Tales of Vesperia: Definitive Edition

Tales of Vesperia: Definitive Edition

Il gioco di ruolo di Bandai Namco torna sotto una nuova veste in un'edizione definitiva impreziosita da contenuti esclusivi.

Insieme a molti altri marchi storici, la serie di Tales of è quasi una compagna di vita del giocatore medio. Fin dalle prime console, il panorama fantasy dei JRPG orientali è stato indubbiamente marchiato a fuoco dal lavoro di Bandai Namco (o da Namco, se consideriamo i primi capitoli), incantando milioni di giovani appassionati come il sottoscritto. Ricordo ancora con enorme nostalgia i tempi in cui giocavo a Tales of Phantasia su GameBoy Advance o Tales of the Abyss su PS2, perdendo ore e ore in trame avvincenti con un cast eccezionale, al limite tra l’animazione giapponese e la fantasia classica.

Con Tales of Berseria il marchio è ritornato a nuova linfa dopo il divisivo Tales of Zestiria, ma i fan di vecchia data – vedendo remake e remastered fioccare come funghi negli ultimi anni – chiesero a gran voce di riportare in vita i titoli del passato. Sebbene ci siano candidati molto più papabili – tra cui il popolarissimo Tales of the Abyss già citato – Bandai Namco ha accolto questi desideri rivitalizzando Tales of Vesperia nella nuova Definitive Edition. Questo capitolo è stato indubbiamente uno dei più amati dagli appassionati, soprattutto perché segnava il distacco dalla generazione precedente, fondando nuovi canoni per la serie, come un sistema di combattimento più dinamico e una maggiore profondità degli elementi ruolistici. Come scopriremo nelle righe che seguono, la storia di Yuri e dei suoi amici viene a chiederci di essere vissuta ancora una volta, offrendoci tante novità inedite per il pubblico occidentale.

Le opening dei Tales of sono sempre una gioia per gli occhi (e per le orecchie).

LA SEVERA LEGGE DEI BLASTIA

Uno dei capisaldi della serie è il fatto che in ogni universo, fin dalla sua creazione, viene presentato enigmaticamente un elemento “mistico” che regola i rapporti all’interno del mondo dei “terrestri”, descritto da una voce fuori campo quasi bambinesca. Per quanto molte cose si assomiglino e ci siano riferimenti che puntano ad una sorta di multiverso condiviso, c’è sempre questo qualcosa di divino in mano agli uomini. Nel caso di Tales of Vesperia, il fulcro principale è rappresentato dai Blastia: una sorta di tecnologia magica in grado di proteggere le città dai mostri, incrementare le capacità fisiche e congiurare incantesimi. Il potere donato da questa energia ha creato dei difficili rapporti tra le razze e i governi per via del suo utilizzo tecnologico, portando alla creazione di quello che nel gioco viene chiamato Impero: una celata dittatura di pochi esercitata da una milizia composta da cavalieri che assicurano l’ordine civile.

Il nostro protagonista, Yuri, è un ex-cavaliere del sestiere popolare che finisce per imbarcarsi in un viaggio lungo il continente per scoprire cosa c’è dietro i furti dei Blastia nella sua città, non prima però di essersi intrufolato a palazzo e aiutato, per coincidenza, la principessa Estellise nella sua fuga. Come ogni ottimo Tales of, il protagonista e la sua compagna saranno il fulcro centrale di tutta la trama, raccogliendo carismatici compagni in giro per il mondo e arrivando a scoprire una minaccia così grande da poter distruggere l’intero globo. Sebbene nel quadro macroscopico questa linea narrativa sia piuttosto standard, Tales of Vesperia ha una delle alchimie migliori della serie, soprattutto per via di come il cast è stato ideato e gestito. Oltre ad avere dei design unici e atipici nello scenario dei JRPG – basti pensare al cane con la pipa chiamato Repede e al nuovo personaggio: la piccola piratessa Patty – ognuno degli eroi e dei cattivi hanno una caratterizzazione molto profonda e con intrecci di trama mai scontati. Naturalmente i riflettori sono rubati dal triangolo Yuri-Flynn-Estellise, il quale è uno dei due fuochi a cui gira intorno tutta la storia insieme alla lotta contro il male supremo. Questa volta però, grazie alle numerose aggiunte della Definitive Edition, ci sarà anche molto più spazio per dialoghi e scenette dedicate al resto del cast, approfondendone enormemente il background.

