Detective Gallo
Versione testata: Switch

Detective Gallo

Il 2018 si è rivelato finora un anno davvero positivo per i team grandi e piccoli di casa nostra. Che si tratti di horror, comicità, sentimento, le software house tricolore stanno davvero sfornando titoli densi e ben strutturati, proprio come quello del “pollaio” di Footprints Games oggetto di questa recensione. Piccolo giro di parole per dire che se siete amanti delle avventure grafiche vecchia scuola, Detective Gallo si candida a diventare ottimo mangime per i vostri becchi affamati di indagini e misteri.

Detective Gallo

CHE CACTUS SUCCEDE?

È una notte scura in città e Detective Gallo fa ritorno nel suo ufficio, dove riceve la visita inaspettata di Phil Cloro, un ricco pennuto amante delle piante che chiede il suo aiuto: le sue amate piante sono state orribilmente “assassinate” e lui è seriamente intenzionato a far luce sulla questione e smascherare il colpevole, dietro promessa di un lauto compenso. Gallo accetta il caso e inizia a razzolare qualsiasi pista, non tralasciando alcun dettaglio e imbattendosi in strani e buffi personaggi che diventano oggetto dei suoi “pungenti” interrogatori; anche perché il suo fido assistente è il cactus Spina, che porta sempre con sé nel taschino dell’impermeabile a metà strada tra Dick Tracy e il tenente Colombo (al quale somiglia per tantissime caratteristiche fisiche e caratteriali).

L’indagine lo porterà verso risvolti davvero interessanti e non sempre faccine dolci, bimbetti di quartiere o stradine verso acquedotti sperduti si riveleranno di poco conto o per nulla pericolosi. Ma Gallo affronterà qualsiasi prova con la sua immancabile verve e il suo arguto senso dell’umorismo fino alla soluzione del caso e a un inaspettato gran finale.

Detective Gallo

NON È UN’AVVENTURA DA POLLI

Quando si avvia Detective Gallo, la prima sensazione che si avverte è di essere entrati in un’avventura in stile disneyano alla “DuckTales”. L’intero titolo è stato infatti illustrato a mano, seguendo una linea fumettistica davvero vincente. Gli scenari in cui il nostro eroe si muove all’interno della città non sono molti, ma ogni posto è deliziosamente particolareggiato e impreziosito da una variegata palette di colori che non va minimamente ad appesantire o rendere frustrante la ricerca di oggetti che si riveleranno cruciali nell’indagine.

Su Switch, il gioco risulta fluido e scorrevole, le inquadrature sono sempre perfette e non stancano mai la vista, seppur adattate alle dimensioni della console portatile. Stesso discorso per i comandi, davvero semplici e adatti anche a un pubblico di giovanissimi: basterà usare il tasto B per esaminare gli oggetti e A per prenderli, utilizzarli o combinarli insieme ad altri nell’inventario a scomparsa che si apre semplicemente puntando il cursore verso la parte alta dello schermo. Gallo è inoltre dotato di un senso particolare (chiamato proprio non a caso “senso di Gallo”), attivabile con il grilletto destro, con cui visualizza delle lenti di ingrandimento su tutti gli elementi esplorabili e che agevolano il giocatore nell’esplorazione completa degli elementi ambientali e nella risoluzione di alcuni enigmi.

IL PELO NELL’UOVO

E proprio gli enigmi si rivelano il tributo personale del team alle grandi avventure punta e clicca del passato, per nulla scontati, anzi a volte molto complessi e che richiedono davvero tutte le doti creative del giocatore oltre a un enorme senso dell’umorismo. Molti degli oggetti e dei personaggi che Gallo incontra durante lo svolgimento della trama potrebbero non rivelarsi decisivi nel momento stesso in cui appaiono su schermo, ma diventarlo in seguito. Essendo un detective, come tale il nostro Gallo dovrà tornare diverse volte a interrogare i sospettati e i dialoghi spesso saranno un vero e proprio spasso.

Il nostro eroe pennuto ha con sé anche una sorta di taccuino, su cui viene visualizzato l’obiettivo da compiere in quel momento e un breve appunto dove si trova un indizio che potrebbe aiutare il giocatore nella soluzione. Ma sempre in linea con le avventure vecchia scuola, non aspettatevi un tutorial vero e proprio. Sarete costretti a cercare davvero il pelo nell’uovo e provarle davvero tutte, pur di arrivare a capo di una situazione intricata. Solo dopo aver risolto buona parte degli obiettivi della missione, alcune zone della città diventeranno accessibili (prima saranno bloccate da alcuni segnali di “lavori in corso”) e l’avventura potrà procedere.

Detective Gallo

In termini di longevità, il gioco sembra essere apparentemente breve, ma come in tutte le avventure grafiche che si rispettino, proprio nel momento in cui sembra di essere arrivati alla fine e aver finalmente identificato il colpevole, ecco che spunta un altro enigma e il nostro abile detective deve rimboccarsi di nuovo le maniche e proseguire. Questa impronta quasi episodica lascia intendere, tra l’altro, che potrebbero esserci nuove avventure all’orizzonte per il nostro eroe e che non si tratterà di un gioco isolato.

Ultima ma non meno importante menzione va fatta al comparto audio. La colonna sonora, da vero e proprio film noir anni ’30 calza a pennello, sebbene il doppiaggio e la localizzazione inglese risultino più gradevoli e si adattino meglio all’atmosfera del gioco rispetto a quelli italiani, in ogni caso entrambi senza sbavature o errori.

Detective Gallo
Detective Gallo
GIUDIZIO
Detective Gallo è una divertentissima avventura grafica tutta italiana mista all'ironia delle migliori serie disneyiane. Gli amanti del genere non devono perdere assolutamente l'occasione di giocare nei panni di questo ironico e arguto detective pennuto. Noi della redazione siamo già in attesa del secondo capitolo!
GRAFICA
8
SONORO
7.5
LONGEVITÀ
7.5
GAMEPLAY
8
PRO
Grafica accattivante e fluida
Il gioco si adatta perfettamente a Switch
La storia è adatta a tutti e gli enigmi sono sono per nulla scontati
Comandi semplici e comparto audio ben fatto
CONTRO
Doppiaggio italiano meno convincente di quello inglese
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Editor-in-Chief