Il mio personale rapporto con Milestone negli ultimi anni è stato un misto di amore e odio. Le produzioni della software house milanese sono il mio pane quotidiano essendo da sempre un grande appassionato di sport motoristici a due e quattro ruote, che seguo in ogni forma da oltre 25 anni. Ho conosciuto Milestone con il primo Screamer e li ho amati con i difficili e appaganti titoli dedicati al campionato Superbike, ho apprezzato la crescita della serie MotoGP e il lavoro svolto con i rally negli ultimi capitoli della serie Sebastien Loeb, senza dimenticare le due ruote su sterrato con MXGP e sulle strade di tutti i giorni con RIDE.
Un appunto che mi sono sentito di fare in questi ultimi anni è però quel senso di abbandono che da giocatore sentivo dopo ogni nuova uscita: tutto molto bello all’inizio ma contornato da parecchi difetti e nessuna vera e propria soluzione. Gli aggiornamenti venivano rilasciati con il contagocce e quanto di buono veniva proposto rimaneva abbandonato a sé stesso fino al lancio di un nuovo capitolo che, forse, avrebbe risolto i problemi più grossi del titolo precedente. Memore di queste consuetudini ero davvero molto titubante prima di scendere in pista per la prima volta con MXGP Pro ma questa potrebbe essere davvero la volta buona…
RICOMINCIO DA PRO
Fin dalla presentazione era chiaro che qualcosa di diverso bolliva in pentola. Dopo MXGP 3 il quarto capitolo della serie dedicata al campionato del mondo di motocross non segue la tradizionale numerazione ma intende ripartire da zero con l’obiettivo di migliorare radicalmente l’esperienza di gioco dei precedenti episodi, seguendo i feedback della community e grazie soprattutto all’eccellente lavoro di consulenza svolto da tre campioni di assoluto spessore come Tony Cairoli, Tim Gajser e Gautier Paulin.
Basta poco per rendersi conto che MXGP Pro è un gioco tutto nuovo che si discosta piacevolmente dal passato. Già nell’ultimo capitolo avevamo potuto apprezzare il miglioramento che il passaggio al motore grafico Unreal Engine 4 aveva permesso di ottenere un notevole passo avanti per ciò che riguardava la componente visiva del gioco: circuiti, illuminazione, modelli delle moto ed effetti ambientali avevano subito un miglioramento netto a cui però non era seguito uno altrettanto valido sul fronte del gameplay, la fisica e il realismo.
MXGP Pro pone invece tutto il resto in primo piano, porta in dote e migliora quanto di buono si era già visto lo scorso anno, e aggiunge proprio quello che mancava: una giocabilità più immediata e meno penalizzante; una fisica che risponde con maggiore attenzione alle sollecitazioni della pista e ai differenti approcci di guida che può avere ogni giocatore sul tracciato; non ultimo, avere una maggiore sensazione che il terreno che scorre sotto le vostre ruote offra una risposta realistica sia in termini di difficoltà dei movimenti sia per la scelta della traiettoria migliore per portare a casa con successo il miglior risultato. In poche parole: ci si diverte davvero.
ARCADE O SIMULAZIONE?
Quello che stupiva dei primi tre MXGP era l’approccio molto completo che Milestone cercava di dare al suo videogioco crossistico. Tra il controllo separato dei due freni e quello di moto e corpo del pilota sia a terra sia in volo, la possibilità che ogni giocatore aveva di rendere unico il proprio stile di guida era palese. Sfortunatamente i titoli precedenti si scontravano con alcuni grossi limiti delle produzioni della software house italiana, come un’intelligenza artificiale troppo aggressiva che ti “asfaltava” a ogni minimo errore e una fisica penalizzante che non ti permetteva di restare in pista semplicemente per aver sfiorato il bordo pista o la ruota di un pilota avversario in frenata.
Ci si poteva impegnare al massimo ma bastava poco per trasformare una buona gara in una disfatta ed essere costretti a effettuare continui rewind per rendere meno problematico raggiungere sani e salvi il traguardo. Se da un lato, quindi, si cercava di offrire una personalizzazione tale e una ricchezza di interazioni con il pilota tali da rendere il gioco “difficile” ma al tempo stesso modellabile in base all’esperienza del giocatore, dall’altro tutto si complicava per una interazione troppo “rigida” con l’ambiente che vi circondava e soprattutto con i piloti avversari. Si aveva a che fare con una simulazione che vi costringeva a un continuo ping pong con il tasto rewind o di “scappare” dagli avversari per evitare di venire travolti in curva o rettilineo.
L’approccio di MXGP Pro è molto diverso. Come accennato in precedenza, innanzi tutto Milestone ha reso meno frustrante arrivare a fine gara, riuscendo senza problemi a guidare in mezzo a un gruppo di piloti facendosi largo a spallate contro gli avversari e senza il rischio di vedere la vostra moto schiacciata dalle altre in frenata. Al tempo stesso la pista non è semplicemente un tracciato liscio in cui la moto balla senza senso ma interagisce pienamente con un terreno tortuoso che va studiato, esaminato nei minimi dettagli e affrontato con la giusta grinta e determinazione.
