BioShock: The Collection

BioShock: The Collection

Devo essere onesto, quando esce l’edizione rimasterizzata di un prodotto, si tratti di un videogioco, un film o qualsiasi altra cosa, rimango sempre molto scettico e titubante. Sarà che per me, ad esempio, Alone in the Dark è esclusivamente quello in cui il personaggio principale è costituito da una serie di triangoli colorati e pixellosi, ma rimane il fatto che tutta questa necessità di trasportare in alta definizione titoli ormai datati è una pratica che non mi convince.

Ovviamente sono costretto ad ammettere che un videogioco, a differenza di una pellicola cinematografica, accusa molto più velocemente i segni del tempo e spesso un titolo ancora attuale rischia di non essere più appetibile dal punto di vista grafico. Può essere forse questo il caso di BioShock, un titolo che non ha bisogno di presentazioni e che si appresta a spegnere la sua decima candelina.

Take-Two Interactive e 2K Games avranno sicuramente ragionato in questi termini, decidendo quindi di lanciare BioShock: The Collection, un pacchetto all inclusive contenente tutti i capitoli della serie (rimasterizzati) e i relativi DLC. A onor del vero i titoli che hanno subito il restyling sono esclusivamente BioShock e BioShock 2, mentre BioShock Infinite (pubblicato nel 2013) è stato considerato al passo con i tempi da Blind Squirrel Games, il team incaricato del porting da 2K Games.

DA RAPTURE A COLUMBIA IN UN SOLO PACCHETTO

Cosa dobbiamo quindi aspettarci da questa nuova versione? Innanzitutto, DLC a parte, nulla di nuovo. I tre titoli sono identici agli originali e le uniche modifiche apportate dalla software house riguardano il comparto grafico. Il sistema di illuminazione è stato infatti rivisto e reso ora molto più coinvolgente, così come le texture del gioco (sia quelle ambientali che dei modelli poligonali e armi) grazie alle quali è stata aumentato il livello di realismo. Sono stati inoltre aggiunti vari dettagli, come alghe, pesci, sporcizia sui vetri, che rendono il tutto più definito e ricco di sfumature. La differenza c’è, bisogna ammetterlo, ma non fa certo urlare al miracolo, anzi…

Visto il supporto all’alta risoluzione, ci saremmo aspettati un fior fiore di impostazioni video, come V-Sync, Triple Buffering, Texture Quality, Model Detail, Antialiasing, Filtering, Render e chissà che altro… Invece nulla. Le impostazioni video, nella versione PC oggetto della nostra recensione, escludendo la risoluzione, si esauriscono in V-Sync, Antialising e Filtro Anisotropico, davvero troppo poco per la versione PC.

Come se non bastasse, il pacchetto è minato da frequenti crash che hanno mandato su tutte le furie il popolo della rete (con alcuni che non riescono neanche ad avviare la Collection) e dagli stessi problemi che affliggevano tutte e tre le vecchie versioni, trasportati tali e quali in quelle nuove. Anche noi in redazione, tra l’altro, abbiamo toccato con mano questi famigerati bug che affliggono le versioni remastered, tant’è che sulla macchina utilizzata per la nostra prova (un PC equipaggiato con una CPU Intel Core i7-6700K, 16GB di RAM, una GPU AMD RX 480 e un SSD), il primo BioShock risulta completamente ingiocabile, con le texture che appaiono e scompaiono senza soluzione di continuità.

Per fortuna il problema in questione è stato riscontrato solo sul primo capitolo della serie, mentre il secondo ne è risultato immune. Tuttavia, coloro fossero interessati all’acquisto del pacchetto dovrebbero valutare, almeno per una volta, di optare per una delle due versioni console, la cui cura nell’opera di rimasterizzazione in HD è stata maggiore rispetto alla disastrosa edizione PC.

BioShock: The Collection
BioShock: The Collection
GIUDIZIO
Se non fosse che le versioni remastered dei primi due capitoli sono disponibili gratuitamente per i possessori di BioShock e BioShock 2 su Steam, avremmo urlato alla truffa. Non tanto per il lavoro di restyling effettuato, ma quanto per la presenza di tutti quei problemi che, dopo 10 anni, ancora affliggono la saga 2K Games. A parte questo piccolo sfogo, BioShock è uno sparatutto che ogni buon videogiocatore dovrebbe aver quantomeno provato nella propria carriera, e il fatto di poter avere tutta la trilogia, DLC compresi, in un colpo solo e con una grafica rivista e svecchiata, rende BioShock: The Collection un titolo sicuramente appetibile per chiunque sia alla ricerca di un buon FPS. Attenzione, però, questa "appetibilità", passateci il termine, riguarda solamente chi non ha mai avuto a che fare con i titoli sviluppati da Irrational Games. Chi ha avuto modo, invece, di imbattersi nelle storie delle città di Rapture e Columbia non troverà niente di realmente nuovo o che necessiti effettivamente di essere rigiocato da zero.
GRAFICA
7
SONORO
7
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
8
PRO
Tre FPS di indubbia qualità in un unico pacchetto, DLC inclusi
Grafica rivista e svecchiata
CONTRO
Sono passati 10 anni, ma i bug sono sempre gli stessi
Niente di realmente nuovo o innovativo, grafica a parte
Svariati problemi tecnici
7
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