Batman - The Telltale Series

Batman – The Telltale Series – Episode 1: Realm of Shadows

Quando Telltale Games ha annunciato di essere al lavoro sullo sviluppo di una nuova saga episodica dedicata a Batman, in molti hanno temuto che la formula potesse risultare poco adatta a un personaggio come quello dei fumetti DC Comics. Come non condividere tali perplessità: d’altronde, la sola idea di passare dal mix perfetto di azione, narrazione, esplorazione e puzzle creato da Rocksteady Studios con la serie Batman: Arkham a una avventura story-driven dal ritmo compassato come quelle pubblicate in precedenza da Telltale, avrebbe corso il rischio di stancare persino i fan più accaniti del Cavaliere Oscuro dopo sole poche battute.

Ed è così che la talentuosa software house ha avuto la brillante idea di narrare sì una nuova storia basata sulla mitologia di Batman, ma puntando i riflettori principalmente sul suo alter ego, quel Bruce Wayne che troppo spesso viene ricordato solo per il tragico fato che ha colpito i suoi genitori – ciò che in fin dei conti lo ha trasformato nel giustiziere di Gotham City – per concentrarsi quasi esclusivamente sulla figura dell’Uomo Pipistrello.

Batman - The Telltale Series - Episode 1: Realm of Shadows

MILIARDARIO DI GIORNO…

Il motivo per cui Batman – The Telltale Series funziona è proprio per la scelta di narrare una storia puntando tutto (o quasi) sulla personalità di Bruce Wayne, sulle conseguenze che l’uomo porta in base alle decisioni compiute dall’eroe e viceversa, quando una scelta errata potrebbe portare alla completa distruzione della reputazione che la sua famiglia ha costruito con fatica prima di passare a miglior vita. E quale migliore modo di fare ciò se non riprendendo il mito dalle sue origini, quando Batman non era ancora il paladino amato dagli abitanti di Gotham City e supportato dalla polizia, ma un semplice vigilante. Quando Harvey Dent non era ancora il folle e spietato criminale Due Facce, ma un procuratore distrettuale convinto di poter cambiare la città concorrendo al posto di Sindaco, per porre fine alla corruzione dall’interno e riportare un po’ di speranza a una popolazione ormai sull’orlo della disperazione.

Il rapporto fra Harvey Dent e Bruce Wayne, principale finanziatore della sua campagna politica, è la base degli eventi di questo primo episodio, dal titolo Realm of Shadows. L’importanza delle scelte, da sempre cardine delle produzioni di Telltale Games, qui assume ancora più rilevanza nei panni di Bruce, con il giocatore che si trova costantemente alle prese con decisioni da prendere in un lasso di tempo estremamente limitato. Alcune saranno rilevanti ai fini della trama, con effetti immediati sull’evoluzione del canovaccio. Altre, invece, avranno ripercussioni a lungo termine che tuttavia potrebbero emergere soltanto nel secondo, terzo o quinto episodio. Spendere una buona parola su Harvey di fronte a due dei cittadini più influenti di Gotham è un gesto che il procuratore terrà bene a mente. Allo stesso tempo, supportare la Mafia per far sì che Dent abbia il via libera e divenire il nuovo Sindaco, potrebbe infangare il buon nome dei Wayne e creare un burrascoso ciclo di eventi che mineranno notevolmente la psiche di Bruce, influenzando il percorso di Batman. Scegliere se aiutare Selina Kyle e creare una nuova alleanza, oppure smascherare la donna che si nasconde dietro alla misteriosa Catwoman. Il tutto è affidato alle mani e alle decisioni del giocatore.

…VIGILANTE DI NOTTE

Sebbene l’introduzione sia forse eccessivamente lenta, con un ritmo giustificato dall’esigenza di Telltale di mettere tutte le carte in tavola, il primo episodio ha saputo coinvolgerci in modo inaspettato, non tanto nelle sequenze in cui compare il Cavaliere Oscuro, ma proprio nelle scene in cui è necessario gestire la complessa personalità di Bruce Wayne, con un crescendo di emozioni che raggiunge il climax fino all’immancabile cliffhanger finale, che lascia ben presagire circa i futuri episodi della serie. Il modo in cui Telltale ha rielaborato i primi anni nella carriera del vigilante, talvolta prendendosi alcune licenze forse rischiose (come la completa rielaborazione del background di uno dei personaggi più noti nella storia del fumetto) è interessante, e lascia al giocatore il compito di (ri)scrivere la storia dell’eroe DC Comics, scegliendo le proprie alleanze (con un grande bivio verso la fine dell’episodio, che potrebbe portare a uno sviluppo interessante in futuro) e battaglie da affrontare.

Ovviamente non saremmo qui a parlare di un gioco di Batman se il nostro eroe non si presentasse almeno una volta nel corso dell’episodio. Quando lo fa, il nostro Cavaliere Oscuro sfrutta l’esperienza maturata da Telltale Games nei prodotti precedenti per dar vita a un sistema di combattimento basato sui QTE (Quick-Time Event), il cui ruolo è tuttavia marginale. Si tratta, infatti, di un sistema passivo che non va a incidere sull’esito di una particolare scena, ma contribuisce, nel caso di corretta esecuzione del QTE, al riempimento di una apposita barra con cui attivare una mossa finale. Ecco, saltare una sequenza non porterà all’improvvisa sconfitta del Cavaliere Oscuro, che impassibile continuerà a darle di santa ragione ai nemici con fare estremamente coreografico, ma riuscire a inanellare i QTE permetterà al giocatore di concludere lo scontro in modo spettacolare, vivendo quella sensazione di essere, davvero, l’invincibile eroe che abbiamo imparato ad amare negli anni attraverso fumetti, cartoni animati, videogiochi e pellicole cinematografiche. Qualcuno potrebbe puntare il dito contro l’assenza di stimoli nelle fasi di combattimento, ma in fondo il Batman targato Telltale non vuole e non deve essere un parente di quello, bellissimo e implacabile, forgiato da Rocksteady. Si tratta principalmente un’avventura, ed è giusto rielaborare il sistema di combattimento scegliendo una formula che non risulti troppo frustrante per l’utente medio, interessato a vivere una storia avvincente piuttosto che una scazzottata contro i nemici di turno.

