Pokémon Sole e Luna
Versione testata: Pokémon Sole

Pokémon Sole e Luna

Era il 27 febbraio 1996: l’allora trentunenne Satoshi Tajiri sedeva probabilmente preoccupato nel proprio ufficio di Tokyo, mentre nei negozi usciva un videogioco che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Si trattava di Pokémon Verde/Rosso per Game Boy, una console che la stampa di tutto il mondo dava per morta ma che, grazie anche al titolo di GameFreak, riuscì a dare il via a un fenomeno che, a vent’anni di distanza, non accenna proprio a fermarsi. Dopo vari spin-off (come il recente Pokkén Tournament, picchiaduro pubblicato la scorsa primavera su Wii U), remake e l’apparizione su smartphone con quel Pokémon GO che ha monopolizzato l’attenzione dei giocatori (e dei media) per buona parte dell’estate, la saga torna sui lidi natali per incarnare la propria versione più autentica in Pokémon Sole/Luna.

Noi europei avremmo dovuto attendere due anni per mettere le mani sugli originali Rosso/Blu, questa volta ci è andata decisamente meglio e abbiamo subito un ritardo di soli quatto giorni sulla controparte nipponica. Con la settima generazione finalmente a disposizione in tutto il mondo, possiamo esprimere un giudizio approfondito sull’ultima fatica di Game Freak, che ora più che mai punta sull’interazione tra i giocatori, provando a svecchiare una formula che, per quanto vincente, rendeva fin troppo prevedibile l’avventura principale per i giocatori di vecchia data.

Come i meglio informati già sapranno da tempo, Pokémon Sole/Luna è ambientato nell’arcipelago di Alola, palesemente ispirato alle Hawaii, in cui il protagonista si è appena trasferito assieme alla madre e al suo Meowth domestico. L’isola di Mele Mele, questo il nome della nostra nuova casa, oltre a offrire un clima tropicale semplicemente perfetto, ci accoglie con tutte le proprie usanze e i propri allegri abitanti, socievoli e cordiali come solo chi vive in un paradiso perenne sa essere. A proposito di usanze, nemmeno il tempo di disfare i bagagli e ambientarsi facendo un breve tour della città che si viene spediti assieme ai propri Pokémon a fare il “Giro delle Isole”, un vero e proprio rito di passaggio in cui gli adolescenti sono chiamati ad affrontare prove di vario genere al fine di ottenere l’ambito riconoscimento di “Campione del Giro delle Isole”.

È chiaro fin da subito come Game Freak non abbia voluto sedersi sugli allori e proporre, per l’ennesima volta, le stesse meccaniche che ultimamente vedevano i giocatori affrontare le palestre a occhi chiusi per fiondarsi direttamente verso l’end-game, la Lega Pokémon e i Leggendari preparandosi al meglio per le lotte online.

Pokémon Sole e Luna

UNA SCOMMESSA VINCENTE

I primi sospetti di questo cambio di direzione si hanno già dal filmato di apertura, caratterizzato da una scena apparentemente scollegata dal gioco ma che, in realtà, fa da preambolo alla trama che si dipanerà pian piano nel corso del nostro Giro delle Isole e che si dimostra particolarmente avvincente e riveste un ruolo di assoluto rilievo se confrontata al passato. Rimangono ovviamente alcuni passaggi piuttosto prevedibili, eppure la consistente presenza di scene animate e le inquadrature “cinematografiche” rendono l’esperienza generale molto coinvolgente e, assieme all’ottimo utilizzo del toon-shading, fanno apparire il titolo estremamente moderno e simile a un cartone animato interattivo.

Altra novità riguarda il sopracitato Giro delle Isole, che sostituisce le storiche palestre e impone al giocatore di affrontare sette prove sotto la supervisione di altrettanti Capitani, allenatori particolarmente abili incaricati dal Kahuna dell’isola di esaminare gli allenatori durante il loro percorso di crescita. A dispetto di quanto si possa pensare, sebbene le lotte costituiscano tuttora il fulcro del gameplay, queste prove prevedono attività piuttosto eterogenee, come la ricerca di oggetti o test di abilità. Al termine delle prove maggiormente incentrate sulle lotte è inoltre prassi scontrarsi con un Pokémon detto “Dominante”, contraddistinto da statistiche e dimensioni superiori alla norma e in grado di chiamare in aiuto altri mostriciattoli “standard” che lo assistano durante lo scontro. Tale capacità è estesa anche ad alcuni Pokémon selvatici, fatto che rende le esplorazioni più difficoltose e imprevedibili non solo rispetto al passato ma, spesso, più difficili rispetto alle lotte contro gli stessi Kahuna, alle quali ci si presenta sempre preparatissimi.

