Little Big Workshop

Little Big Workshop

Quella volta che ho costruito un impero commerciale sulla mia scrivania.

Non sono mai stato tipo da lavoro manuale. La mia spiccata incapacità nell’utilizzare utensili di qualsiasi tipo mi ha portato a intraprendere percorsi più teorici e legati al digitale, piuttosto che relativi alla materia o laboratoriali. Non che non abbia mai provato a mettere mano a colla, materiali o quant’altro, cioè il cosplay da ranger di Fallout New Vegas è ancora lì e mi rimane poco per completarlo, ma intendiamoci, quello è il mio massimo lavoro manuale. Chissà forse un giorno sarò capace di utilizzare seghe a nastro o un tornio per il metallo evitando di spaccarmi le dita.

Ma in mancanza di meglio, per ora mi accontento di gestire una fabbrica magicamente comparsa sulla mia scrivania. Non ho la più vaga idea di come possa essere finita lì e soprattutto per quale motivo dei nani abbiamo cominciato a lavorarci, ma so per certo che, dopo aver passato pomeriggi interi dietro Little Big Workshop, la mia impresa è diventata leader nel settore manifatturiero del mondo nanico.

Little Big Workshop
Il tutto parte da qui, da un piccola, grande scrivania.

NORC S.P.A., UNA SOCIETÀ RESPONSABILE

La storia di NoRC S.p.A., azienda che mette al centro le necessità del lavoratore, parte da un piccolo spazio, di pochi metri quadrati. Compresi i meccanismi basilari del mondo del lavoro di Little Big Workshop e fornite le prime comodità essenziali, ho iniziato la mia carriera accettando le prime comande da Steve lo Svitato. Steve, confidente nell’industria giovane e delle piccole-medie imprese, ha richiesto una serie di piccoli, ma particolari articoli da giardino, come barbecue o nani. Con il sorriso stampato in faccia, i miei operatori si sono messi subito all’opera completando l’ordine entro il termine prestabilito.

Col passare del tempo e con il completamento di sempre più contratti da parte di importanti leader del settore, la NoRC ha acquisito moltissima esperienza e reputazione nei confronti dei propri clienti sempre più affezionati. Non a caso, immediatamente dopo il nostro successo nel mercato, sempre più aziende si sono rivolte alla nostra competenza per la produzione di qualsiasi tipo di bene, come mobili, attrezzatura sportiva o addirittura robot da spionaggio. Tuttavia, con il successo della nostra azienda, siamo incappati in qualche malinteso con le imprese limitrofe, specialmente con Nemesis S.p.A., la quale azienda ha mostrato sin da subito un immotivato astio verso me e la mia rispettabilissima attività.

Little Big Workshop
Steve chiede sempre oggetti strani da giardino.

IMPARARE IL MESTIERE

Come Amministratore Delegato della NoRC, ho dovuto sin da subito entrare nell’ottica dei processi produttivi. Infatti, prima di buttarmi a capofitto in un’impresa troppo grande o complicata per i miei operai, è necessario pianificare la produzione. Per ogni oggetto disponibile nel catalogo si dovrà innanzitutto impostare i singoli processi per la realizzazione e successivamente i materiali da acquistare e quindi lavorare grazie ai macchinari.

Da notare però come non bastino solamente i soldi per portare avanti un’azienda del calibro di NoRC e creare un oggetto ha determinati requisiti che devono essere rispettati. Questi sono influenzati dal tipo di materiali scelti e dalle operazioni da effettuare, che in base al livello di ingegnerizzazione richiedono più impegno. Infatti materiali più ecologici richiedono meno lavoro rispetto ai classici, di contro il loro prezzo è più elevato e quindi, come manager, bisogna bilanciare al massimo i costi. Viene da sé che incrementare il numero di prodotti da realizzare garantisce un ammortizzamento delle spese, anche se sta a voi, dirigenti d’azienda, comprendere quanto vale spendere tempo e denaro in base agli utili ricavati. Non che ci abbia voluto molto per comprendere tali meccanismi, anche per un AD in fasce come il sottoscritto, poiché il tutto si riduce a un semplice procedimento da iterare ogni volta e senza particolari difficoltà anche durante la fase di completamento dei requisiti.

E arriviamo a parlare di mercato, altro importante tassello per chi, come me, si muove nell’ambito manifatturiero di un gestionale come Little Big Workshop. Infatti, non sempre i nostri affezionatissimi avranno un lavoro disponibile o che magari ci permetta di ricavare dell’ottimo utile per la nostra fabbrica e sarà necessario quindi rivolgersi al mercato globale. Anche qui però non è sempre tutto è sempre richiesto e redditizio. Ogni prodotto ha una soglia di saturazione, ovvero la quantità che potrete mettere in circolazione sicuramente, e soprattutto un prezzo ed entrambi possono scendere e/o salire. Sta a voi, futura classe dirigente di Little Big Workshop, capire quali oggetti produrre e soprattutto vendere per ottenere il massimo profitto, magari anche dopo qualche ciclo.

Little Big Workshop
Una buona progettazione garantisce ottimi risultati in breve tempo.

