggetto o aprire un passaggio rimanendo sempre legati al dover prima raggiungere una zona di sicurezza per lo smemorato umano. Le ambientazioni che fanno da contorno alla storia sono piacevoli da visitare e sarà spesso bello perdersi a fare i turisti nel mondo creato da Soul Pix, soprattutto pilotando Newton, con il quale sarete ovviamente più liberi nel movimento e con il quale probabilmente soffrirete anche meno il tanto temuto motion sickness.
Rimangono però incertezze dal lato del gameplay: sebbene sia un’avventura che cerca di creare situazioni sempre differenti, l’aspetto che ci spinge più di ogni altro a proseguire è il fattore VR, lo scoprire un mondo attraverso la visione offerta dalla periferica Sony, senza questo particolare Eden-Tomorrow risulterebbe altrimenti un titolo piatto e ripetitivo, nonostante si cerchi più volte di dare una svolta al gioco alternando fasi in cui sfuggire ai nemici stordendoli o al doversi spostare con lentezza per non attirarli verso di voi. Nonostante non sia un titolo da bocciare completamente, si avverte la mancanza di un pizzico di originalità che possa permettergli di distinguersi dalla massa e brillare di luce propria. Forza Soul Pix, fateci vedere di cosa siete capaci!