Guilty Gears Xrd REV 2
Versione testata: PS4

Guilty Gear Xrd REV 2

Sin dalla nascita dell’industria videoludica, il Giappone è stato certamente uno dei più importanti produttori al mondo. Dagli infiniti JRPG ai numerosi picchiaduro, passando per giochi un po’ più spinti e fuori di testa, la lista sembra essere infinita. Guilty Gears Xrd REV 2, versione più ampia di Xrd Revelator, è l’ennesimo capitolo del popolare brand targato Arc System Works, che nel corso degli anni ha saputo affinare la propria formula fino a creare un gameplay estremamente tecnico e avvincente, che ci immerge in un’atmosfera che ricorda gli antichi fasti delle sale giochi.

Rispetto a Revelator, REV 2 introduce nel roster due nuovi personaggi (Baiken e Answer), aggiungendo inoltre nuovi stage e mosse ai personaggi già esistenti, con un’opera di bilanciamento generale che permette di riscoprire anche i lottatori originali del cast, con nuove sfaccettature tutte da imparare.

LA MAGIA PORTA GUAI

La storia di Guilty Gear parte nel 20° secolo, quando l’uomo scopre la magia. Questo potere mistico e antico viene usato dapprima in modi utili, ma poi (guarda il caso) il cattivone di turno, Justice, si eleva a Dio della Morte e usa le sue arti per creare i Gear. Questi sottometteranno il mondo che si ribellerà grazie ad un corpo scelto di guardie di cui fa parte il personaggio di spicco del gioco: Sol Badguy. In questo capitolo il male tornerà, ma non potremo affrontarlo. Il motivo? La modalità Storia è solamente un susseguirsi di narrazione e filmati. Niente lotte, niente botte. Solo una continua e frustrante pressione del tasto salta filmato.

Fortunatamente una sorta di campagna esiste: si tratta della modalità Episodi, che consiste nel scoprire cosa è accaduto pochi momenti prima di ciò che viene raccontato nella narrazione principale. Sette stage per misurarsi con gli altri campioni del gioco. Ogni personaggio avrà il suo episodio, aspetto che richiederà abbastanza tempo per portare a termine la modalità dato che il roster comprende ben 25 campioni. Un fattore che ci è piaciuto davvero molto è la crescente difficoltà di ogni stage. L’algoritmo prevede l’aumento a seconda dei badge ottenuti e, quindi, del nostro stile di gioco. Se dovessimo perdere, al contrario, lo scontro successivo sarà facilitato.

RITORNO ALLE SALE GIOCHI

La prima cosa che colpisce è sicuramente lo stile classico dei picchiaduro, quell’atavico ricordo di quando il mondo dei videogiochi era di dominio comune solo nelle sale giochi, aspetto che traspare già dalla schermata di benvenuto, in cui si nota il richiamo al classico “Insert Coin”. Anche l’approccio ai combattimenti è puro arcade. Non si parla di “Quadrato” o “X”, ma di “Punch” e “Kick”. Inoltre quando un personaggio è stordito, il tipico stick dei cabinati avvertirà il giocatore di muoversi il più possibile, altrimenti arriverà una carrellata di colpi.

Nella modalità Arcade, oltre agli Episodi, sarà possibile affrontare la CPU con esibizioni singole oppure un amico in locale (il classico 1v1 per intenderci). Terza opzione invece è la modalità M.O.M. che permette ai giocatori di dimostrare la loro caparbietà in più scontri. Come funziona M.O.M.? Si sceglie un personaggio che si porterà fino alla fine, dotandolo di abilità che vanno a sostituire la mossa speciale. Maggiore sarà il numero di scontri vinti, maggiore sarà la personalizzazione che potremo affidare al nostro alter ego. La prima è gratuita e consiste (per i novellini) in una semplice bomba, mentre le altre potranno essere acquistate grazie ai badge ottenuti in battaglia. Notare che le battaglie possono avere degli handicap in base alle stelline che compaiono sulla testa del campione che volete sfidare. Ad esempio, due stelle significa che scontrarsi con un determinato nemico sarà più complesso, ma il premio finale sarà certamente più succulento.

Ultima sezione per quanto riguarda il single-player è il Dojo. Ogni picchiaduro che si rispetti ha una modalità che permette al giocatore può allenarsi. Il Dojo permette farlo in quattro modi. Nel Tutorial, vestiremo i panni di Sol Badguy e verremo addestrati da Jack-O, l’affascinante, nonché inquietante, versione anime femminile di Jack-O-Lantern, imparando così le basi e qualche mossa avanzata. In Combos, sarà possibile usare qualsiasi personaggio e imparare i suoi movimenti più potenti. Nelle Missions, dovremo completare una determinata mossa indicataci dal gioco almeno tre volte su cinque (completarla cinque volte di fila permetterà di ottenere l’ambita valutazione S). Ultima è la classica modalità libera chiamata Training: niente vincoli, solo tante botte e voglia di imparare.

