Mutazione

Mutazione

Drammi, gioie e colpi di scena in una soap opera mutante davvero sorprendente a cura di Die Gute Fabrik.

Quando mi è stato proposto di scoprire Mutazione in anteprima alla Gamescom 2019, devo dire che l’autodefinizione di soap opera mutante mi aveva incuriosito da una parte e fatto venire qualche dubbio dall’altra. Non amo per nulla le soap opera e derivati ma con l’opera di Die Gute Fabrik è scoccata la scintilla. Galeotto infatti è stato averlo provato alla kermesse tedesca in compagnia di Hannah Nicklin, lead narrative designer del progetto, rimanendo affascinato dal comparto artistico e dalle premesse con cui la sviluppatrice mi aveva introdotto nel bizzarro mondo da lei immaginato.

Mutazione ha debuttato lo scorso 19 settembre su PC, PS4 e iOS (è stato inserito tra i giochi del catalogo di Apple Arcade), e non ho perso l’occasione per rituffarmi nelle atmosfere che a Colonia mi avevano rapito, scoprendo un mondo magico e colorato e popolato da personaggi incredibili, a cui è impossibile non affezionarsi. Se ancora non lo avete compreso, Mutazione è un’avventura narrativa dove i personaggi sono appunto dei mutanti, ma per scoprire di più vi invito a leggere la nostra recensione del nuovo gioco sviluppato dai ragazzi danesi di Die Gute Fabrik.

Mutazione
Benvenuti su Mutazione, un’isola immersa nel verde e abitata da una comunità di mutanti pronta ad accogliere Kai a braccia aperte.

UNA SOAP OPERA MUTANTE

Kai è una ragazza quindicenne all’apparenza come tante altre, con i suoi segreti, paure e una grande curiosità per il mondo che la circonda, ancora incosapevole dell’incredibile avventura che l’aspetta. Il nostro primo incontro con l’adolescente avviene poco prima di vederla salpare, salutare sua madre Gaia e partire alla volta di Mutazione per incontrare suo nonno, molto malato, per la prima volta in vita sua. Il piccolo isolotto in questione deve il suo nome a causa del meteorite che numerosi anni primi aveva colpito quello che era una volta un paradisiaco angolo felice, tramutatosi poi in covo radioattivo che ha portato alla mutazione di umani, animali e piante, Mutazione per l’appunto. Inizia così quella che si potrebbe effettivamente definire come una lunga puntata di una soap opera mutante, ricca di personaggi caratterizzati in maniera certosina e con cui la giovane ragazza avrà modo di approcciarsi nel corso del suo soggiorno presso l’isola.

Si interagisce con ognuno dei personaggi scegliendo di volta in volta tra due opzioni di dialogo: Kai può essere sincera nel fare domande o rispondere, ironica oppure onesta, stare in silenzio oppure abbandonare una conversazione nel pieno dello svolgimento. Su un taccuino verranno indicate le conversazioni utili per approfondire le storie degli altri personaggi e passare al momento successivo della giornata, l’arco narrativo si sviluppa infatti dall’alba alla notte. La duplice scelta non porta però a bivi narrativi differenti, al massimo a linee di dialogo diverse che non hanno quindi ripercussioni di alcun genere sul corso degli eventi. In sé la trama si lascia seguire con piacere ed è capace di offrire momenti di assoluta leggerezza e altri più drammatici, con quell’alone di misticismo che si manifesta in maniera più marcata nella parte finale.

Il variegato cast non protagonista condivide con Kai la propria quotidianità all’ombra del grande Papu tra gioie e drammi, eventi scontati e colpi di scena, priva però di quelle assurdità del tipo “sono-incinta-di-tuo-padre-e-amo-tuo-fratello”. C’è il simpatico trovatello Bopek, il saggio Yoke che cura l’archivio, la cacciatrice felina Miu e perfino dei buffi esserini simili a salsiciotti che non perdono occasione per tirare fuori dal cilindro improbabili idee per diventare ricchi. A volte la ragazzina è soltanto spettatrice dei dialoghi che si consumano tra gli abitanti del posto, osservati dall’adolescente come un fantasma invisibile che però non giudica mai ma limita ad appuntare sul suo taccuino le proprie considerazioni sui vari filoni narrativi che si intrecciono tra uno o più personaggi, con questi che sono stati tratteggiati in modo delizioso, tanto che si finisce per provare simpatia e affetto per tutti loro.