La storia è molto longeva e procede abbastanza spedita, seppur alle volte indulgi molto sul far riflettere il giocatore sulle tematiche nascoste dietro il lato “avventuroso”. Mentre il fantastico la fa da padrone, sotto la sua superficie si nascondono messaggi più seri che vanno a toccare concetti come la politica, la giustizia, il divario sociale tra ricchezza e povertà, la crescita personale e molte altre cose da scoprire attraverso la storia di ognuno dei protagonisti. Con il passare degli anni, è evidente che nella serie di Tales of questi elementi si siano fatti sempre più dominanti (non a caso Berseria è forse uno dei più atipici proprio per questo motivo) e Vesperia, insieme a Xilia, rappresentano alcuni dei passi più decisi in questa modifica all’impostazione della sceneggiatura. In particolar modo, Vesperia è forse quello che riesce a mantenere il giusto equilibrio, riuscendo a tessere le fila di un’eccellente avventura fantasy con sfumature più serie e reali di quanto ci si aspetterebbe.

Nella Definitive Edition ritroverete dunque una delle migliori storie dell’intera serie di Bandai Namco, arricchita di ancora più dettagli e dialoghi che purtroppo in occidente non abbiamo mai visto. Al netto di una conclusione poco incisiva, Tales of Vesperia ci ricorda ancora una volta quali siano le vette della narrativa tipica dei JRPG.

IBRIDAZIONE COMBATTIVA

Naturalmente non è solo con i dialoghi e le azioni epiche che il gioco di Bandai Namco ha conquistato il cuore dei giocatori: infatti una delle grosse novità che introdusse Tales of Vesperia fu proprio il modo in cui rivoluzionò sia il suo sistema di combattimento che gli elementi di gameplay in generale.

Alla fine di ogni combattimento, potrete incappare nelle classiche scenette comiche diventate un marchio della serie.

Tanto per cominciare si abbandonò la staticità della vecchia scuola, passando a delle battaglie più dinamiche e variegate con la ampia libertà di movimento diventata poi il nuovo standard, anche grazie al lavoro precedente con Eternal Sonata. Oltre questo, il combattimento diventò ancora più vivido e intenso per via dell’introduzione di elementi come l’Oltrelimite – il meccanismo che annulla la pausa tra i colpi normali e le arti – e altri meccanismi in grado di garantire una profondità maggiore alle battaglie, insieme a una spettacolarità più marcata. 

Anche gli elementi RPG hanno subito un arricchimento non indifferente, soprattutto dal lato delle Abilità, della Cucina e della Sintesi. Statistiche e capacità dei personaggi sono stati immessi in un sistema che si accoppia benissimo con i livelli di difficoltà disponibili: mentre Facile permette di godersi la storia del gioco senza troppi problemi, quindi venendo incontro a chi magari non ha molta voglia di perdere ore e ore a cercare materiali rari o a destreggiarsi tra le Abilità, impostando a Difficile tutta la struttura dietro il set-up del gruppo diviene essenziale perfino per gli scontri meno impegnativi. Questa mole di contenuti, oltre ad allungare enormemente il tempo di gioco, permette di poter gestire il proprio party nella maniera che più si desidera, offrendo al giocatore tantissime possibilità e dungeon segreti in cui poter testare le proprie abilità.

La Definitive Edition aggiunge altre nuove inedite zone e arti da scoprire, così come la possibilità di utilizzare Flynn e Patty come combattenti del proprio gruppo. In particolare, la presenza di nuove abilità, equipaggiamento e personaggi modifica di molto l’ecosistema di gioco, soprattutto quando si raggiungono livelli elevati e si affrontano i contenuti secondari vicini l’epilogo (o dopo di esso). Mentre non c’è una vera e propria nuova direzione nel già ottimo sistema di combattimento, o alla gestione dei vari menu, le novità disponibili nella versione per console attuali sono abbastanza incisive da fornire una prospettiva completamente diversa al gameplay dei livelli più alti.

In un certo senso, il comparto ludico di Tales of Vesperia è la perfetta rappresentazione del suo tempo: un misto tra nuove idee e tradizionalismo che ben si accompagnano a vicenda, soprattutto se si guarda al prodotto della Definitive Edition uscita per PlayStation 3. Certo ci sono alcune limitazioni non risolte neanche nella nuova veste, tra cui la lenta navigazione dei menù e la scarsa chiarezza dei benefici della Cucina, ma tutto sommato si tratta di vere e proprie inezie che non avevano bisogno di grandi ristrutturazioni. Il ritmo di gioco è già veloce di per sé e l’ecosistema è sufficientemente generoso da non risultare frustrante. Anzi, per certi versi queste caratteristiche rappresentano una scelta ben più saggia rispetto alla recente deriva da “open-world” della saga, il che rende Tales of Vesperia: Definitive Edition una buona occasione per tutti i nuovi fan che cercano un approccio da JRPG più classico all’interno della saga.

