Earth Defense Force 5

Arriva il nuovo capitolo del franchise che racconta di bizzarre invasioni aliene su vasta scala.

Alieni: creature extra dimensionali che instillano un certo grado di paura a seconda della loro rappresentazione. E.T.? Carino anche se inquietante. Mars Attacks? Pura follia in formato caricaturale. La Cosa? I migliori effetti speciali per un orrore cosmico formato ghiacciolo. B-movie in bianco e nero con insetti giganti e cervelli mutanti? Un retaggio sci-fi molto retrò che ancora oggi influenza tutti i film in cui i marziani arrivano per invaderci tutti, compresi Chicken Little e Jimmy Neutron. Nel mondo videoludico, come in quello cinematografico, abbiamo vissuto delle invasioni extraterrestri di tutto rispetto: Gears of War, Resistance, Killzone e molti altri nomi noti che sarebbe ridondante elencare. Ma in mezzo a questo panorama da blockbuster c’è un franchise in particolare che ha portato in alto, con fierezza, la bandiera della tradizione esagerata delle produzioni da B-movie.

È con un certo orgoglio che andremo a parlare di Earth Defense Force 5, il nuovo capitolo della saga di Sandlot e D3Publisher di che fa dell’iperbole comica stereotipata il suo più grande vanto, conducendo i giocatori in una spirale di orde gigantesche composte dai più disparati organismi ostili provenienti dall’immaginario orientale e occidentale.

Il glorioso esercito della Terra si prepara all’azione

PER DIFENDERE LA TERRA DA OGNI ATTACCO ALIENO

La struttura di Earth Defense Force 5 è piuttosto libera e si basa su un’enorme serie di operazioni che sforano il tetto delle 100 missioni principali. Queste possono essere affrontate sia in singolo, sia online e sia in cooperativo a schermo condiviso, in modo da poter vivere il caos in compagnia o in solitaria.

“Caotico” è proprio il termine perfetto per descrivere la tecnica che costruisce la trama di fondo di Earth Defense Force 5, ma in realtà anche di tutte le altre iterazioni precedenti. Come da tradizione, la Terra è sotto attacco da parte di una razza aliena non ben identificata che sgancia ogni tipo di mostro sul nostro pianeta, da formiche giganti a rane colossali con fucili laser, fino a dei veri e propri Kaiju in stile Godzilla ma con un design diverso per evitare di pagarne il copyright. Per la maggior parte del tempo in cui affronteremo tale minaccia, saremo trattati come novellini che accompagnano il glorioso esercito terrestre, affrontando le varie minacce e scoprendo missione dopo missione gli orrori di cui sono capaci questi invasori, arrivando eventualmente alla conclusione del conflitto in delle epiche battaglie su larga scala che coinvolgono mecha, gigantesche navi madre e laser orbitali annienta specie.

Ogni scontro che si vivrà, ogni spedizione nelle città giapponesi evacuate, è un tripudio di cliché e situazioni al limite del patriottismo da film americano (ma in chiave nipponica). Le forze militari sono trattate come uomini e donne duri fino al midollo, equipaggiati di piombo e lanciarazzi. Questi eroi sono in grado di scaricare colpi su colpi tra un dialogo ridicolmente eroico e l’altro, sacrificando la propria vita per portare la impossibile pace nell’universo del franchise. Non ci sono veri e propri personaggi iconici a rappresentare la nostra fazione o a canalizzare la narrazione, piuttosto è l’intero corpo armato a essere un’enorme entità comune che diventa sempre più parodica e sfrontata a ogni dispiegamento tra urla, incoraggiamenti e frasi imbarazzanti che potremmo sentire solamente nelle peggiori produzioni di serie B. Ma è proprio questa accozzaglia di asset da pellicola da low budget che rende Earth Defense Force 5 maledettamente bello e accattivante.

La narrazione è puro pathos stereotipato che risulta così stupido da essere anche forzatamente coinvolgente per il modo in cui il nostro personaggio si ritroverà al centro della mischia, sparando a migliaia di nemici in un tripudio di sangue viola, testosterone e proiettili dal calibro super elevato in grado di distruggere interi grattacieli. Questa sensazione viene stimolata da un approccio specifico che vede sempre l’elemento sorpresa fare da agente attivo nello svolgimento degli incarichi. All’inizio l’esercito si trova ogni volta in una situazione di calma apparente, o comunque di stallo rispetto allo status del dispiegamento precedente. Una volta sfoltite le prime orde di vecchi nemici, arriverà sempre qualcosa di ancora peggiore o una strategia del nemico non prevista, facendo scattare innumerevoli colpi di scena super scontati e citofonati fin dalle prime battute di dialogo. E questo accade in ognuna delle 100 e passa missioni a disposizione, creando una sorta di buffa sfida globale a chi è il più tosto e armato tra le due principali fazioni.