Una volta superate le prove preliminari dei Capitani, che di norma vengono premiate con un Cristallo Z, è necessario infatti scontrarsi con il Kahuna, ovvero l’allenatore più forte dell’isola e suo guardiano assieme al Pokémon Protettore, e in caso di vittoria proseguire nel proprio viaggio. Anche i Kahuna, grazie ai Cristalli Z, sono in grado di usare le Mosse Z, mosse speciali utilizzabili una sola volta per lotta e che variano a seconda del tipo (sebbene esistano alcuni Cristalli associati a singoli Pokémon). Tali Mosse sono attivabili facendo tenere un Cristallo Z a un Pokémon e, nel caso in cui tale mostro conosca mosse del tipo corrispondente, sarà possibile scatenare una Mossa Z. Queste possono essere sia fisiche che di stato, a seconda del tipo di mossa base conosciuta, e in un certo senso costituiscono la versione di Alola degli attacchi specifici delle Megaevoluzioni viste a partire da X/Y.

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TANTE PICCOLE NOVITÀ

La carne al fuoco non si limita tuttavia a questo: come accade per ogni nuova generazione, anche in questo caso gli sviluppatori hanno inserito una serie di nuovi Pokémon che portano il totale di tutte le generazione sopra agli 800 esemplari. Come se non bastasse, Game Freak ha sfruttato le particolari condizioni climatiche dell’ambientazione per riproporre alcuni vecchi mostriciattoli che, con il passare degli anni, hanno perso attrattiva e sono stati via via accantonati dagli allenatori. Ecco così che compaiono le “Forme Alola”, riedizioni di alcuni Pokémon storici come Rattata, Exeggcute, Grimer e addirittura Raichu, che cambiano aspetto, tipo e acquisiscono nuove abilità. Le nuove forme fanno la propria comparsa fin dalle prime fasi di gioco, tant’è che la curva di acquisizione tipica della serie, che limitava di fatto le iniziali possibilità di cattura a pochi e specifici tipi di Pokémon, è ora pressoché scomparsa e si è in grado di ottenere fin dalle prime battute una buona varietà di mostriciattoli, compresi quelli di tipo Psico o Spettro, solitamente relegati a fasi di gioco più avanzate.

Per quanto riguarda gli spostamenti, confermiamo invece l’assenza delle Macchine Nascoste, che in passato servivano a spostarsi in aree altrimenti irraggiungibili utilizzando mosse particolari attivabili fuori dalla lotta e che venivano sbloccate nel corso dell’avventura, ora sostituite completamente dal Poképassaggio. Questa funzione permette di utilizzare alcuni Pokémon che ci vengono donati durante il Giro delle Isole e che ci consentono di muoverci rapidamente e superare ostacoli che sbarrano l’accesso ad alcune zone. Oltre all’innegabile divertimento di correre a folle velocità in groppa a un Tauros in pieno centro abitato, non essendo legato in alcun modo ai mostri catturati, il Poképassaggio ha il vantaggio di consentire al giocatore non solo di sfruttare pienamente i quattro slot per le mosse, senza doverne sacrificare alcuno per l’apprendimento delle MN, ma anche di decidere liberamente i Pokémon della propria squadra, indipendentemente dalla necessità di raggiungere determinati luoghi della mappa.

Rilevante risulta inoltre la nuova funzionalità chiamata Poké Relax che, ricalcando la modalità Poké Io&Te di X/Y, oltre a farci coccolare e nutrire i membri della propria squadra per aumentare il loro affetto nei nostri confronti, introduce la possibilità di curare, al termine della lotta, le alterazioni di stato come l’Avvelenamento, la Paralisi o il Sonno, a tutto vantaggio del proprio portafogli virtuale.

“TOO MUCH WATER”

Nonostante l’ambientazione insulare, Sole/Luna fornisce un’eccellente varietà sia di Pokémon che di percorsi. Le spiagge e la vegetazione tropicale si alternano a pendii brulli, prati colorati e cime vulcaniche, mentre anche le città diventano terreno fertile per nuove scoperte: per la prima volta è infatti possibile trovare Pokémon selvatici fra l’erba alta che tappezza i giardini. Dal punto di vista visivo il titolo di Game Freak offre quanto di meglio si sia visto finora su Nintendo 3DS, tant’è che gli sviluppatori hanno deciso di disattivare il 3D stereoscopico in modo da alleggerire la mole di calcolo a cui la portatile Nintendo è sottoposta.