SICUREZZA SUL LAVORO

All’interno dei capannoni della NoRC non sono mancati incidenti di vario tipo. Purtroppo vi renderete conto che non sempre le cose andranno nel verso giusto e una volta ogni tanto potreste ricevere qualche visita sgradita. Tra topi, gnomi sporcaccioni o addirittura parassiti, a volte bisogna vestire i panni dell’ispettore sanitario e debellare manualmente, tramite quelli che sono una serie di veri e propri minigiochi. Inoltre, di tanto in tanto, dovrete fare i conti con una serie di agenti infiltrati che causeranno scompiglio all’interno dell’azienda, addirittura manomettendo i macchinari.

Per velocizzare il lavoro dei nostri dipendenti, è molto importante saper gestire i passaggi e la disposizione delle aree. Una fabbrica stretta e mal progettata rischia di inficiare pesantemente la produzione e rallentare l’eventuale consegna, fondamentale quando ha sono i clienti a richiedere. Ad esempio, durante la pianificazione, conviene inserire postazioni vicine tra loro, e magari in piccolo numero, piuttosto che postazioni per la lavorazione di massa, ma dall’altra parte della fabbrica. Inoltre un ambiente di lavoro felice, e quindi bilanciato tra macchinari, spazi e decorazioni, permette ai lavoratori di stancarsi di meno, fare meno pause e soprattutto lavorare più efficientemente.

Little Big Workshop
Niente ratti dentro la mia fabbrica!

DIVENTARE UN OTTIMO MANAGER

Sebbene vendere direttamente al mercato non porta particolari benefici in termini di esperienza, ma sicuramente di denaro, è completare gli incarichi dei clienti o risolvere i problemi occasionali che vi farà crescere come imprenditori. Un imprenditore rodato può avere accesso a moltissimi servizi che garantiscono sempre più incassi e sempre più comodità per la gestione del lavoro. Tra le tante abilità da manager disponibili avrete la possibilità, per esempio, di rallentare le consegne oppure di aumentare il tempo limite o addirittura assumere stagisti e volontari a costo zero. Infine, come manager ed esperti del settore, potete anche promuovere uno dei vostri dipendenti con più esperienza e farli specializzare in un determinato campo.

Non sempre infatti dovrete realizzare semplici nani da giardino oppure comode sedie da ufficio, ma a volte ci sarà la necessità di fare complessi aeroplani o robot da spia. Questa tipologia di prodotti richiede l’utilizzo di macchinari pesanti e avanzati, e che possono essere attivati unicamente dalle figure specializzate. Quindi una sega per il legno avanzata può essere attivata solo dagli specialisti del legno, oppure possiamo promuovere un trasportatore (figura cardine per la gestione dei materiali tra le varie zone) a riparatore, in modo che ne periodi di inattività sistemi le postazioni di lavoro rovinate.

Little Big Workshop
Grossi e ingombranti, ma garantiscono nuove, remunerative produzioni.

DIPENDENZA MANAGERIALE

Dopo aver passato più di un anno (nel gioco) a gestire la mia fabbrica da scrivania, posso dire che Little Big Workshop crea una sorta di strana dipendenza, in senso buono ovviamente. Inizialmente non mi sono sentito catturato dal gioco, vuoi perché ero agli inizi o perché ancora la produzione era lenta, ma col passare del tempo le cose sono cambiate. Ora dopo ora, mi ritrovavo a creare oggetti su oggetti senza praticamente rendermene conto. La semplicità con cui è possibile selezionare e mandare in produzione ti incita a continuare senza sosta, anche perché non c’è un vero e proprio momento concitato che affatichi il giocatore, se non nei casi di infestazioni di vario tipo o di guasto dei macchinari.

A contribuire a questo livello di “dipendenza” troviamo tra l’altro un grafica non particolarmente ispirata ma comunque rilassante, con questi nani lavoratori dalle paffute guance, e un comparto tecnico che non dà problemi sul fronte dei cali di frame, nonostante i molti possibili oggetti a schermo e la velocità con cui si muovono. Solamente qualche blocco sporadico, neanche troppo pedante, ha interrotto l’esperienza, considerando anche che la prova è stata effettuata sul modello base di PlayStation 4 (sì, ho già detto ai nani di costruirmi una fiammante PlayStation 55).

Little Big Workshop
Little Big Workshop
GIUDIZIO
Un gestionale semplice nelle sue meccaniche che non richiede particolare impegno, se non durante qualche sfuggente attimo leggermente più dinamico. Little Big Workshop si dimostra adatto a tutti e soprattutto crea una sorta di dipendenza buona che spinge a continuare a far cresce il nostro impero manifatturiero. In questo titolo non troverete di certo la sfida estrema che tanti altri gestionali possono concedere, ma sicuramente si tratta di una buona rampa di lancio per chi volesse approfondire il genere.
GRAFICA
6.7
SONORO
6.5
LONGEVITÀ
8
GAMEPLAY
7.5
PRO
Crea "dipendenza"
Gestionale semplice da comprendere...
CONTRO
...pure troppo per chi cerca un'esperienza complessa
Niente di eclatante sul profilo tecnico
7.2
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