Potrete approfittare delle corsie interne per chiudere prima le curve o, come spesso il nostro campione Tony Cairoli ci ha insegnato, sorpassare dall’esterno approfittando di una traiettoria parabolica in curva per uscire più velocemente in rettilineo e sopravanzare gli avversari uno dopo l’altro. Il tipo di terreno cambierà allo stesso tempo il modo in cui dovrete gestire la corsa, con percorsi su sabbia più lenti soprattutto in atterraggio dopo i salti o su fango dove basterà poco per perdere terreno in curva se prendete una zona di pista poco battuta.
Le difficoltà con cui vi scontrerete però non saranno ostacoli insormontabili ma sfide che, una dopo l’altra, vi invoglieranno a migliorare il vostro stile di guida perché varrà la pena migliorare la vostra esperienza all’interno delle diverse aree di MXGP Pro.
UNA MAPPA APERTA PER CRESCERE…
Per diventare dei grandi piloti di cross e imparare come affrontare ogni tipo di difficoltà in pista Milestone ha studiato il Compound. Questa pista aperta liberamente esplorabile contiene all’interno numerosi piccoli circuiti, aree dedicate alle scalate o alle acrobazie per mettere alla prova sia le abilità che vi serviranno durante le gare sia quelle di semplice appassionato che, sulla sua fedele moto da cross, intende farsi una scampagnata la domenica per mettere alla prova la propria esperienza.
La mappa del Compound è molto vasta e vi permetterà, senza limiti di tempo, di imparare davvero molto soprattutto all’inizio per prendere dimestichezza con i comandi. La prima fase del gioco vi introdurrà con un breve tutorial proprio in un circuito all’interno di questo ambiente, consentendovi di apprezzare le differenti tipologie di frenata, salto e acrobazie che potrete fare in volo durante le gare. Oltre a volare dovrete ovviamente imparare ad atterrare per ottenere migliori performance in ripartenza ma tutto dipenderà da voi, dal livello di sfida a cui siete interessati e dalla voglia di rendere più o meno manuale l’intero approccio alla guida verso il campionato di motocross che dovrete affrontare: essere più o meno simulativi dipenderà esclusivamente da voi.
…E UNA CARRIERA PER DIVENTARE PROFESSIONISTI
Le differenti modalità di gioco offerte da MXGP Pro variano dalla classica corsa libera, le prove a tempo, il gioco online e ovviamente una modalità carriera che vi metterà a dura prova. Dopo aver creato il vostro alter ego virtuale dovrete scegliere la moto con cui partecipare inizialmente al campionato MX2, optando per una moto 125 due tempi o 250 quattro tempi. La moto base potrà essere colorata con una livrea basata sullo sponsor che sosterrà le spese della vostra prima avventura, mentre per ciò che riguarda elaborazione della moto sia tecnica sia estetica dovrete gradualmente ottenere dei crediti gara dopo gara per acquistare nuovi elementi che renderanno ancor più unica la vostra carriera all’interno del gioco.
Le gare, a seconda del tempo a vostra disposizione, possono avere una durata variabile dai 2 minuti ai 30 minuti a cui si aggiungono i due giri bonus tradizionali, scegliendo se disputare tutte le fasi preliminari ed entrambe le manche o soltanto una gara rapida per passare alla gara successiva. Potrete quindi concludere un percorso in circa 4-5 giri o in una trentina, tutto dipenderà da voi. Cucendovi addosso sia il modo di affrontare la gara sia colori di livrea e tuta sia il livello di difficoltà, MXGP Pro vi saprà regalare sicuramente tante emozioni e soddisfazioni.
NON TUTTO È PERFETTO
Così concentrati ad ammirare le tante cose positive abbiamo comunque osservato i piccoli difetti che la produzione Milestone porta con sé. Duole iniziare da quello che più mi fa impazzire dall’alba dei tempi: i nomi dei piloti non possono superare gli 8 caratteri. Il mio nome che ne ha 10 viene troncato, se vi chiamate Alessandro o avete un nome composto non potrete inserirlo per intero. Il caricamento di moto e percorsi, soprattutto all’inizio, non mostra le texture in alta definizione ma delle macchie: anche nella scelta della moto durante la creazione del vostro profilo giocatore noterete che lo scheletro del veicolo sarà spoglio e dopo 3-4 secondi comparirà la livrea completa. Anche i tempi di caricamento vanno a singhiozzo, con alcuni circuiti che sono pronti per essere giocati in poco più di 30 secondi e altri che richiedono più del doppio del tempo.
La fisica non sempre è perfetta: come potrete vedere nel video di gameplay allegato all’articolo per esempio dopo un rettilineo sul circuito di Baldasserona la nostra moto si è cappottata inspiegabilmente. Anche se raramente rispetto al passato, a volte basta davvero poco per ritrovare la moto a centro pista ripartire da ferma per aver superato di poco il bordo pista mentre in altre occasioni potrete farvi qualche secondo fuori dal limite del circuito senza alcuna penalità. A tutto ciò si aggiunge un suono del motore davvero poco realistico e quasi fastidioso. Per certi versi nulla di trascendentale ma ci stupirà questa volta Milestone supportando adeguatamente questa nuova produzione?