F1 2019

F1 2019

Codemasters lancia il gioco di guida definitivo per gli amanti della Formula 1.

La licenza del campionato più importante del motorsport a quattro ruote è certamente una di quelle meglio gestite e sfruttate in ambito videoludico. Tutto merito dei ragazzi di Codemasters, che hanno ereditato nell’ormai lontano 2010 una licenza che aveva perso quasi del tutto la fiducia da parte dei giocatori di tutto il mondo, alle prese negli ultimi anni con titoli approssimativi e decisamente poco appaganti. Da quel momento in poi, uno step alla volta, il titolo si è evoluto e ampliato passo dopo passo fino a divenire uno dei titoli su licenza più apprezzati di sempre. Dal 2017 gli sviluppatori hanno deciso di mixare la natura spiccatamente arcade del titolo strizzando, seppur in maniera non così marcata, l’occhio alla simulazione e al crescente fenomeno degli eSports. Impostazione mantenuta anche nel titolo 2018, con la possibilità da parte dell’utente/pilota di gestire autonomamente l’erogazione ibrida delle vetture.

Le aspettative nei confronti di F1 2019 erano dunque come sempre molto alte, con un pizzico di curiosità data dal fatto che per la prima volta il titolo esce sul mercato all’inizio dell’estate, e quindi nel bel mezzo della stagione ufficiale che si propone di replicare. Certo, la F1 vive un momento particolare visto il dominio totale delle frecce d’argento di Bottas e Hamilton, con il pilota britannico che ha messo un’ipoteca sul campionato 2019 dopo solo otto gare, facendo crollare indici di ascolto e spettacolarità del titolo, complice la scarsa competitività dei principali contendenti come Ferrari e Red Bull. Sarà lo stesso anche nel videogioco? Scopriamolo insieme.

F1 2019

PARTENZA IN RIMONTA

Una delle principali novità di F1 2019 riguarda l’introduzione della categoria cadetta F2, che vede tutte le scuderie e i piloti della stagione 2018. Una stagione particolarmente ricca di talenti approdati quest’anno nella categoria maggiore, come Alexander Albon, George Russell e Lando Norris. Le loro prestazioni brillanti dimostrano la validità di una categoria che vede il numero di ammiratori sempre in crescendo. La modalità carriera vi vedrà dunque nei panni di un giovane pilota di F2 alla ricerca del titolo mondiale e di un sedile in F1 per la stagione successiva.

Non è però questa l’unica novità offerta dalla carriera di F1 2019: le vicende del nostro pilota saranno infatti trattate in maniera cinematografica, con una semplice storyline di base, con al centro i rapporti con il nostro compagno di squadra, il talentuoso Lucas Webber e l’acerrimo rivale Devon Butler. Tra una cut-scene e l’altra, saremo chiamati a vivere determinati scenari nelle fasi chiave del campionato, come terminare una gara con un guasto meccanico sulla vettura, o rimontare dopo un contatto che ci costringerà a una sosta aggiuntiva per la sostituzione dell’alettone. La gara finale determinerà così il vincitore del titolo, in una premessa che segue in qualche modo l’idea proposta anni fa da Electronic Arts nella sua modalità “Il Viaggio”. La qualità della proposta di F1 2019 è tuttavia lontana dalle avventure di Alex Hunter, e la spinta narrativa si esaurisce di fatto al momento della stagione F1, riprendendo i binari più canonici della serie Codemasters, con la presenza rinnovata delle interviste con la stampa, capaci di influenzare la nostra sportività o la spettacolarità, permettendo al pilota di guadagnare o perdere credibilità nei confronti del nostro team.

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Per la prima volta in assoluto per la serie potremo assistere al mercato piloti, con i team pronti a scaricare un pilota che non ha raggiunto i risultati sperati in favore di altri con risultati migliori. Il risultato è una modalità carriera rinnovata e ispirata, che tuttavia non riesce a mantenersi sullo stesso livello d’interesse molto a lungo. Probabilmente il minor tempo nello sviluppo nel titolo ha influito sulla quantità di contenuti inseriti.

SUL TRACCIATO DELLA CONTINUITÀ

Se la modalità Carriera ha presentato qualche succosa novità, dal punto di vista della fisica i ragazzi di Codemasters hanno continuato sulla stessa scia, con un modello di guida a metà strada tra arcade e simulazione. Il modello di guida è molto scalabile e con l’impiego di tutti gli aiuti di guida resta accessibile praticamente per ogni tipo di utente. Anche gli amanti della simulazione, a onor del vero, potranno trovare soddisfazioni nella gestione molto completa della vettura in ogni dettaglio. Oltre all’erogazione ibrida della vettura di cui abbiamo già discusso, è infatti possibile intervenire sul bilanciamento di frenata, sul differenziale e sulla miscela di carburante, per una gestione che si dimostra piuttosto complessa nelle fasi di gara. Il modello di guida e il force feedback, dal canto loro, risultano comunque appaganti pur non raggiungendo le vette di un vero e proprio simulatore.