Un guazzabuglio di frasi fatte e mostri discutibili che non pretende mai di essere un prodotto serio, piuttosto si afferma come una terribile idea che crede così tanto in sé stessa da diventare seriamente divertente. E se il videogioco ogni tanto può anche essere puro divertimento, perché privarsi dall’erotico piacere di far esplodere una gigantesca astronave aliena presa direttamente da Indipendence Day?

Oltre alle vostre armi, potrete contare sul supporto delle unità aree, navali e terrestri.

FUOCO! FUOCO! FUOCO!

Come un Will Smith nella sua forma migliore, impersonerete soldati che hanno armamenti al limite del fantascientifico, divisi in classi che ne distinguono capacità e statistiche. Earth Defense Force 5 mantiene la forma dei suoi predecessori, ponendosi come uno shooter in terza persona con un’attenzione particolare al bottino e alle statistiche.

Quello che dovrete fare è scendere in campo e dare sfogo alla vostra rabbia attraverso centinaia di armi che potranno essere ottenute sconfiggendo i nemici e raccogliendone le spoglie. Questo è in realtà lo scopo principale per cui si ripeteranno tutte le missioni in difficoltà crescente, in modo da mettersi alla prova e arrivare a ottenere gli armamenti più potenti, pregando in ginocchio che il loot casuale vi sia favorevole.

Il gioco, come da tradizione per il franchise, è un enorme modalità orda dinamica dove centinaia e centinaia di ostili verranno a cercare voi e i vostri alleati, umani o intelligenze artificiali. Non ci sono coperture, strategie o particolari meccanismi dei TPS moderni. Quello che dovrete fare è semplicemente sparare all’impazzata con tutto ciò che avete a disposizione, un approccio semplicistico che serve proprio per godersi al meglio la complessità del caos su schermo.

Dire che in molte missioni ci si capisce ben poco è un eufemismo, il titolo vi pone così tanti nemici che alle volte è impossibile perfino capire dove sia il vostro personaggio, specialmente se il frame rate vi crolla addosso abbandonandovi. Ma non importa! Il modo in cui sono state gestite le armi e i potenziamenti, sia per effettiva forza distruttiva che per varietà di fuoco, è talmente tanto magistrale da rendere le esplosioni di sangue bizzarramente soddisfacenti da provocare. Come nel miglior film di Michael Bay (e ce ne sono ben pochi), il gameplay diventa un tripudio di bombe e deflagrazioni colossali, facendo volare corpi di aracnidi enormi a distanze impossibili per la gravità terrestre. Come giocatori, il vostro compito non è solo abbattere gli alieni, piuttosto è quello di farlo nella maniera più spettacolare e annientatrice possibile.

Ci sono ben cinque livelli di difficoltà e gli ultimi due sono studiati per rappresentare una sfida per i giocatori equipaggiati al meglio, quindi tutti gli smanettoni che prendono Earth Defense Force come una ragione di vita e passano le ore a potenziare i ppower per le armi, i quali sono rappresentati da una mole pazzesca di stelle e gradi. In queste istanze il gioco lascia la parodia per diventare un vero e proprio inferno di combattimenti al limite del possibile, portando una frustrazione immensa e un livello di strategia inaspettato. C’è dunque una netta distinzione tra l’esperienza casual, divertente perché esagerata, e l’esperienza hardcore, esageratamente difficile e quindi ancora più interessante, in modo da creare una piccola curva ripida che faccia capire il valore di questa produzione anche ai profani.

Proprio tale filosofia, a cavallo tra dogmi di gameplay tipici dell’oriente e canoni leggeri della struttura occidentale, crea un alchimia che non solo è vincente su tutta la linea, ma riesce a crearsi un’esperienza completamente unica e tanto folle da essere praticamente introvabile in qualsiasi altro prodotto. Del resto, nessun sviluppatore sano di mente vorrebbe pubblicare una roba simile, probabilmente perché non ha il coraggio o l’inventiva di trasformare un brutto anatroccolo deforme in un cigno così orridamente bello e strampalato da essere amato da tutti i cultori del pattume.  