Batman - The Telltale Series - Episode 1: Realm of Shadows

DETECTIVE E PREDATORE

Se c’è un aspetto in cui il team di sviluppo è riuscito a ricreare adeguatamente il mito del più grande detective al mondo, è proprio quello legato alla componente investigativa: nel corso dell’episodio, infatti, Batman dovrà ricostruire la scena di un crimine, analizzando l’ambiente circostante in cerca di indizi e cercando di collegare potenziali punti di interesse fra di loro per permettere al bat-computer di ricostruire l’accaduto, sulla falsariga di quanto fatto da Rocksteady nella saga Batman: Arkham. Anche in questo caso è pressoché impossibile sbagliare, ma si tratta di una componente molto interessante che sul finire dell’episodio si evolve in modo particolarmente azzeccato, quando non si tratta di ricostruire un caso investigativo ma di elaborare un piano di irruzione. L’insieme di queste componenti, sommate al peso che Bruce Wayne vive in base alle decisioni prese sia come uomo che come eroe, contribuiscono ad accrescere nel giocatore quel senso di empatia e coinvolgimento che ci fanno credere davvero di essere il Cavaliere Oscuro, vivendo e ragionando come se fossimo il vigilante mascherato a protezione di Gotham City. Siamo sicuri che l’intento di Telltale fosse proprio questo, e non vediamo l’ora di capire come si evolverà l’avventura nei prossimi episodi.

A livello artistico, Batman – The Telltale Games ripesca dai classici per creare la propria versione dell’Uomo Pipistrello, che ricorda in parte lo stile dark di Frank Miller, seppur con qualche tocco più moderno. Graficamente il gioco offre scorci piacevoli, caratterizzati da giochi di luci e ombre che contribuiscono a ricreare un’atmosfera cupa, quasi come se si trattasse di un’estensione digitale dei fumetti. Un aspetto enfatizzato dall’uso di linee marcate per mettere in risalto i personaggi rispetto agli scenari. Peccato che in alcuni casi le animazioni non siano proprio eccezionali, un limite che Telltale si porta dietro da troppo tempo, ma che in questo caso possiamo facilmente perdonare dato che i combattimenti fra Batman e i nemici sono caratterizzati da una direzione artistica spesso spettacolare, ma in generale molto piacevole e in linea con la “fama” del personaggio.

NON PER TUTTI

Il tutto è supportato da un’ottima colonna sonora, che riesce ad accompagnare i combattimenti con composizioni avvincenti sullo stile delle recenti pellicole cinematografiche e della saga Rocksteady. Buono anche il doppiaggio, che vede la presenza di Troy Baker (Joel di The Last of Us) nel ruolo di Batman/Bruce Wayne e di altri attori celebri come Travis Willingham e Laura Bailey ma che, come facilmente intuibile, non può contare su una versione italiana. Doppiaggio a parte, però, Batman – The Telltale Series deve fare i conti con una gravissima lacuna per quanto riguarda il mercato locale: la totale mancanza di localizzazione nella nostra lingua. Un aspetto che per forza di cose costringerà buona parte del pubblico a non valutare l’acquisto saga di Telltale, o attendere il possibile arrivo di una patch che introduca quanto meno i sottotitoli in italiano.

Una delle feature più chiacchierate di questa nuova saga è stata la tanto attesa modalità Crowd Play, che permette ad altri giocatori di optare per una particolare decisione in ciascuna delle scelte presenti nell’episodio. La modalità non era disponibile nella build fornitaci dal team di sviluppo e non abbiamo avuto modo di provare, effettivamente, il peso di questa novità nell’economia del gioco. Pur ritenendo interessante in qualche modo essere “succubi” delle scelte altrui per l’evoluzione della trama, resta da capire come una modalità del genere si adatterà al ritmo frenetico delle scelte, che in genere non offrono più di 4-5 secondi per influenzare l’esito della storia. Non mancheremo di approfondire l’argomento una volta che l’opzione sarà effettivamente disponibile.

Batman - The Telltale Series
Batman - Episode 1: Realm of Shadows
GIUDIZIO
Il primo episodio della nuova saga avventuriera di Batman ci ha convinto. Il mix fra azione, investigazione e narrazione funziona, anche grazie a una sceneggiatura che non ricalca interamente storie già esistenti, ma di tanto in tanto si prende il lusso di stravolgere la genesi dell'eroe e del rapporto con alcuni personaggi, lasciando al giocatore il compito di scriverne la storia. L'assenza totale della localizzazione in italiano è un grave difetto che rischia di limitarne eccessivamente la diffusione nel nostro paese, ma tutti coloro fossero minimamente a proprio agio con l'inglese dovrebbero provare l'esperienza di essere Batman e allo stesso tempo di vivere il peso delle proprie scelte come Bruce Wayne.
GRAFICA
8
SONORO
8
LONGEVITÀ
6.5
GAMEPLAY
7.5
PRO
Trama interessante
Bruce Wayne e Batman sono caratterizzati in modo eccezionale
Ottima modalità investigativa
Si avverte il peso della responsabilità nei panni di Bruce
CONTRO
Totale assenza di localizzazione in italiano
Il sistema di QTE non punisce il giocatore in caso di errore
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