SULLE NOTE DEL GIARDINO MUSICALE

Storia interattiva, avventura punta e clicca moderna o una sorta di atipico simulatore botanico musicale, a suo modo Mutazione potrebbe abbracciare ognuna di queste categorie e rimanere ben confinato al loro interno e non apparire fuori luogo. Se pesiamo il gameplay questo non sposterebbe più di tanto l’ago della bilancia, perché appunto leggero ma prettamente conferme al tipo di esperienza su misura ideata da Die Gute Fabrik. Tra un dialogo e l’altro dovremo guidare Kai nella composizione di giardini musicali, ben sette, e ognuno corrispondente a un tema preciso (dall’avventura alla malinconia) da far prosperare aiutandosi poi con un tamburo sciamanico che il nonno di Kai donerà alla ragazza.

Nulla vieta poi di mettersi all’opera e successivamente creare melodie con i vari semi raccolti nello scenario o donati da alcuni personaggi, dove ogni semenza appartiene sia a un tema specifico che a un effetto sonoro riprodotto, da piantare in appositi terreni e far crescere suonando l’inno a cui fa riferimento. Questa interessante meccanica di gameplay permette poi di raccogliere i semi lasciati da piante, fiori e funghi da eventualmente piantare in un giardino differente, o di spostare tutti questi elementi in posizioni differenti, tenendo in considerazione che alcune piante hanno bisogno di uno spazio maggiore per crescere rigogliose.

Non sono tutte rose e fiori, scusate il gioco di parole, perchè la longevità, sotto le sei ore, rende Mutazione la classica esperienza che sa essere tanto intensa quanto breve, anche se almeno un’oretta viene in qualche modo riempita dal backtracking che porta Kai a girovagare per l’isola. Andare da un capo e l’altro dello scenario può effettivamente annoiare dopo aver percorso Mutazione in lungo e in largo, ma l’occhio viene sempre catturato da un dettaglio che prima non c’era o un personaggio impegnato nella sua routine quotidiana, rendendo meno noioso muoversi nelle varie aree, almeno dal punto di vista artistico.

DIORAMA VIVENTE

Quello che mi ha colpito a più riprese è che Mutazione è un luogo tutt’altro che privo di vita, animato non solo dagli isolani ma anche da una rigogliosa flora e qualche animale figlio delle mutazioni che ne hanno modificato l’aspetto. C’è da dire che l’isola mette a disposizione un decina circa di luoghi visitabili tra piccole attività del posto e scenari esplorabili, tutti caratterizati con estrema cura, frutto di una visione artistica davvero pregevole e stilosa.

A un orecchio distratto i personaggi possono apparire afoni, cosa vera ma solo in senso stretto, perché basta ascoltare attentamente il suono che accompagna ogni per imbattersi in un suono che ricalcano la personalità di ognuno di essi. Dietro alle atmosfere sonore delicate e incisive c’è una direzione artistica che parla italiano, curata da Alessandro Coronas, dove spazio sia per motivi d’accompagnamento orchestrali che per del sano sludgecore, genere molto apprezzato da Miu, uno dei personaggi che più ho apprezzato dell’intero cast.

Mutazione
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GIUDIZIO
Non sempre i titoli storydriven riescono nell’intento di raccontare una bella storia, ma con questa soap opera mutante i ragazzi di Die Gute Fabrik sono riusciti nell'intento. Mutazione è quello che potremmo definire una perla artistica da ogni inquadratura, sotto questo aspetto è davvero difficile trovare difetti grossolani in una produzione ispirata e curata minuziosamente. Se proprio vogliamo essere pignoli c’è una certa monotonia nel muoversi continuamente lungo una mappa di gioco non particolarmente ampia, ma potrebbe essere l’occasione per lasciarsi trasportare dalle magiche atmosfere dell’isola. Se anche voi siete dell’idea che non si vive di solo gameplay ma anche di emozioni, allora Mutazione è un titolo che davvero potrebbe sorprendervi e appagarvi come poche altre esperienze di questa generazione.
GRAFICA
8.8
SONORO
9
LONGEVITÀ
7.5
GAMEPLAY
7.7
PRO
La caratterizzazione dei personaggi è ottima
Comparto artistico notevole
Esperienza molto intensa...
CONTRO
...ma piuttosto breve
Può risultare ripetitivo in alcuni punti
8.3
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