Darksiders Genesis

Guerra e Conflitto sono i protagonisti di un ottimo spin-off legato all'universo di Darksiders.

La serie Darksiders non ha impiegato molto a farsi strada nell’universo videoludico, anche grazie a un gameplay solido e appagante, con personaggi ben caratterizzati e ricchi di verve come Guerra e Morte. Se i primi due capitoli della serie, con relativi DLC, hanno aiutato la saga a espandersi e farsi apprezzare da numerosi giocatori, Darksiders III si è rivelato un inaspettato passo indietro, come avevamo sottolineato anche nella nostra recensione del terzo capitolo della saga. È bastata però cambiare la formula di gioco, adattarla per essere fruita da due giocatori, ed ecco che Darksiders Genesis ha riacceso l’interesse dei fan della serie, delusi per quello che è stato un titolo tutt’altro che esaltante come Darksiders III.

E l’impressione che lo spin-off sviluppato da Airship Syndicate (già autori di un gioco molto interessante come Battle Chasers Nightwar) avesse dalla sua le carte in regola per divertire era stata confermata dopo averlo provato con mano durante la scorsa Gamescom di Colonia. Dopo il buon debutto su PC e Google Stadia, dal 14 febbraio Darksiders Genesis sbarcherà anche sulle piattaforme tradizionali quali PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Sarà valsa la pena aspettare poco più di due mesi per mettere le mani su un nuovo capitolo legato alla serie? Scopritelo nella nostra recensione del titolo sviluppato da Airship Syndicate e pubblicato da THQ Nordic.

Gli scambi di battute tra i personaggi riescono sempre a far sorridere, merito della vena ironica che contraddistingue il personaggio di Conflitto.

ATTENTI A QUEI DUE!

Nel trittico di capitoli relativi alla serie Darksiders abbiamo visto alternarsi tre dei quattro Cavalieri dell’Apocalisse, rispettivamente in questo ordine: Guerra (Darksiders), Morte (Darksiders II), Furia (Darksiders III). In Darksiders Genesis i giocatori potranno finalmente giocare nei panni di Conflitto, che sarà spalleggiato da Guerra, protagonista del primo capitolo della serie e secondo personaggio giocabile in questo spin-off. L’obiettivo dichiarato dei due fratelli è quello di scoprire cosa sta tramando Lucifero e dare una bella lezione a tutti quei demoni che sono in combutta con lui, servendosi dell’aiuto di personaggi come Vulgrim e Dis.

Tra una battuta e l’altra, Conflitto e Guerra dovranno farsi largo tra creature demoniache e imponenti boss, all’interno di un’esperienza pensata per essere giocata in cooperativa e capace di tenere impegnati i giocatori per almeno venti ore. Dal punto di vista della timeline narrativa Darksiders Genesis si pone a tutti gli effetti come un prequel della trilogia, diventando così appetibile per i neofiti che vogliono avvicinarsi alla serie, oltre chiaramente a essere un titolo imprescindibile per chi in questi hanno ha seguito con notevole interesse le vicende dei Cavalieri dell’Apocalisse di THQ Nordic.

Il racconto delle vicende avviene tramite i dialoghi tra i due protagonisti che vanno in scena mentre prendono a calci differenti nemici, o tramite sequenze statiche che ricordano molto da vicino quelle dei fumetti. Certo, se Airship Syndicate avesse inserito al posto di quest’ultime dei filmati in computer grafica, magari proprio come quello che è possibile ammirare all’avvio del gioco, l’intera esperienza ludica ne avrebbe giovato, ma va comunque considerato che Darksiders Genesis è un progetto realizzato con un budget differente (in questo caso al ribasso) rispetto ai tre episodi della saga principale. La trama di gioco dello spin-off riesce comunque ad ampliare il background e la lore dell’universo di Darksiders; peccato che le vicende narrate nel corso dell’avventura non si rivelano poi così indimenticabili, nonostante il carisma dei due protagonisti, su cui spicca la vena ironica di Conflitto.

