The Mooseman
Versione testata: Switch

The Mooseman

Leggende, racconti e mitologie sono spesso cose che tendiamo a dimenticare o che immaginiamo come parte della sapienza di antichi saggi, dei quali libri e manufatti appartenenti a epoche lontane sono spesso veicolo di testimonianze che, con il passare del tempo, vengono sempre più dimenticate. Biblioteche e musei sono pieni di questi straordinari fatti che in fondo speriamo sempre nascondano un filo di verità o magari un mistero ancora irrisolto. The Mooseman si basa proprio su una accurata ricerca da parte dei due sviluppatori che, partendo dalla fredda città natia Perm, hanno compiuto studi approfonditi sulle antiche tribù della zona e sui loro usi e costumi cercando quante più informazioni, documenti e reperti possibili, che hanno poi utilizzato come scheletro per la creazione del proprio prodotto.

Il risultato finale è un’avventura a scorrimento orizzontale dalle tinte platform in cui, impersonando il misterioso personaggio che dà il titolo all’opera, ci troviamo a camminare attraverso le gelide terre del Volga. L’oscura figura che controlliamo ha la possibilità di osservare ciò che lo circonda non solo con occhio umano, ma anche con una sorta di aura che mette in luce tutto quello che c’è di nascosto a livello spirituale. Da qui si inizia ad articolare la nostra avventura e il lungo cammino del protagonista, accompagnato da silenzi e canti e da una ricerca che lascia al giocatore la scelta di approfondire o meno lo studio e la lettura di quanto proposto con il prosieguo della storia.

The Mooseman

The Mooseman è sostanzialmente uno di quei “walking simulator” spesso chiacchierati che adotta una visuale a scorrimento laterale. Il cammino del personaggio diventerà la fonte della vostra ricerca interiore e della scoperta attraverso degli strani totem, che andranno a sbloccare le descrizioni di figure mitologiche e leggendarie prima illeggibili, quasi come se la conoscenza fosse dentro di noi ma mancasse la giusta chiave di lettura per decifrarla. Il pellegrinaggio da affrontare è lungo, ricco di ostacoli e di passaggi ostici da superare usando l’astuzia e continui passaggi tra le diverse dimensioni, e qualora doveste incontrare la morte (aspetto che potrebbe diventare molto frequente da metà avventura in poi), il titolo targato Morteshka non si rivela per nulla punitivo in questo senso, offrendo frequenti checkpoint e non imponendo alcun limite di vite e possibilità di proseguire.

Essendo un gioco dal concept alquanto particolare, The Mooseman potrebbe non essere un titolo adatto a tutti, anzi, probabilmente non lo è affatto. Diciamo subito che se siete tra quelli che giudicano un titolo dalla sua durata rimarrete presto delusi: in un paio d’ore scoprirete tutto e arriverete alla fine del vostro percorso, tuttavia ciò che il gioco è in grado di lasciarvi dentro potrebbe (e dovrebbe) giustificare la sua brevità.

Come dicevamo in precedenza, il percorso è cosparso da strani totem che sbloccheranno delle descrizioni testuali legate appunto alla mitologia da cui prende spunto il gioco, non approfondendone la lettura e la ricerca il tutto si rivelerà poco profondo non fornendoci durante il gameplay, nessun aiuto per comprendere quanto mostrato a schermo. Deve essere proprio la nostra ricerca di un approfondimento a fornirci dettagli e quant’altro. Purtroppo tutto questo va in qualche modo a interrompere l’andatura e il ritmo del gioco che, per quanto non sia frenetica, obbliga il più delle volte a prendersi una pausa per leggere le varie descrizioni.

Graficamente il titolo Morteshka è certamente molto ispirato: l’uso del bianco, nero e delle numerose sfumature di grigio rendono le atmosfere suggestive e fredde come potremmo immaginarle. Difficile non notare similitudini con prodotti come LIMBO o il più recente Inside, anche se per certi versi l’opera del piccolo team indipendente è completamente differente dai giochi succitati. The Mooseman sembra infatti essersi visto inserire al suo interno elementi di gameplay al fine di giustificarne la fruizione come videogioco, e sebbene la cosa non sia così forzata, purtroppo al tempo stesso lo rende un titolo poco adatto a chi non lo affronti nella giusta ottica: sebbene ricco di folklore, storie, mitologie, racconti e significati profondi su cui riflettere sembra mancare di un vero motivo per cui essere giocato, oltre che letto e studiato. L’assenza di una localizzazione in italiano non aiuta a coinvolgere il giocatore a dovere, sebbene possa essere in qualche modo comprensibile per mantenere una certa coerenza con gli antichi miti che il gioco tenta di approfondire.

The Mooseman
The Mooseman
GIUDIZIO
Dietro la sua splendida veste grafica, The Mooseman ci racconta di antiche leggende provenienti da fredde terre lontane. Sebbene ricco di significati profondi e di una ricerca minuziosa alle sue spalle, l'opera sviluppata da Morteshka non è di certo adatta a tutti: breve ma allo stesso tempo molto intenso, questo walking simulator potrebbe risultare noioso nel caso in cui non foste alla ricerca di un prodotto su cui poi riflettere o da usare come spunto per ricerche o studi sul suo affascinante folklore.
GRAFICA
7
SONORO
6
LONGEVITÀ
5
GAMEPLAY
5
PRO
Graficamente ispirato
Offre molti spunti di ricerca
CONTRO
Totale mancanza di localizzazione in italiano
Esperienza decisamente breve
Assolutamente non adatto a tutti
Testi illeggibili in modalità portatile
6.5
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