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Semblance

Lo scenario indipendente è un grande calderone d’idee che spesso spaziano nei temi e nei generi più disparati. Uno dei più utilizzati, di cui i giocatori non vengono mai a noia nonostante gli anni, è quello dei platform, visto spesso come una sorta di grande tela su cui poter sperimentare nuove tecniche con cui scuotere i cardini del passato. Abbiamo visto come Ori and the Blind Forest abbia usato questo filone per una rappresentazione artistica di alto livello, o come Rain World abbia fuso il gameplay e la narrazione in un unico mix basato sulla difficoltà. Dopo tutti questi anni e le mille produzioni, è difficile ottenere qualcosa di originale, anche prendendo in prestito delle specifiche meccaniche da altri generi.

Ancora più difficile è innovare rimanendo nei confini più puri del platforming, ma Semblance di Nyamakop, uno studio sudafricano di due persone, raccoglie la sfida, lanciando il proprio prodotto promettendo di mettervi alla dura prova rendendo lo scenario un elemento modificabile dalle azioni del giocatore. Una nuova dimensione che mira a testare anche i più veterani dei giocatori, lasciando al contempo ampio respiro per la creatività e la strategia.

PLASMA IL MONDO

La “trama” di Semblance è piuttosto semplice e serve giusto per giustificare e contestualizzare la natura degli ostacoli che affronteremo. Fin dal primo momento ci verrà fatto intuire che il mondo di gioco è stato contaminato da una sorta di forza maligna che tramuta in pietre smeraldine qualsiasi cosa tocchi, esseri viventi compresi. Si tratta di un’enorme minaccia al grande ecosistema naturale del titolo, fatto di creature fluide come gelatine che nascono proprio dalla terra. Tra esse, il campione scelto per fronteggiare questa minaccia sarà il nostro “budinoso” alter-ego sbucato dal nulla.

Viaggiando tra i livelli in una progressione non lineare, dovremmo tentare di debellare questa minaccia cercando quelle che sembrerebbero essere essenze della natura in grado di riportare tutto allo stato originale, stando attenti a osservare le pitture tribali piazzate qui e lì tra i livelli. Il fulcro del gioco è naturalmente legato al gameplay, che in questo caso gode dell’apporto narrativo come semplice approfondimento dell’obiettivo messo in mano al giocatore. Al centro di tutto c’è la possibilità di modificare sé stessi e gli scenari che ci circondano per poter risolvere una moltitudine di puzzle ambientali, più o meno difficili a seconda del quadro.

Attraverso salti, spinte e onde d’energia particellare potremmo modellare come un moderno demiurgo la maggior parte delle superfici che compongono il mondo di gelatina nera, cercando di comporre il percorso perfetto verso il successo e la gloria. Si tratta indubbiamente di un meccanismo ben reso e molto fluido, il quale vi permette di approcciarvi come più vi aggrada a qualsiasi problema il gioco vi ponga. Naturalmente esistono risoluzioni migliori di altre, però la moltitudine di opzioni è certamente un fattore d’interesse per tutti quei giocatori che non vogliono sentirsi limitati da una progressione quasi guidata.

Oltre allo scenario, il personaggio stesso risulta malleabile (e non dovrebbe stupirvi dato che proviene dal terreno), soprattutto grazie alle molte abilità che potrà acquisire tramite le particelle fluttuanti trovate nei livelli. Semblance è infatti la personificazione del concetto d’inventiva e porta un’offerta gradita al piatto del genere, seppur non mettendoci qualcosa di così geniale da risultare l’idea del secolo. Però, lo sforzo fatto dal team di sviluppo è senz’altro degno di lode, soprattutto perché c’è molto ingegno nella creazione degli enigmi e nelle dinamiche che intercorrono tra il personaggio e il suo circondario.

BELLEZZA FLESSIBILE

Proprio per tali ragioni era imperativo che Semblance avesse un comparto tecnico ispirato, principalmente retto dalle decisioni artistiche. Sotto questo fronte il gioco non delude affatto, regalandoci un’esperienza a scorrimento orizzontale in bellissimi scenari dai colori tenui. Sebbene ci sia uno specifico tema di fondo per tutti i vari quadri, il design dei livelli evita l’effetto della monotonia, regalando il giusto sfondo alla tipologia d’esperienza creata.

Mentre gli ambienti fanno il loro lavoro, la colonna sonora ci accompagna in un viaggio dalle corde leggere, sfociando in quel suono quasi mistico/meditativo. Trattandosi di un mondo alieno basato su iconografie naturali e simboli che richiamano foreste e alberi, la colonna sonora doveva necessariamente adattarsi a questo panorama e permettere all’ascoltatore sia di rilassarsi che di avere poco rumore di fondo per concentrarsi al meglio negli enigmi.

L’esperienza proposta però è ben lontana dall’essere un viaggio all’interno delle sonorità tribali, infatti la notevole quantità di effetti sonori e la poca scenografia sono elementi che aggiungono più velocità e dinamicità al gameplay, evitando quell’effetto zen che, tutto sommato, non sarebbe stato affatto male. Semblance punta tutto sulla classica magia eterea dei titoli indipendenti, regalandoci una componente estetica gradevole che non ha la minima intenzione di osare troppo.

La semplicità è la parola chiave del prodotto in questione, il quale si affaccia come un buon titolo da mettere nelle librerie di tutti gli appassionati. Quest’ultimi sicuramente saranno interessati a un grado di sfida elevato e, per fortuna, il lavoro di Nyamakop su questo fronte non deluderà affatto. Certo, la curva è molto generosa nei confronti dei principianti e ai meno avvezzi, ma arrivati agli ultimi livelli avrete decisamente del filo da torcere, proprio perché si tratta più di puzzle che di semplici livelli platform da superare con salti particolari nelle giuste tempistiche.

Semblance
GIUDIZIO
Semblance è un ottimo esempio di come la creatività e l’ingegno facciano la differenza in una produzione videoludica. Mentre la narrazione e il comparto tecnico mantengono un approccio minimalistico sia nella sostanza che nella qualità, il level design e il gameplay sono assolutamente i fattori di spicco della produzione. Cambiando lo scenario e il personaggio controllato, la libertà di esplorazione e della risoluzione degli enigmi è decisamente ampia. Ciò porta questo platformer a rompere la classica linearità del genere, portando nel panorama di quest’ultimo una nuova prospettiva densa di meccaniche innovative e soluzioni interessanti. Per quanto ciò sia vero, si ha l’impressione che effettivamente manchi quella spinta decisa verso risultati ancora più creativi, lasciando Semblance nella zona del "molto buono ma non memorabile". Ciononostante, si tratta di una piccola gemma che sicuramente farà la gioia di tutti gli appassionati di vecchia data.
GRAFICA
7.5
SONORO
6.5
LONGEVITÀ
6.5
GAMEPLAY
7.5
PRO
Gameplay creativo e originale
Level design eccellente
Enigmi abbastanza difficili anche per i giocatori esperti
CONTRO
Comparto sonoro non proprio entusiasmante
Trama lasciata eccessivamente "nascosta"
7
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