SPADE AFFILATE E PISTOLE FUMANTI

Guerra e Conflitto sono personaggi agli antipodi anche quando si tratta di falcidiare i demoni degli inferi, e questa marcata differenziazione si avverte una volta impugnato il controller. Armato della sua fidata Divoracaos, Guerra può contare su attacchi leggeri e pesanti, talvolta caricati, con cui sbarazzarsi dei nemici a portata di spada. E giocando con questo personaggio Darksiders Genesis possiede tutti i crismi di un ottimo hack ‘n’ slash isometrico, dove l’uccisione di differenti demoni garantisce il recupero di anime (con cui acquistare potenziamenti), della salute e di sfere che permettono ai due personaggi di eseguire degli attacchi speciali. La storia invece cambia quando si vestono i panni di Conflitto che, grazie alle sue coppie di pistole, trasforma Darksiders Genesis in un twin stick shooter. Conflitto può quindi equipaggiare due tipologie di munizioni alla volta (da assegnare alla coppia di tasti R1 e R2), mentre Guerra può fare invece affidamento su degli attacchi potenziati tra cui scegliere a seconda della necessità. Entrambi i Cavalieri possono inoltre contare su speciali trasformazioni che li trasformano, temporaneamente, in imponenti e distruttivi demoni in grado di polverizzare i nemici con un solo attacco.  

In Darksiders Genesis non mancano però salti da compiere, interruttori da attivare e qualche puzzle ambientale da completare per proseguire nell’avventura, spesso avvalendosi di strumenti come rampini o speciali oggetti. Purtroppo le sezioni platform mostrano il fianco a un paio di difetti, tra cui una poca responsività dei comandi quando c’è da compiere un salto o arrampicarsi su delle sporgenze. Non è raro infatti riprovare più volte qualche passaggio a causa della telecamera centrata male. Ma considerando che le fasi in cui si sputa piombo e si menano fendenti vanno per la maggiore, queste imperfezioni non mettono a repentaglio la buona fruizione del gioco. La struttura delle missioni invece è piuttosto lineare, in cui i due protagonisti dovranno recuperare alcuni manufatti per conto di Vulgrim o scontrarsi con uno dei demoni principali in combutta con Lucifero. Terminato l’incarico i giocatori faranno poi ritorno nel Vuoto, una sorta di hub molto scarno dal punto di vista dei contenuti, considerando che in questo luogo i giocatori potranno selezionare una nuova missione (o rigiocare le precedenti), attivare la modalità cooperativa o recarsi da Vulgrim e Dis per acquistare potenziamenti sfruttando le anime raccolte e alcuni chiavi specifiche recuperate durante i livelli. 

DIABLO? NO, GRAZIE

Pur prendendo le distanze da un capostipite del genere come Diablo, anche se la visuale isometrica potrebbe far credere il contrario, Darksiders Genesis è molto più di un semplice action game con elementi tipici da twin stick shooter. Nelle intenzioni del team di sviluppo c’è sempre stata la volontà di rivisitare la serie sotto una luce diversa, semplificando alcune meccaniche di gameplay ma senza rinunciare del tutto alla componente da GDR. Tutto ruota quindi intorno ai Nuclei di creature, speciali gemme lasciate dai nemici sconfitti e suddivise in tre tipologie diverse: attacco, collera e salute. Questi elementi andranno poi inseriti in un’apposita griglia che garantisce un miglioramento delle statistiche e lo sblocco di nuovi potenziamenti e abilità.

Ci siamo messi a sperimentare diverse combinazioni, cambiando e scambiando continuamente i nuclei recuperati dai nemici e dai boss, con questi che ricompenseranno i giocatori con nuclei ancora più potenti dopo averli messi al tappeto. Ovviamente selezionando i livelli di difficoltà avanzati (quattro quelli disponibili in totale) la giusta scelta e calibrazione dei Nuclei di creature aiuta sensibilmente i giocatori ad avere la meglio dei demoni che incontreranno nel loro cammino.

Tra l’altro, le anime recuperate nel corso dell’avventura potranno essere sfruttate per acquistare nuovi nuclei, mosse e potenziamenti di vario genere, come quelli che incrementano il numero di pozioni curative che è possibile usare per ripristinare l’energia di Conflitto e Guerra. L’arena infine, sbloccabile nel corso dell’avventura, si rivela un modo più diretto e sbrigativo per recuperare i Nuclei di creature specifiche, evitando ai giocatori di sorbirsi interi livelli per recuperare quelli di cui hanno bisogno, mettendoli di fronte a ondate di demoni selezionati.