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Le vibrazioni trasmesse dal volante garantiscono una buona comunicazione di quelle che sono le reazioni della vettura, tuttavia alcune sfumature, ad esempio i trasferimenti di carico o l’aderenza all’anteriore o posteriore in caso di bloccaggio, non sono riprodotti con la giusta sensibilità, e molte volte riuscirete a correggere il comportamento dell’auto solo dopo averla persa in accelerazione o dopo aver bloccato in fase di frenata.

Molto buone invece le sensazioni trasmesse dalle nuove vetture di F2: vetture più lente offrono più controllo e più di tempo di reazione, con una sensazione di pesantezza decisamente maggiore rispetto alla F1. Ricordiamo infatti che le vetture F2 non sono dotate di servosterzo, e dopo poche curve vi renderete conto del maggiore sforzo fisico a cui sarete chiamati per controllare le monoposto a telaio Dallara. Un’aggiunta quindi molto gradita e particolarmente riuscita che vi strapperà dalla classe regina per diverse ore di divertimento. Ottimo lavoro anche per quanto riguarda la realizzazione delle vetture classiche, che vi permetteranno di mettervi alla prova con vetture appartenenti a diverse epoche della storia della F1, ognuna caratterizzata – come avveniva anche nei titoli passati – da un proprio modello di guida e dalla propria caratterizzazione.

F1 2019

Resta comunque la sensazione, come già palesato nel 2018, di un motore di gioco che ha espresso ormai quasi tutto il suo potenziale, sia dal punto di vista della fisica che da quello grafico. I miglioramenti sono infatti leggerissimi e riguardano perlopiù le gare in notturna, con qualche passo in avanti nel sistema di illuminazione. Nelle gare diurne, al contrario, le differenze rispetto al passato sono davvero impercettibili. Se da un lato ci si aspetterebbe un salto in avanti dal punto di vista tecnico, dall’altro la stabilità fornita dal solito EGO Engine rende il tutto molto fluido e scorrevole, con un frame-rate granitico e un colpo d’occhio generale molto pulito anche con CPU non proprio all’ultimo grido.

Alti e bassi anche nel comparto audio: eccellenti i suoni d’ambiente e le campionature dei motori, capaci di coinvolgere l’utente soprattutto se utilizzate delle buone cuffie. Buona anche la telecronaca, anche se segnaliamo qualche sbavatura come un Davide Valsecchi spesso chiamato in causa per i commenti tecnici. Peccato però che la voce non sia quella del povero Valsecchi, e che il commento tecnico, come ormai da tradizione, sia superficiale e ripetitivo, quando non del tutto fuori luogo.

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ESPORTS, MULTIPLAYER E SUPERLICENZA

Che la licenza F1 strizzi l’occhio al mondo degli eSports non è certo una novità, ma le novità introdotte nel nuovo titolo 2019 sembrano particolarmente azzeccate e utili, non solo negli ambiti più competitivi, ma anche per le gare online tra comuni mortali. Viene infatti introdotta la schermata Superlicenza, una sorta di riepilogo di tutti i dati del pilota con una particolare attenzione alla sicurezza del pilota, al fine di garantire una migliore selezione in fase di matchmaking o di preselezione per eventi troppo competitivi.

Non mancano poi gli eventi settimanali proposti dagli sviluppatori, che permettono all’utente di confrontarsi con altri giocatori di tutto il mondo in partite classificate in particolari condizioni o scenari. Per quanto riguarda la stabilità del codice di rete nella sezione multiplayer, non ne abbiamo testato la bontà e la stabilità visti i server ancora vuoti, ma è lecito aspettarsi prestazioni di tutto rispetto come da tradizione.

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GIUDIZIO
Codemasters continua a migliorare il proprio titolo di punta, seppur passo dopo passo. La nuova struttura della modalità Carriera è appagante e coinvolgente, ma la quantità dei contenuti non è ancora sufficiente a tenere il giocatore incollato allo schermo per tante ore. Il resto della carriera risulta comunque appagante e divertente, e l’offerta si arricchisce in maniera considerevole affiancando alle ormai consuete vetture classiche la categoria Formula 2, che si è rivelata una sorpresa. Le vetture sono infatti probabilmente più divertenti delle più potenti F1, e garantiscono una valida alternativa.
GRAFICA
8
SONORO
8.5
LONGEVITÀ
9
GAMEPLAY
9
PRO
Offerta ludica particolarmente ricca
Campionati eSports
Ottimo comparto audio
La nuova carriera è interessante...
CONTRO
...quantità dei contenuti non ancora sufficiente
Il motore grafico ha dato tutto ciò che poteva
Commento tecnico spesso fuori luogo
8.6
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