The Witcher 3: Hearts of Stone

The Witcher 3: Hearts of Stone

Sin da quando CD Projekt ha annunciato l’intenzione di ampliare il mondo di The Witcher 3 attraverso due espansioni, il pubblico ha accolto la notizia con un entusiasmo quasi incontrollabile e, considerando la bontà dell’ultima avventura di Geralt, non sarebbe davvero potuto essere altrimenti. Il lancio di Hearts of Stone, primo di questi due “macro-DLC”, avrà tuttavia confermato l’hype che ne ha contraddistinto lo sviluppo? Scopriamolo!

CUORI DI PIETRA… O NO?

Incentrato ancora una volta sulla figura di Geralt di Rivia, Hearts of Stone ci proietta nel vivo di un’avventura che sembra ispirarsi alla celebre fiaba del Genio della Lampada, con un’unica, sottile differenza, ovvero che tale ruolo, in questo caso, è interpretato proprio dal nostro amatissimo Witcher. Non vi svelerò particolari dettagli sulla trama al fine di evitarvi spiacevoli spoiler, perciò vi basti sapere che in seguito a una serie di tortuosi eventi, vi ritroverete costretti a esaudire tre desideri per conto di un nuovo, tenebroso personaggio.

La trama, caratterizzata da toni estremamente dark che donano una nuova, affascinante prospettiva all’intero universo messo a punto da CD Projekt propone una progressione intensa e stimolante lungo le circa 10 ore necessarie per portarla a termine con successo soprattutto grazie a un cast di personaggi davvero ben congeniato, e se a questo aggiungiamo una vasta gamma di pregevolissime missioni secondarie – molte delle quali garantiscono emozioni addirittura superiori a quelle offerte dalle attività legate alla main quest – è davvero difficile non farsi coinvolgere, anima e corpo, da questo splendido DLC.

Come prevedibile il team di sviluppo non ha rivoluzionato in alcun modo la struttura originale dell’esperienza, il che vuol dire che molte delle missioni ruoteranno intorno all’ormai classico “indaga – parla – combatti”, ma ciò non toglie che considerando la presenza di una nuova romance, di missioni uniche e originali dalla struttura davvero originale e a tratti inaspettata, chiunque abbia provato anche solo un minimo interesse verso l’avventura di base, andrà incontro a ore e ore di puro divertimento. E questo, ovviamente, senza considerare la presenza di due finali, la cui presenza dona al DLC un’imprevedibile, ma graditissima, rigiocabilità.

Ma ciò che stupisce maggiormente di questo DLC è la sua profondità emozionale e l’ampio spazio dedicato all’introspezione psicologica di ciascuno dei personaggi proposti. Per quanto ovviamente incentrato sui combattimenti – che risultano peraltro molto più impegnativi rispetto a quelli dell’avventura di base di The Witcher 3 – questo DLC offre infatti innumerevoli spunti di riflessione, mettendoci di fronte a situazioni che sapranno farci ridere, spaventare e, chissà, talvolta anche commuovere. La direzione artistico-narrativa dell’esperienza è infatti eccezionale, confermando, ancora una volta, lo straordinario talento di una software house che non smette mai di stupire. Chapeaux.

The Witcher 3: Hearts of Stone
THE WITCHER 3: HEARTS OF STONE
GIUDIZIO
Curato nei minimi dettagli e qualitativamente straordinario, Hearts of Stone si dimostra un DLC di altissimo livello, capace di accrescere la bontà di un prodotto che, già di per sé, ha dimostrato di rasentare la perfezione sotto innumerevoli aspetti.
GRAFICA
9
SONORO
9
LONGEVITÀ
8.5
GAMEPLAY
9
PRO
I due finali assicurano una buona rigiocabilità
Direzione artistica come sempre eccezionale
Ottimo rapporto qualità/prezzo
CONTRO
Nulla da segnalare
9
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