DIVERTIMENTO DI COPPIA

In compagnia di un altro giocatore Darksiders Genesis si rivela esponenzialmente più divertente, a prescindere se la scelta ricade sul multiplayer in locale, rigorosamente in split-screen, o quello online. Dal canto nostro non ci sarebbe dispiaciuto avere la possibilità di giocare con altri giocatori casuali sfruttando il matchmaking online, ma evidentemente il team di sviluppo ha preferito rendere Darksiders Genesis un’esperienza da affrontare con una persona fidata e non il primo sconosciuto qualsiasi incontrato online.

In ogni caso unirsi alla partita online di un amico, o affidarsi allo split-screen per fare spazio a un altro giocatore, è un’azione semplice e piuttosto rapida considerata la presenza di appositi punti dove attivare questa modalità cooperativa. Giocando in solitaria, tuttavia, con la pressione di due tasti (L1 e X) è possibile passare da un personaggio all’altro altrettanto velocemente, una funzionalità che garantisce una buona alternanza tra Guerra e Conflitto, che potranno essere sfruttati alla meglio nei combattimenti dalla distanza o quelli ravvicinati.

La direzione artistica di Darksiders Genesis è davvero convincente, sopratutto nell’ambito del level design.

IL TOCCO DI JOE MADUREIRA

Pur con tutte le limitazioni del caso, visto che parliamo di una produzione a basso budget, la resa grafica di Darksiders Genesis è piuttosto buona e regala differenti scenari degni di nota. Lo zampino di Joe Madureira c’è e si vede, letteralmente, anche nel level design delle ambientazioni dove si susseguono dungeon, fortezze in rovina, lande ghiacciate e sotterranei attraversati da fiumi di lava. Darksiders non è quello che potremmo definire un titolo open world, ma la sua struttura a macro aree stimola i giocatori a ficcare il naso in ogni anfratto alla ricerca di collezionabili, aree segrete opzionali da esplorare o casse da aprire per raccogliere risorse utili nel corso dell’avventura.

L’uso della visuale isometrica chiaramente distoglie le attenzioni dai dettagli ravvincinati, ma il colpo d’occhio complessivo è davvero soddisfacente, così come il character design dei vari demoni che si avvicendano sullo schermo, con quelli più imponenti che chiaramente vantano una caratterizzazione estetica più marcata. Su PlayStation 4 Pro Darksiders Genesis non presenta particolari problemi, salvo sporadici bug e qualche calo di frame, con questo che però si mantiene stabile per quasi tutta la durata dell’evventura, pur non raggiungendo i 60fps. La presenza del doppiaggio in italiano è sicuramente gradita, essendo tra l’altro di ottimo livello, mentre dal punto di vista sonoro l’accompagnamento musicale prova a deliziare le orecchie dei giocatori con musiche prettamente fantasy, non stonando affatto visto il contesto di gioco.

Darksiders Genesis
GIUDIZIO
Dopo l’ottimo riscontro ottenuto dalla versione PC, Darksiders Genesis si conferma un titolo particolarmente riuscito anche su console. Da soli o in compagnia, lo spin-off in questione propone una piacevole variazione al gameplay canonico degli episodi principali, affidandosi a un combat system immediato e appagante, su cui Airship Syndicate ha costruito una componente ruolistica leggera ma estremamente efficace. La nuova prospettiva adottata dalla serie funziona e diverte, riuscendo nel non facile compito di riportare la serie sui binari giusti, e aprendo le strade a futuri capitoli pronti a sposare questa deriva inedita dal punto di vista del gameplay. Darksiders Genesis è senza ombra di dubbio una delle esperienze cooperative più interessanti di questa generazione, e sarebbe davvero un peccato “mortale” snobbarla, specie se amate la saga o avete un amico con cui condividere ore e ore di divertimento nei panni di Guerra e Conflitto.
GRAFICA
8
SONORO
8
LONGEVITÀ
8.2
GAMEPLAY
8.4
PRO
Combat system vario e appagante
Godibile in solitaria, estremamente divertente in compagnia
Gli scambi di battute tra Guerra e Conflitto sono esilaranti...
CONTRO
... ma la trama non è di certo memorabile
Qualche problema con la gestione della telecamera
Fasi platform non sempre riuscite
8.2