UN MONDO DIVERSO, PIENO DI COLORI E PROFONDITÀ

Per chi, invece, ha già avuto modo di godersi appieno Vesperia nella sua uscita su Xbox 360 nel lontano 2009, i vantaggi della Definitive Edition non finiscono solamente nelle aggiunte. Dal lato tecnico, tutto il mondo di gioco e i suoi personaggi appaiono ancora più vividi e definiti rispetto al passato. Certo, i modelli non sono stati completamente sostituiti e il gioco aveva già un’ottima base di partenza grazie allo stile affine all’animazione giapponese, ma quantomeno Bandai Namco ha saputo sfruttare al meglio la conversione alle nuove definizioni risaltando una terra ricca di ambientazioni diverse e design accattivanti.

Gli hardware più potenti permettono anche una fluidità più evidente, il che ha giovato nella mischia dei combattimenti, ricchi di effetti speciali e mosse concatenate da gestire in contemporanea. La conversione è stata estesa anche alle eccellenti scene animate e alle bellissime musiche, rendendo il tutto così adattato da sembrare sviluppato direttamente sulle console attuali.

Il gioco presenta scenari molto suggestivi, spesso accompagnati da momenti chiave per i protagonisti.

Sebbene il segno degli anni si noti, soprattutto nelle animazioni facciali e nelle texture del mondo esterno, c’è stato abbastanza lavoro da dare una degna rivitalizzazione estetica al titolo, rendendo la Definitive Edition un qualcosa di più della semplice riproposizione dell’edizione giapponese mai arrivata in occidente.

Ma, parlando di quest’ultima, le aggiunte contenute in essa (quando uscì in Giappone nel 2009) sono davvero significative e rappresentano la maggior parte delle novità incluse nell’attuale Definitive Edition. Tra gli elementi degni di nota segnaliamo: nuovi personaggi, come Patty, e nuovi NPC provenienti dal prequel animato, la possibilità di usare le scorciatoie per le arti, minigiochi esclusivi, una mole enorme di quest e linee di dialogo, la possibilità di scegliere tra il doppiaggio giapponese e quello inglese (e sulla lingua consigliamo quella originale a fronte di una versione inglese sottotono), un restyling completo di alcune città, nuove zone – urbane e non – da esplorare e molto, molto altro ancora.

Da qualsiasi prospettiva la vogliate vedere, questa non è solamente un’opportunità per rivivere uno degli miglior JRPG sella scorsa generazione, ma anche di poter esplorare un gioco completamente nuovo sotto ogni punto di vista, sia estetico che contenutistico.

Tales of Vesperia: Definitive Edition
Tales of Vesperia: Definitive Edition
GIUDIZIO
Tales of Vesperia: Definitive Edition è il sogno proibito dei fan occidentali, il Godot che gli utenti PlayStation 3 aspettarono invano nel 2009. Dalla prospettiva di un nuovo fan, che vuole approcciarsi alla serie, questo è indubbiamente un eccellente punto di partenza per apprezzare davvero i Tales of e capire la caratura del team di sviluppo dietro questi famosi JRPG. Oltre ad avere un cast eccezionale e una storia avvincente, il gameplay è super divertente, ricco e solido al punto giusto, mettendosi in un punto di mezzo tra la tradizione e le concezioni moderne che possiamo osservare nell’attuale generazione. Chi, invece, ha già avuto modo di vivere Vesperia nella sua interezza, si ritroverà davanti a un titolo completamente diverso per via dell’enorme mole di contenuti che è stata immessa nella release nipponica, oltre che a una decisa conversione estetica dedicata alle nuove definizioni e alla fluidità generale. Tales of Vesperia: Definitive Edition è l’ultima forma di un grande pilastro degli RPG, capace ancora una volta di incantarci grazie all’avvincente storia di Yuri ed Estellise in un mondo ancora più ricco di dettagli, colori ed emozioni rispetto al passato. Non ci sono davvero scuse per non imbarcarsi, ancora una volta, in questa indimenticabile avventura.
GRAFICA
9
SONORO
9
LONGEVITÀ
9
GAMEPLAY
9
PRO
Tantissimi nuovi contenuti mai visti in occidente
Maggiore nitidezza e fluidità rispetto alla versione originale
Storia e gameplay ancora coinvolgenti e solidi, arricchiti da elementi inediti
Cast eccezionale, arrichito da nuovi approfondimenti e un inedito personaggio
CONTRO
Menu e animazioni dimostrano il segno degli anni
Doppiaggio inglese sottotono, soprattutto nelle nuove aggiunte quando è presente
9
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