Il toon-shading si sposa meravigliosamente con lo stile di gioco, mentre le ambientazioni sono riprodotte con cura e dovizia nei particolari, sebbene la mole di elementi e di personaggi non giocanti presente sullo schermo, specialmente in città, faccia sembrare le isole generalmente più vuote di quanto ci si aspetterebbe. Anche i menu hanno goduto di una rinfrescata e, pur mantenendo la struttura di sempre, si rivelano gradevoli e intuitivi, con un buon numero di scorciatoie disponibili per chi non desideri interagire costantemente con il touch screen. Le scene d’intermezzo, così come i combattimenti e le mosse speciali, godono di una regia moderna, fatta di inquadrature spesso dinamiche e tagli suggestivi, mentre le animazioni sono sempre fluide e spesso spettacolari. Nonostante la quantità di effetti presenti sullo schermo e le elaborate animazioni, il motore grafico si è sempre rivelato granitico e non ha mai mostrato segni d’incertezza, quantomeno non sul New 3DS che abbiamo usato in fase di recensione.

Pokémon Sole e Luna

Le musiche ci hanno sorpreso positivamente e riescono se possibile a far immergere ulteriormente il giocatore nell’arcipelago tropicale di Alola: i motivi tipici della serie sono stati riarrangiati per fondersi al meglio con le musiche tipiche del luogo, mentre in alcuni frangenti si odono addirittura musiche tribali e cori accompagnati da strumenti a percussione che rimandano istantaneamente a luoghi lontani.

Commento a parte per la modalità multiplayer, che da sempre costituisce quasi un mondo a sé stante rispetto all’avventura in single-player: le lotte e gli scambi della Global Trade Station ripropongono l’ottimo modello introdotto con X/Y, mentre la novità principale in questo caso è costituita dal HUB di gioco, che prende il nome di Festiplaza. Tale modalità permette di entrare in contatto con giocatori di tutto il mondo, incentivando la comunicazione in cambio di Festigettoni. Questi possono essere spesi nelle bancarelle che costellano la piazza e che permettono di fare incetta di oggetti sempre più rari mano a mano che si sale di livello. Tali Festigettoni possono essere inoltre accumulati partecipando o creando minigiochi cooperativi che mettono alla prova la propria conoscenza del mondo dei Pokémon. Dal canto nostro attendiamo con curiosità e impazienza gli eventi e le eventuali prove che siamo sicuri Game Freak introdurrà nel corso dei mesi, consapevoli del fatto che un’eventuale interazione tra Pokémon Sole/Luna e Pokémon GO potrebbe costituire un ulteriore e importante elemento di sviluppo per il futuro.

Pokémon Sole e Luna
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GIUDIZIO
A vent'anni di distanza dal primo capitolo, la settima generazione dei Pokémon non mostra segni di cedimento, al contrario riesce a rinnovarsi e a divertire mantenendo comunque inalterata la formula che ha appassionato milioni di giocatori in tutto il mondo. Dal punto di vista tecnico i ragazzi di Game Freak hanno spinto oltre i limiti l'hardware di 3DS, riuscendo a proporre un'esperienza estremamente gradevole e coinvolgente senza tuttavia intaccare un frame-rate che si dimostra granitico in ogni situazione, mentre l'ottimo comparto sonoro, che mantiene inalterati gli storici versi a 8-bit dei Pocket Monsters, sfoggia musiche che contribuiscono ulteriormente a trasportare i giocatori nell'arcipelago di Alola. La trama, insolitamente elaborata e sapientemente amalgamata alle nuove meccaniche che sanciscono il prosieguo dell'avventura, costituisce solo una delle tante, piccole novità introdotte con Pokémon Sole/Luna e che, assieme a una profondissima modalità multiplayer che promette ulteriori ore di divertimento, lo pongono di fatto tra i migliori capitoli della serie.
GRAFICA
9
SONORO
9
LONGEVITÀ
9.5
GAMEPLAY
9
PRO
Nuove meccaniche convincenti
Trama avvincente
Visivamente splendido
Le forme di Alola
Modalità online potenzialmente infinita
CONTRO
Livello di difficoltà altalenante
9
2852