Autonauts

Autonauts

Arriva il nuovo gestionale di casa Denki. Riusciremo a colonizzare nuovi mondi con il nostro esercito di automi?

Molte volte, pensando alla nostra vita quotidiana o al nostro lavoro, veniamo messi di fronte all’evidenza che le macchine riescono, in molti casi, a essere molto più veloci ed efficienti di noi. È per questo che dall’inizio dell’era industriale, con le prime rivoluzioni, passando poi per la prima catena di montaggio sino ad arrivare ai giorni nostri, le macchine hanno via via preso sempre più piede all’interno delle fabbriche, andando di fatto a sostituire, nella stragrande maggioranza delle attività lavorative, il lavoro umano.

Anche nella quotidianità ci rendiamo conto del loro ruolo sempre più importante nella nostra vita, aiutandoci laddove, per questioni di frenesia lavorativa, non riusciamo più a essere fisicamente presenti, ma col rischio di sfociare in una vera e propria dipendenza da tecnologia, questione più volte sollevata anche da massimi esperti del settore che molto spesso si chiedono, e ci chiedono, dove arriveremo tra qualche decennio considerando il trend in continua crescita dello sviluppo tecnologico. Autonauts prova a rispondere a questa domanda.

I vari automi ci danno il benvenuto su Autonauts

C’È VITA TRA LE MACCHINE

Il gioco di Denki prova farlo senza darci riferimenti spaziali e temporali, immaginando un mondo completamente automatizzato, abitato solamente da robot programmati per svolgere le più disparate funzioni. In Autonauts vestiremo i panni di un essere umano che, viaggiando nello spazio con la sua astronave, raggiunge mondi incontaminati con l’intento di stabilire su di essi una nuova colonia di automi, costruendo così un mondo completamente automatizzato. Una volta atterrati sul suolo del nuovo pianeta saremo però da soli, senza alcun aiuto, e soprattutto, senza alcuno strumento che ci aiuti nello svolgimento delle varie attività.

Qui inizia il vero gioco, fatto di meccaniche miste tra gestionale e sandbox, in cui il ciclo fatto di recupero di risorse e utilizzo delle stesse per costruire nuove tecnologie e nuovi strumenti che permettano di ricavare nuove risorse dall’ambiente, è rotto soltanto dal fatto che poco dopo l’inizio del gioco saremo già coadiuvati nelle nostre attività da automi costruiti e programmati direttamente da noi. In Autonauts, infatti, il vero obiettivo del gioco è quello di riuscire a fare meno azioni possibili riversando tutto il lavoro sui nostri alleati robotizzati.

Il comparto agricolo del nostro mondo in pieno regime produttivo

PROGRAMMATI PER IL SUCCESSO

All’inizio, inevitabilmente, non sarà facile, e tutti i compiti ricadranno ovviamente sulle nostre spalle, ma già dopo qualche ora, con una decina di automi al nostro seguito, tutto diverrà più semplice. Un punto di forza di Autonauts sta certamente nel fatto che gli automi che costruiremo saremo noi stessi a programmarli per renderli capaci di svolgere determinate azioni, semplicemente facendo in modo che apprendano il compito da svolgere guardando e imparando da noi.

Ciò si tradurrà in una sorta di dimostrazione pratica al termine della quale l’automa vedrà le singole istruzioni trascriversi sotto forma di algoritmo, liberamente modificabile e implementabile secondo i nostri gusti e la nostra fantasia, all’interno della sua memoria. Ben presto dunque ci ritroveremo circondati da robot capaci di tagliare legna, raccogliere ghiande, estrarre minerali e tantissime altre azioni, mentre noi saremo compiaciuti spettatori dello sviluppo di un intero mondo.

La vita su Autonauts è frenetica…soprattutto nelle prime ore di gioco

LA CHIAVE È IL PROGRESSO

Non è tutto così semplice però, il nostro lavoro non finirà soltanto con la creazione di un esercito di robot. Il nostro intervento sarà comunque sempre necessario, sia nella gestione dei robot stessi, i quali tendono a soffrire di scarsa autonomia soprattutto nella prima parte di gioco, sia nelle fasi di innovazione tecnologica, in quanto nessun automa compirà azioni senza che prima sia stata sviluppata la tecnologia necessaria o creato lo strumento adatto, e questo lo potremo fare soltanto noi, tramite un progresso molto lineare, fatto di missioni e obiettivi, raggiunti i quali sbloccheremo le conoscenze necessarie per apprendere nuove tecnologie, che ci permetteranno ad esempio la lavorazione di materiali via via più complessi, per arrivare di conseguenza allo sviluppo e realizzazione di edifici più articolati ed efficienti.

Tutto questo si ripeterà fintanto che il mondo non sarà autosufficiente e non avremo abbastanza robot, indipendenti a tal punto da non richiedere più il nostro intervento. A questo punto l’end-game sarà raggiunto e a noi non resterà altro da fare che riprendere la nostra astronave e partire alla ricerca di un altro, incontaminato mondo da colonizzare con nuovi aiutanti cibernetici.

Autonauts
Autonauts
GIUDIZIO
In definitiva Autonauts si propone come un interessante gestionale, con meccaniche semplici e tipiche del genere che punta sul quantomeno originale obiettivo di creare un mondo completamente automatico, mettendoci di fronte ad alcune difficoltà pratiche e logistiche che stimoleranno a dovere il nostro ingegno e la nostra fantasia.
GRAFICA
6.5
SONORO
6
LONGEVITÀ
7.5
GAMEPLAY
7
PRO
Gameplay in linea con il genere ma che sa farlo proprio con alcuni inserimenti particolari
Comparto tecnico che nel complesso si fa apprezzare
Ottima longevità
CONTRO
Tutorial che poteva sicuramente essere strutturato in maniera diversa
Caotico nelle prime ore di gioco
6.5
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