La varietà di mostri da combattere è piuttosto vasta e riprende gli elementi dell’immaginario giapponese

ESTETICA DA Z – MOVIE

Ma se il gameplay rimane ancorato alla formula originare, purtroppo lo è anche il motore di Earth Defense Force 5. Sì, è vero che rispetto all’ultima versione ci sono stati dei passi avanti evidenti, soprattutto per quanto riguarda la costruzione delle ambientazioni urbane e per gli effetti speciali, tuttavia il resto del titolo presenta una grafica spartana che ricorda moltissimo quella dei giochi puramente da cabinato dei primi anni del 2000. Non è certo una sorpresa per gli affezionati, da Earth Defense Force non ci si aspetta una grafica fotorealistica (sebbene il prossimo capitolo abbia già mostrato un motore più solido) però è anche vero che i problemi tecnici che presenta sono davvero tanti. Cali di frame, animazioni legnose, distanza del rendering che cozza con l’intento di fare mappe gigantesche e via discorrendo.

Gli effetti speciali sono al limite del ridicolo e i giganteschi spruzzi di sangue sembrano essere delle bottiglie di Coca-cola agitate per ore prima di essere aperte, ma queste decisioni fanno parte del pacchetto da “B-movie” del gioco.  Quello che non va bene è rimanere indietro in tutto il resto ed è forse l’unico lato negativo vero e proprio che si può trovare, se si esclude la soggettiva attitudine alla ripetitività dei giochi con grande peso al grinding.

Per fortuna però la colonna sonora rimane di alto livello con composizioni degne sia del miglior film militare che quello della peggior invasione aliena stereotipata, con tanto di suoni acuti echeggianti ogni volta che compare un disco volante. Il doppiaggio da noi è disponibile solo in inglese ed è letteralmente terribile, nel senso migliore del termine. È così caricato e pompato, perfino nel dialogo più stupido e colloquiale, da essere un’apoteosi pessima dello spirito militare comico. Eppure, allo stesso tempo, è in grado di esaltare positivamente i momenti clou delle missioni, dando una scarica di adrenalina che non ti aspetteresti da un prodotto come EDF.

L’ultima nota dolente sono i controlli, decisamente scomodi nella loro configurazione iniziale. Vi consigliamo caldamente di modificarli a vostro piacimenti, per esempio togliendo al tasto L3 il comando della corsa e a L2 la capacità del salto. Questo dovrete farlo per ogni classe, date che ciascuna di esse ha uno schema diverso con funzioni differenti.

Earth Defense Force 5
GIUDIZIO
Earth Defense Force 5 è il gioco definitivo per rappresentare la bellezza del brutto dei B-Movie. Non il titolo pessimo che meritavamo ma quello di cui avevamo bisogno. Si tratta dell’incarnazione ludica di tutti quei film di fantascienza, orientali e non, fatti male e recitati persino peggio. Eppure, questa sua indole da invasioni aliene piene di insetti e kaiju giganti è così ben realizzata che riesce a divertire molto di più di tanti altri giochi sul mercato. Certo, il gameplay è votato unicamente al caos e all’ottenimento del bottino, la grafica è al limite dell’accettabile, ma tutto questo passa in secondo piano quando ci si ritrova a sparare razzi in un mare di rane giganti con dei fucili laser che cavalcano dischi volanti usciti da astronavi grosse quanto New York. Se non avete mai sentito parlare di questa gloriosa saga, questo è un ottimo punto di partenza per rimediare al vostro tragico errore.
GRAFICA
6.5
SONORO
7.5
LONGEVITÀ
7.5
GAMEPLAY
7.5
PRO
Demenziale e stereotipato, una vera e propria gemma di cliché
Longevità garantita da 100 e passa missioni da svolgere
Migliaia di nemici diversi da sconfiggere in orde sempre più numerose
Giocabile anche in cooperativa online o a schermo condiviso
CONTRO
Un lato tecnico claudicante e datato
Focalizzazione sull'elemento "grind" che potrebbe non piacere al pubblico occidentale
Controlli di default veramente scomodi
7.3
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