A PESCA CON GLI ALTRI

Non può mancare ovviamente la modalità multiplayer online, che si divide in partite classificate e amichevoli. Ovviamente le prime andranno a modificare la nostra reputazione all’interno del gioco. Qui è possibile entrare in dei giardini virtuali pieni di cabinati che simulano le partite online: ci verrà assegnato un simpatico avatar (che per convenzione chiameremo Cubetto di Formaggio a causa della forma della su testa), che potremo usare per interagire con gli altri giocatori presenti nella stanza e sfidarli attraverso i cabinati di cui sopra. Se volete fare una partita vi consigliamo di andare direttamente sui server giapponesi… quelli italiani sono praticamente vuoti.

Simpatica anche la modalità pesca, un espediente che consente di ottenere skin aggiuntive per i personaggi o per il nostro Cubetto, che potrà quindi indossare la testa di un personaggio anche della lore di Guilty Gear, o anche banner per il nostro identificatore in-game. La modalità pesca sarà disponibile anche in locale all’interno della sezione Collezione, dove sono presenti inoltre tutte le biografie degli eroi e qualche filmato aggiuntivo.

TECNICA SU TUTTI I LIVELLI

A differenza di molti altri picchiaduro, in questo gioco padroneggiare le tecniche di combattimento diventa quasi imperativo. Premere i tasti a caso non sempre è conveniente, anzi potrebbe andare a nostro sfavore, lasciandoci in posizioni scoperte che permettano all’avversario di azzerarci la vita. Per questo è importante imparare come usare un personaggio, anche se magari non tutti i giocatori sono disposti a farlo e preferiscono farsi una partitella random. Guilty Gear Xrd REV 2 affina ulteriormente il suo gameplay estremamente tecnico aggiungendo piccole sfaccettature che permettono ai più esperti di inanellare una combo devastante capace di lasciare poco scampo a coloro che vivono di button smashing, ed è più importante che mai dedicare un po’ di tempo ad approfondire l’uso di tecniche offensive e difensive per capire al meglio come contrastare un attacco dell’avversario, sopratutto se intendete confrontarvi contro i temibili rivali giapponesi nel multiplayer online.

È rinomato che i titoli con firma giapponese siano sinonimo di qualità e tecnica. Guilty Gear non è da meno e lo fa attraverso un ottimo comparto grafico, caratterizzato da scenari unici: dalla nave pirata piena di ragazzine (niente allusioni) ai paesaggi angelici, che rispecchiano il taglio tipicamente anime che affascina gli appassionati e i profani. Notevole anche i design dei personaggi, che possono essere customizzati con decine e decine di skin differenti.

Tuttavia la fantasia di alcuni nomi e anche qualche personaggio lascia un po’ a desiderare: ad esempio Potemkin, campione corazzato, è un po’ troppo somigliante all’armatura di Alphonse da Fullmetal Alchemist. Un particolare condannabile sono le animazioni, che nonostante diano una sorta di tridimensionalità ai personaggi, sono minate da qualche scatto di troppo, specialmente nelle cut-scene.

Guilty Gears Xrd REV 2
Guilty Gear Xrd REV 2
GIUDIZIO
Guilty Gear Xrd REV 2 ci ha lasciato abbastanza soddisfatti. Ottimo il comparto tecnico, ottima la grafica. Le molte modalità potranno regalare un numero davvero vasto di ore spese in compagnia di questo picchiaduro, che può vantare inoltre un comparto multiplayer ben strutturato. Male invece la campagna, che poteva essere sfruttata maggiormente e invece rimane fine a sé stessa. Inoltre, l'eccessiva tecnicità del gioco lo rende appetibile a pochi appassionati del genere, senza una possibile apertura ai novizi che non troveranno nel button smashing l'alleato ideale per fronteggiare i più esperti.
GRAFICA
9
SONORO
8
LONGEVITÀ
7.5
GAMEPLAY
8
PRO
Grande varietà di modalità
Gameplay ulteriormente affinato per gli amanti dei picchiaduro tecnici
Stile anime impeccabile
Comparto online ottimo
CONTRO
Modalità Storia assolutamente inutile
Troppo difficile per chi volesse approcciare alla saga
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