Dove l’ho già sentito questo nome curioso? Da noi, Grezzo è un aggettivo ambiguo, spesso usato in senso dispregiativo. In Giappone è il nome dello studio di sviluppo a cui Nintendo ha affidato ben tre avventure di Zelda su Nintendo 3DS. I remake 3D di Ocarina of Time e Majora’s Mask, ma anche l’originale – e in parte incompreso – Tri Force Heroes. È probabilmente quest’ultimo lavoro ad aver ispirato Ever Oasis, action-adventure dallo stile puccirilloso che mescola componenti provenienti sia dal fratello maggiore Zelda, sia dal genere gestionale, qui rivisto in chiave decisamente più leggera ma non per questo meno strutturata.
UN’OASI NEL DESERTO
Le oasi sono roccaforti di pace e serenità nel mondo di Ever Oasis, luoghi sicuri contrapposti alle desertiche e pericolose lande che ospitano il Caos. Il male si insinua nei cuori della gente e cerca di invadere le oasi. È quel che accade all’inizio del gioco, quando il villaggio del/della protagonista – a voi il compito di scegliere il sesso – viene improvvisamente attaccato dal Caos. Il vostro alter ego viene messo in salvo dal capo oasi (che è poi vostro fratello) e condotto in volo, all’interno di un bozzolo, lontano da ogni pericolo. I bulbini sono persone di grande cuore, come Ever Oasis ci tiene spesso a sottolineare.
Nel mentre, in mezzo al deserto, uno spirito dell’acqua se ne sta tranquillo a nuotar nel proprio laghetto, quando il bozzolo piomba dal cielo: Tethi si ritrova in un luogo sconosciuto e non le resta altro da fare che stringere un accordo con lo spirito dell’acqua. È giunta l’ora di essere indipendenti, creare la propria oasi, ritrovare il fratello e, già che ci siamo, porre fino al Caos. Bazzecole.
COME TI GESTISCO L’OASI
Ever Oasis prende il giocatore per mano e passo passo lo introduce a un mondo che, come si diceva, mescola le logiche dell’action-adventure à la Zelda, dungeon compresi, a quelle del gestionale. All’inizio, sarete solo voi a popolare la nuova oasi, ma nel corso del tempo nuovi viaggiatori capiteranno da quelle parti: sta a voi convincerli a diventare abitanti dell’oasi soddisfacendo innanzitutto le loro richieste. La tipica struttura delle missioni secondarie viene messa al servizio della narrazione e del gameplay. Rimpolpare le fila dei cittadini non è un’operazione fine a se stessa. Si tratta infatti di un’attività necessaria sia per avere sempre a disposizione compagni di viaggio (il party può arrivare massimo a tre), sia per rendere l’oasi una cittadina a tutti gli effetti, esercizi commerciali inclusi.
Una delle componenti più importanti del gioco, accanto alla tradizionale esplorazione fuori porta, è infatti quella relativa ai negozi. Man mano che l’oasi cresce si possono costruire nuovi negozi, gestiti dai nuovi cittadini, che servono a mantenere attiva l’economia della città. Sta a voi rimpinguare le scorte dei negozi in cambio di una percentuale sulle vendite. La pecunia è importante, sia per creare nuovi negozi, sia per esempio per velocizzare pratiche come quella della coltivazione. Ever Oasis punta molto sulle risorse, ma non diventa mai troppo complesso al pari di un vero e proprio gestionale. Dovete anche considerare che più i cittadini aumentano, più l’oasi può ingrandirsi e accogliere nuove attività. Inoltre, più riuscirete a rifornire i cittadini, più li renderete felici. La felicità dei cittadini aumenta i vostri punti vita durante le missioni, per cui guai a sottovalutare questo aspetto. Il titolo di Grezzo è insomma una piacevole rilettura del genere action-adventure, in cui ogni componente si dimostra ben congegnata e perfettamente integrata nella struttura di gioco. L’impressione è che tutto si incastri con perizia, senza diventare mai troppo invadente. Personalmente non sono un amante dei gestionali, ma ho trovato particolarmente gradevole il mix di azione e pianificazione.
IN BATTAGLIA
Quando si esce dai confini dell’oasi, soprattutto quando al party si uniscono altri due personaggi, l’esperienza accumulata su Tri Force Heroes dagli sviluppatori di Grezzo si nota eccome. Ogni personaggio ha a disposizione un’abilità specifica: Tethi può usare il potere del vento per smuovere cumuli di sabbia; altri sono in grado di rotolare in tondi pertugi, altri possono svolazzare per brevi periodi di tempo, e così via. Il giocatore può passare in tempo reale da un personaggio all’altro per sfruttarne le abilità. Com’è ovvio, i dungeon richiedono collaborazione tra i personaggi per arrivare all’obiettivo. Anche sul fronte offensivo, ogni personaggio padroneggia un tipo di arma, e va da sé che alcune armi sono più efficaci di altre contro i diversi nemici. I personaggi non direttamente guidati dal giocatore si rivelano tutto sommato abbastanza autonomi e abili in battaglia, un aspetto da non sottovalutare.
Sebbene dal punto di vista narrativo Ever Oasis non offra nulla di particolarmente arzigogolato o appassionante, limitandosi a fornire di volta in volta superficiali pretesti per proseguire nell’avventura, merita una menzione la gestione ben studiata della progressione. Il tono rimane forse un po’ troppo fanciullesco, ancorato al tipico stile kawaii giapponese, ma la struttura si rivela piacevole, così come la colorata direzione artistica (a dire il vero forse non troppo originale).