Final Fantasy XII: The Zodiac Age
Versione testata: PS4

Final Fantasy XII: The Zodiac Age

Sono trascorsi ben undici anni dalla pubblicazione di Final Fantasy XII. Episodio dallo sviluppo travagliato (condizione condivisa anche dai capitoli più recenti), uscito sul mercato in un momento storico probabilmente infelice: PS2 era sul viale del tramonto e l’alta definizione stava ormai attecchendo. Non solo. Con FFXII gli sviluppatori di Square ambivano a rivoluzionare il combat system, per svecchiare i vecchi turni e gli incontri casuali. Per la prima volta all’interno della serie principale, i nemici erano visibili su schermo e gli scontri viravano verso l’action. Nonostante la calda accoglienza da parte della critica, Final Fantasy XII divise con forza gli appassionati.

Col senno di poi, rigiocando oggi a questa remastered, emergono due considerazioni: Final Fantasy XII era forse troppo all’avanguardia sia per i tempi, sia per la serie cui apparteneva. In secondo luogo, chiedeva troppo all’hardware di PlayStation 2. Paradossalmente, era un gioco che stava tecnicamente troppo stretto a PS2 e che oggi su PS4 non riesce a tenere il passo, per forza di cose, con le produzioni contemporanee. Un gioco che, tuttavia, merita di essere riscoperto.

Final Fantasy XII: The Zodiac Age

UN’ALTRA REMASTERED?

Le remastered sono una benedizione. Consentono al pubblico odierno di rivivere opere non più in commercio, graficamente aggiornate per assecondare la sensibilità di giocatori che probabilmente farebbero fatica a digerire oggi la resa grafica di una PlayStation 2. Dal momento che la cultura del retrogaming rimane ancora appannaggio degli hardcore gamer, ben venga la possibilità di recuperare titoli che hanno fatto la storia del medium. Nel caso di Final Fantasy XII non si tratta di una semplice remastered, ma di una vera e propria operazione di aggiornamento sia estetico che di gameplay. Gli sviluppatori non si sono limitati a trasportare l’avventura originaria nei reami dell’alta definizione, ma hanno compiuto un lavoro di ritocco su più livelli volto a sistemare alcuni peccati di gioventù che affliggevano il titolo nel 2006.

The Zodiac Age si basa sulla versione distribuita nel 2007 in Giappone – intitolata appunto Final Fantasy XII International Zodiac Job System – che già conteneva alcune delle modifiche oggi presenti in questa remastered. Una versione che a noi occidentali era stata negata, per cui non può che fare piacere la scelta di portarla in HD anche da noi. Prendi un’aggiunta banale come lo Speed Mode, che consente con la semplice pressione del tasto L1 di accelerare i movimenti dei personaggi e quindi gli scontri. Può sembrare una cosa da nulla, ma vi assicuro che all’interno delle ampie mappe che circondano i centri abitati si rivela una vera e propria manna dal cielo. Lo Speed Mode consente di velocizzare i ritmi, soprattutto quando si tratta di affrontare nemici deboli. D’accordo, la resa a schermo è quasi buffa, con personaggi che sembrano usciti da un film muto velocizzato o da uno degli inseguimenti di Benny Hill Show, ma dal punto di vista del gameplay è una modifica assai funzionale. Così com’è funzionale e gradita l’introduzione di una mappa estesa in semitrasparenza al centro dello schermo, attivabile con la pressione dello stick sinistro. Le vere innovazioni risiedono però altrove.

BENTORNATI A IVALICE

Il mondo di Ivalice, lo stesso di Vagrant Story, conserva intatto il suo fascino. Un fascino che già si esprimeva su PS2 grazie a una direzione artistica decisamente di qualità. Ora, a 1080p, gli stretti vicoli di Rabanastre, il deserto e le oasi circostanti hanno finalmente l’opportunità di brillare, sebbene sia giusto dire che gli undici anni sul groppone si vedono. È pur sempre una remastered, non un remake. In ogni caso il lavoro svolto sui personaggi è ottimo, così come quello sui colori.

L’innovazione più rilevante risiede però nel job system, che nel capitolo distribuito in Occidente vedeva la crescita dei personaggi affidata a una scacchiera a licenze condivisa, che di fatto mortificava sul lungo periodo la differenziazione tra i membri della squadra.

Lo sviluppo del personaggio è infatti affidato a un sistema di licenze, che vanno sbloccate sulla scacchiera per poter non solo accedere a nuove abilità, ma anche per poter usare nuove armi e armature. I punti da spendere sulla scacchiera si guadagnano in battaglia e il sistema di investimento-ricompensa funziona molto bene. Nell’originale, tuttavia, la scacchiera era unica e ciò portava a una certa uniformità tra i personaggi. The Zodiac Age adotta il sistema già visto nell’international version giapponese: dodici job tra cui scegliere, ognuno con una propria scacchiera di sviluppo. Questa remastered va oltre, consentendo di assegnare due job a ogni personaggio. Ne guadagnano la componente strategica e la personalizzazione. Badate bene, però, che una volta scelta una specializzazione non si potrà più cambiare job, per cui pensateci bene e cercate di sviluppare un team “complementare” (fermo restando che il doppio job consente interessanti sfumature).

NON SOLO JOB

Ritorna anche l’ottimo gambit sistem, che permette di assegnare ai comprimari guidati dalla CPU stili di combattimento variegati e priorità in battaglia. Un sistema che funziona egregiamente e che può essere ulteriormente approfondito attraverso l’acquisto di nuovi comandi (per esempio, cura tutti gli alleati sotto una certa soglia di salute; cura solo il leader; attacca il nemico più vicino; attacca il nemico con più HP… le combinazioni sono decine e decine).

Final Fantasy XII: The Zodiac Age

Final Fantasy XII pagò all’epoca numerosi scotti, l’abbiamo detto, tra cui anche la scelta di un racconto meno “fantasy” e più legato a intrighi politici. Una trama atipica per la serie, forse troppo pretenziosa (tant’è che non sempre tutti i passaggi risultano chiari). Undici anni dopo, col solito senno di poi, crediamo che il coraggio dimostrato dagli sviluppatori vada premiato. Final Fantasy XII ha posto le basi di un rinnovamento di cui la serie aveva probabilmente bisogno: il combat system, rivisto oggi, è ancora assolutamente attuale e strategicamente profondo. The Zodiac Age riaccende meritatamente i riflettori su un capitolo forse troppo bistrattato dai fan.

Final Fantasy XII: The Zodiac Age
Final Fantasy XII: The Zodiac Age
GIUDIZIO
Final Fantasy XII: The Zodiac Age fa parte di quella schiera di remastered che non si limitano ad aggiornare la componente grafica, bensì cercano di porre rimedio ad alcuni errori di gioventù e a rendere più fluido e accattivante il gameplay. Il risultato è decisamente apprezzabile. Detrattori e sostenitori storici di questo controverso capitolo continueranno probabilmente a farsi la guerra, ma una cosa è certa: Final Fantasy XII, rispolverato e tirato a lucido, merita sia una seconda chance, sia di essere (ri)scoperto.
GRAFICA
7
SONORO
8.5
LONGEVITÀ
9
GAMEPLAY
8.5
PRO
Notevoli migliorie al gameplay
Discreto lavoro di rimasterizzazione...
CONTRO
...ma le origini PS2 si vedono
Intreccio narrativo "di nicchia"
8.5
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